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Giuseppe Familiari<br />
dall’India e dalla Tailandia. La valutazione degli studenti<br />
stessi che vi hanno partecipato si è rivelata più che positiva,<br />
soprattutto per il tipo di esperienza che è stata giudicata<br />
molto utile per stimolare le capacità di ragionamento<br />
clinico, ma anche per la possibilità di poter fare<br />
commenti e collaborare on line in ambito internazionale<br />
(Fig. 8).<br />
Informazioni utili su MedEdWorld possono essere ottenute<br />
non solo collegandosi con www.mededworld.com,<br />
ma anche contattando la dottoressa Sarah Burgess all’indirizzo<br />
di posta elettronica s.z.burgess@dundee.ac.uk.<br />
Una breve considerazione conclusiva<br />
Come già evidenziato in premessa, l’evoluzione delle<br />
scienze relative alla pedagogia medica ha raggiunto, oggi,<br />
un livello di complessità non immaginabile, solo nell’ultimo<br />
decennio. Cambiamenti profondi che riguardano, in<br />
particolare, non solo l’identificazione delle diverse tipologie<br />
di abilità del core curriculum (curriculum planning),<br />
ma anche la certificazione del loro effettivo raggiungimento<br />
(learning outcomes), le nuove strategie di apprendimento/insegnamento<br />
(approaches to teaching and learning),<br />
i metodi di verifica dell’apprendimento (assessment<br />
tools) e di tutto quello che riguarda, in senso lato,<br />
le metodologie ed il management della formazione nell’ambito<br />
dei numerosi corsi di studio gestiti dalle Facoltà<br />
di <strong>Medicina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>.<br />
La dimensione di questo sviluppo non può che essere<br />
inquadrata in un contesto internazionale; si pensi, ad<br />
esempio, ai “global standards” della WFME (WFME 2003;<br />
Karle, 2007), ma soprattutto a quanto stabilito dalla<br />
Comunità Europea nel “Bologna Declaration”(1999) o<br />
nell’ “European qualification framework-Dublin” (2004).<br />
Indubbiamente questa evoluzione riveste una notevole<br />
importanza per quelli che possono essere definiti gli “stakeholders”<br />
della formazione in medicina.<br />
Dent e Harden (2009) indicano sei “topics” importanti<br />
nell’innovazione della didattica nell’immediato futuro:<br />
- the globalisation of the healthcare delivery and international<br />
dimensions of medical education;<br />
- a reconceptualisation of the role of the doctor and<br />
a recognition of the importance of learning outcomes<br />
in defining the curriculum for training an appropri-<br />
2074 Med. Chir. <strong>47</strong>, 2071-2074, 2009<br />
ate workforce;<br />
- the changing context in which clinical experience is<br />
gained;<br />
- the continuing developments of new learning technologies<br />
and their influence on teaching and learning;<br />
- an evolving conceptualisation of assessment and its<br />
role in the curriculum;<br />
- the recognition of professionalism and scholarship in<br />
medical education.<br />
È interessante notare come l’internazionalizzazione<br />
occupi il primo posto di una lista caratterizzata da importanti<br />
priorità. Non vi è dubbio che il rinnovamento pedagogico<br />
messo in atto dalle Facoltà di <strong>Medicina</strong> e <strong>Chirurgia</strong><br />
italiane, in quest’ultimo decennio, sia stato di grande<br />
valore, soprattutto attraverso le iniziative condotte dalle<br />
Conferenze Permanenti dei Presidenti di Corso di Laurea<br />
Magistrale in <strong>Medicina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> e dei Presidi delle<br />
Facoltà di <strong>Medicina</strong> e <strong>Chirurgia</strong> e dalla Società Italiana di<br />
Pedagogia Medica (Danieli, 2000; Lenzi, 2006, 2009; Frati,<br />
2008; Gallo, 2009; Snelgrove et Al., 2009); in questo ambito<br />
è di grande importanza raggiungere l’obiettivo di una<br />
dimensione internazionale che coinvolga maggiormente<br />
e più direttamente gli studenti iscritti alle nostre Facoltà e<br />
in questa direzione un contributo molto interessante può<br />
derivare sia da AMEE che da MedEdWorld.<br />
Bibliografia<br />
1. Danieli G. A Manifesto for medical education in Italy. MEDIC, 8; 200-<br />
203, 2000.<br />
2. Dent JH, Harden RM. A Practical Guide for Medical Teachers. Churchill<br />
Livingstone – Elsevier, 2009.<br />
3. European Union, Bologna Declaration, 1999.<br />
4. European Union European qualification framework. Dublin, 2004.<br />
5. Frati L. Formazione nelle Facoltà di <strong>Medicina</strong> e <strong>Chirurgia</strong>: le diverse<br />
professionalità. Med Chir, 43: 1837-1840, 2008.<br />
6. Gallo P. L’insegnamento nei corso di laurea in medicina e odontoiatria.<br />
Centro Scientifico Editore, 2009 (in corso di stampa).<br />
7. Karle H. European specifications for global standards in medical education.<br />
Med Educ, 41(10), 924-5, 2007.<br />
8. Lenzi A. Manifesto di intenti. Med Chir, 2009 (in corso di stampa).<br />
9. Lenzi A. Manifesto di intenti. Med Chir, 31: 1236-1241, 2006.<br />
10. Snelgrove H, Familiari G, Gallo P, Gaudio G, Lenzi A, Ziparo V, Frati<br />
L. The Challenge of reform: 10 years of curricula change in Italian<br />
Medical Schools. Medical Teacher, 2009 (in corso di stampa).<br />
11. World Federation of Medical Education, (2003) Basic medical education.<br />
WFME global standards for quality improvement.