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Poiché in ambito ospedaliero è possibile incontrare<br />
un numero relativamente ampio di sostanze chimiche<br />
pericolose, la sezione chimica è articolata in modo da<br />
presentare agli studenti le indicazioni di rischio associate<br />
alle sostanze più diffuse nell’ambiente. In particolare,<br />
sono prese in considerazione le diverse categorie<br />
di sostanze chimiche classificabili come pericolose<br />
quali, ad esempio, ossigeno, gas per la crioconservazione,<br />
alcoli e flurani. Infine, sono evidenziati i<br />
principi di reattività chimica che spiegano la pericolosità<br />
delle sostanze in esame, al fine di consentire un<br />
intervento efficace da parte dell’operatore volto a<br />
scongiurare o quantomeno a limitare i danni delle<br />
situazioni di pericolo.<br />
La sezione antincendio, che segue nella cronologia<br />
didattica la parte teorica della problematica antincendio<br />
fornita dalla sezione chimica, presenta un carattere<br />
prettamente pratico. Questa consiste in prove individuali<br />
di spegnimento di un incendio tramite l’utilizzo di<br />
estintori ed in esercitazioni di evacuazione in ambiente<br />
invaso dal fumo.<br />
Risultati<br />
Partecipanti<br />
Trattandosi di un corso inserito nell’offerta formativa<br />
elettiva del Corso di Laurea Magistrale in <strong>Medicina</strong> e<br />
<strong>Chirurgia</strong>, la frequenza degli studenti è avvenuta su<br />
partecipazione volontaria.<br />
Su un totale di 45 studenti che hanno frequentato<br />
l’ADE, sei hanno scelto di portare avanti il percorso<br />
formativo: tre studenti relativamente al modulo sanitario,<br />
uno a quello tecnico e due a quello psicosociale.<br />
Allo stato attuale, terminate le tre fasi formative, tre<br />
studenti hanno concluso l’intero percorso totalizzando<br />
ognuno 1,5 CFU ADE e 3 CFU AFP, uno studente<br />
ha completato la seconda fase, totalizzando 1,5 CFU<br />
ADE e 1,5 CFU AFP mentre due studenti, completata<br />
la prima fase, hanno manifestato l’intenzione di proseguire<br />
il percorso formativo nel ciclo successivo.<br />
Argomenti affrontati nelle fasi di co-formazione e formazione<br />
Per quanto riguarda la fase di co-formazione, gli studenti<br />
hanno svolto una breve attività di ricerca su argomenti<br />
attinenti al modulo prescelto, per poi illustrarli ai<br />
loro compagni nel corso della fase successiva dell’ADE,<br />
affiancando i formatori iniziali. I temi trattati sono stati<br />
i seguenti:<br />
- Pediatric Basic Life Support, Infant Basic Life Support,<br />
disostruzione vie aeree nel lattante e nel neonato e supporto<br />
vitale al traumatizzato;<br />
- Valutazione del rischio chimico nelle degenze ospedaliere;<br />
- Conseguenze riconducibili all’esposizione ad alcune<br />
sostanze chimiche presenti in area ospedaliera;<br />
- Elaborazione di materiale di supporto ai pazienti stranieri<br />
che usufruiscono dei servizi erogati dall’AOU Careggi.<br />
Nella successiva fase di formazione, gli studenti<br />
hanno gestito autonomamente ed in prima persona l’insegnamento<br />
del modulo prescelto.<br />
Discussione<br />
Questa prima esperienza didattica, ideata e realizzata<br />
direttamente da studenti e neolaureati, ha messo in evidenza<br />
diversi aspetti positivi.<br />
Innanzitutto, l’aver preso in considerazione l’approccio<br />
integrato alle grandi emergenze, oltre a costituire il<br />
mezzo ideale per affrontare la complessità degli argomenti<br />
trattati, ha permesso lo scambio e la collaborazione<br />
tra rappresentanti di discipline talvolta distanti tra di<br />
loro, favorendo il dialogo, la conoscenza reciproca e l’arricchimento<br />
del bagaglio culturale di ognuno. La gestione<br />
e l’organizzazione della didattica hanno poi rappresentato<br />
uno stimolo ad offrire quanto più possibile un<br />
corso che non fosse qualitativamente inferiore ad altri.<br />
Anche per quanto riguarda l’apprendimento dei<br />
diversi contenuti, si può osservare un effetto importante:<br />
il condividere con altri un argomento, come accade<br />
nella seconda e terza fase del percorso formativo,<br />
richiede una padronanza dello stesso ben differente da<br />
quella necessaria, ad esempio, per il superamento di un<br />
esame. E’ necessario infatti elaborare più approfonditamente<br />
la materia con una sorta di “doppio apprendimento”<br />
e trasmettere i diversi contenuti in modo appropriato<br />
e comprensibile per chi ascolta. In questo senso<br />
il formatore è anche chiamato ad affinare alcune abilità<br />
sociali, quali quelle relazionali e comunicative (ad<br />
esempio parlare in pubblico).<br />
I vantaggi dell’insegnamento tra pari, tuttavia, non<br />
sembrano riguardare solo gli studenti. Potenziali<br />
effetti positivi infatti sono individuabili anche nei<br />
confronti della gestione tradizionale della didattica.<br />
Come precedentemente riferito, in alcuni studi effettuati<br />
in passato, la scelta di proporre questo tipo di<br />
metodologia è stata stimolata dal riconoscimento<br />
delle scarse abilità pratiche acquisite tradizionalmente<br />
dagli studenti o dalla necessità di far fronte ai tagli<br />
alle risorse e di individuare attività formative a basso<br />
costo che consentissero in ogni caso un adeguato<br />
addestramento degli studenti.<br />
Conclusioni<br />
Peer education<br />
L’ADE “Il soccorso nelle grandi emergenze in area<br />
ospedaliera” continuerà a far parte dell’offerta formativa<br />
del Corso di Laurea Specialistica in Medina e <strong>Chirurgia</strong><br />
anche per l’a.a. 2009/2010.<br />
Contemporaneamente verrà portato avanti uno studio,<br />
avviato durante la prima edizione del corso, che consentirà<br />
di valutare anche quantitativamente l’apprendimento<br />
degli studenti che vi partecipano, facendo ricorso ad un<br />
gruppo di controllo.<br />
Inoltre, tra gli studenti organizzatori dell’Attività<br />
Didattica Elettiva, è nata la volontà di dare seguito all’esperienza<br />
e di rimanere sia in contatto fra di loro, che<br />
con il mondo dello studio e della ricerca portati avanti<br />
nell’ambito dell’emergenza sanitaria. A tal fine è stata<br />
fondata una associazione denominata ARIES<br />
(Associazione Ricerca Interdisciplinare Emergenza e<br />
Soccorso) che ha fra i propri scopi la promozione e<br />
divulgazione di una cultura dell’emergenza e del soccorso<br />
mediante un approccio multidisciplinare e tramite<br />
l‘adozione di tecniche didattiche innovative, quali quella<br />
dell’insegnamento tra pari.<br />
Med. Chir. <strong>47</strong>, 2022-2026, 2009<br />
2025