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47 - Medicina e Chirurgia

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Angelo Mastrillo<br />

posti a bando.<br />

Il rapporto nazionale D/P di 2,6 è la media fra le aree<br />

geografiche: al Nord sale da 1,4 a 1,9; sale anche al<br />

Centro da 1,6 a 2,1 e al Sud da 3,8 a 5,1.<br />

Il numero maggiore di domande presentate riguarda le<br />

11 Università del Sud, dove su 3.129 posti a bando sono<br />

state presentate 16.020 domande, con 12.891 in avanzo e<br />

con 3.415 domande in più dello scorso anno (+27%).<br />

Mentre nelle 12 del Centro, su 5.541 posti sono state presentate<br />

11.751 domande, 2.898 in più delle 8.853 dello<br />

scorso anno (+33%).<br />

Ma è nelle 17 Università del Nord che si registra il maggiore<br />

incremento proporzionale delle domande: su 6.274<br />

posti ci sono state 11.815 domande, 3.3<strong>47</strong> in più delle<br />

8.468 dello scorso anno (+40%).<br />

In totale, rispetto alle circa 40mila domande presentate<br />

su circa 15mila posti disponibili, restano fuori quasi<br />

25mila studenti (+165%), di cui 5.569 su 11.958 domande<br />

al Nord (+87%), 5.577 su 10.701 al Centro (+109%) e ben<br />

13.496 domande sulle 16.927 al Sud (+400%).<br />

Il mancato accoglimento di circa 25 mila domande<br />

sgombra il campo da ogni equivoco rispetto alla chiusura<br />

delle Università in ragione di un presunto insufficiente<br />

numero di domande che, invece è il doppio dei posti disponibili<br />

al Centro-Nord e addirittura quadruplo al Sud. Né<br />

si può parlare di dato sorprendente, perché già lo scorso<br />

anno si era registrato il doppio delle domande, 30mila, su<br />

circa 15mila posti a bando.<br />

Di fatto la disponibilità delle Università per circa 15mila<br />

posti all’anno, come si rileva nell’ultimo triennio, è inferiore<br />

di 4.725 (-26%) rispetto al fabbisogno di circa 20mila<br />

posti chiesti dalle Regioni e di 7mila (-32%) rispetto alla<br />

richiesta della Federazione degli Infermieri IPASVI.<br />

A questo punto Regioni e Università dovranno necessariamente<br />

mettersi attorno ad un tavolo per risolvere un<br />

problema che da troppo tempo viene eluso e rinviato.<br />

Si dice che mancano aule per le lezioni e personale<br />

docente e strutture per le attività tecnico-pratiche e di<br />

tirocinio. E’ vero solo in parte, piuttosto a mancare è una<br />

migliore razionalizzazione delle risorse già disponibili. Se<br />

il Servizio Sanitario Nazionale risulta essere è il primo e<br />

quasi esclusivo fruitore degli Infermieri perché non svolge<br />

al pieno delle proprie funzioni e potenzialità il ruolo<br />

di committente ?<br />

Intanto una prima soluzione, anche se parziale, è stata<br />

prevista dal Ministero dell’Università che ha recepito la<br />

richiesta di aumento della Conferenza Stato-Regioni ed ha<br />

accolto la proposta del 24 giugno della Conferenza dei<br />

Presidi di <strong>Medicina</strong> per un aumento del 10%.<br />

Con nota del 28 settembre il Ministero ha dato indicazioni<br />

ai Rettori e ai Presidi a favore di un aumento di 4.760<br />

posti rispetto ai 14.944 già messi a bando da ogni<br />

Università. Se tutte le Università aumentassero subito i<br />

posti di almeno il 10%, si potrebbe arrivare ad un immediato<br />

incremento di 1.500 posti già da quest’ AA 2009-2010.<br />

Riduzione dei corsi a bassa numerosità<br />

Nel rispetto del DM Università 31 ottobre 2007, che<br />

fissa i numeri minimi e massimi di studenti fra 10 e 75,<br />

tutti i corsi sono passati dal minimo di 8 a 11 per Tecnico<br />

di Neurofisiopatologia, al massimo di 69 per Infermiere<br />

che lo scorso anno era su 64.<br />

E’ invece diminuito il numero minimo dei corsi, passando<br />

da 11 a 7 per Podologo. Mentre è stabile su 40 il<br />

numero massimo dei corsi per Infermiere.<br />

Med. Chir. <strong>47</strong>, 2068-2070, 2009<br />

2070<br />

Lo scorso anno furono attivati 64 corsi con numero di<br />

posti inferiore al suddetto minimo di 10.<br />

A seguito delle ripetute segnalazioni del Ministro<br />

dell’Università contro i corsi a bassa numerosità di tutte le<br />

Facoltà, lo stesso “gruppo” ministeriale ha eliminato tutti<br />

i 30 corsi con numero di posti pari a 5 posti e accorpato<br />

i restanti 34 sul numero minimo di 10.<br />

Fanno eccezione 7 casi in cui ha confermato 9 posti,<br />

che però raggiungono 10 con i posti riservati agli extracomunitari:<br />

Logopedista a Firenze, Ortottista a Messina,<br />

Igienista Dentale a Siena e infine Sassari con Tecnico<br />

della Riabilitazione Psichiatrica, Audioprotestista e<br />

Tecnico di Neurofisipatologia.<br />

Ma dal prossimo anno anche questi corsi dovranno<br />

passare ad almeno 10 posti oppure soppressi se la<br />

Regione non ne prevede la programmazione.<br />

Conclusioni<br />

Rispetto allo scorso anno, grazie alle iniziative del<br />

Ministero della Salute ed alla disponibilità di numerose<br />

Regioni, ci sono stati miglioramenti nei criteri di programmazione.<br />

Tuttavia in alcuni casi di palesi incongruenze su<br />

esuberi e carenze sarebbe auspicabile che il Ministero<br />

della Salute intervenisse con maggiore incisività per favorire<br />

l’adeguamento nei casi di evidenti disparità.<br />

Per il prossimo AA 2010-11, ai fini di una migliore ripartizione<br />

dei posti secondo il potenziale formativo dichiarato<br />

dalla Università, sarebbe indispensabile che la Conferenza<br />

Stato-Regioni e il Ministero della Salute determinassero il<br />

fabbisogno formativo entro la scadenza del 30 aprile 2010<br />

come esplicitamente stabilito dalla Legge 264/1999.<br />

In prospettiva per il prossimo A.A. 2010-11, per i Corsi<br />

di Infermiere si attendono almeno 21mila posti invece dei<br />

soliti 15mila attuali. Solo in questo modo si potrebbe iniziare<br />

a cercare di ridurre la carenza dei circa 5 mila posti<br />

stimati dalle Regioni e dei 7 mila chiesti dalla Federazione<br />

IPASVI. L’aumento atteso di almeno il 30% riguarda tutte<br />

le Università e in particolare quelle del Nord.<br />

Ringraziamenti<br />

Si ringraziano per la collaborazione le Presidenze, i<br />

Docenti e il Personale delle segreterie della Facoltà di<br />

<strong>Medicina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> delle Università di Ancona<br />

(Francesca Campolucci), Bari (Domenico Borromeo),<br />

Bologna (Roberta Sciulli), Brescia (Diana Omelio),<br />

Cagliari (Ottavio Mura), Campobasso (Luigina Pantaleo),<br />

Catania (Valentina Cocco), Catanzaro (Franco Mauricii),<br />

Chieti (Carmine Di Ilio), Firenze (Riccardo Martelli),<br />

Genova (Paolo Rossi), L’Aquila (Massimo Tinari), Messina<br />

(Manuela Plastina), Milano (Giuseppe Boffi), Milano<br />

Bicocca (Anna Tassari), Milano S. Raffaele (Uber Del<br />

Vecchio), Modena (Paolo Leonelli), Napoli Federico II<br />

(Maurizio Tafuto), Napoli SUN (Segreteria studenti),<br />

Padova (Annalisa De Nadai), Palermo (Daniele La<br />

Barbera), Parma (Mara Guasti), Pavia (Cristina Guaraglia),<br />

Perugia (Segreteria studenti), Roma Campus (Claudia<br />

Ciccarelli), Roma Cattolica (Patrizia Meli), Roma Sapienza<br />

(Franco Baraldi), Roma Tor Vergata (Rosaria Alvaro),<br />

Sassari (Paolo Deledda), Trieste (Nives Cossutta), Udine<br />

(Ilenia Cramaro), Varese (Cynthia Brughera), Vercelli-<br />

Novara (Valter Rolando) e Verona (Giovanni Fiorini).<br />

Sono stati ottenuti i dati consultando infine i siti web delle<br />

Università di Ferrara, Foggia, Pisa, Salerno e Torino.

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