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47 - Medicina e Chirurgia

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Poiché in ambito ospedaliero è possibile incontrare<br />

un numero relativamente ampio di sostanze chimiche<br />

pericolose, la sezione chimica è articolata in modo da<br />

presentare agli studenti le indicazioni di rischio associate<br />

alle sostanze più diffuse nell’ambiente. In particolare,<br />

sono prese in considerazione le diverse categorie<br />

di sostanze chimiche classificabili come pericolose<br />

quali, ad esempio, ossigeno, gas per la crioconservazione,<br />

alcoli e flurani. Infine, sono evidenziati i<br />

principi di reattività chimica che spiegano la pericolosità<br />

delle sostanze in esame, al fine di consentire un<br />

intervento efficace da parte dell’operatore volto a<br />

scongiurare o quantomeno a limitare i danni delle<br />

situazioni di pericolo.<br />

La sezione antincendio, che segue nella cronologia<br />

didattica la parte teorica della problematica antincendio<br />

fornita dalla sezione chimica, presenta un carattere<br />

prettamente pratico. Questa consiste in prove individuali<br />

di spegnimento di un incendio tramite l’utilizzo di<br />

estintori ed in esercitazioni di evacuazione in ambiente<br />

invaso dal fumo.<br />

Risultati<br />

Partecipanti<br />

Trattandosi di un corso inserito nell’offerta formativa<br />

elettiva del Corso di Laurea Magistrale in <strong>Medicina</strong> e<br />

<strong>Chirurgia</strong>, la frequenza degli studenti è avvenuta su<br />

partecipazione volontaria.<br />

Su un totale di 45 studenti che hanno frequentato<br />

l’ADE, sei hanno scelto di portare avanti il percorso<br />

formativo: tre studenti relativamente al modulo sanitario,<br />

uno a quello tecnico e due a quello psicosociale.<br />

Allo stato attuale, terminate le tre fasi formative, tre<br />

studenti hanno concluso l’intero percorso totalizzando<br />

ognuno 1,5 CFU ADE e 3 CFU AFP, uno studente<br />

ha completato la seconda fase, totalizzando 1,5 CFU<br />

ADE e 1,5 CFU AFP mentre due studenti, completata<br />

la prima fase, hanno manifestato l’intenzione di proseguire<br />

il percorso formativo nel ciclo successivo.<br />

Argomenti affrontati nelle fasi di co-formazione e formazione<br />

Per quanto riguarda la fase di co-formazione, gli studenti<br />

hanno svolto una breve attività di ricerca su argomenti<br />

attinenti al modulo prescelto, per poi illustrarli ai<br />

loro compagni nel corso della fase successiva dell’ADE,<br />

affiancando i formatori iniziali. I temi trattati sono stati<br />

i seguenti:<br />

- Pediatric Basic Life Support, Infant Basic Life Support,<br />

disostruzione vie aeree nel lattante e nel neonato e supporto<br />

vitale al traumatizzato;<br />

- Valutazione del rischio chimico nelle degenze ospedaliere;<br />

- Conseguenze riconducibili all’esposizione ad alcune<br />

sostanze chimiche presenti in area ospedaliera;<br />

- Elaborazione di materiale di supporto ai pazienti stranieri<br />

che usufruiscono dei servizi erogati dall’AOU Careggi.<br />

Nella successiva fase di formazione, gli studenti<br />

hanno gestito autonomamente ed in prima persona l’insegnamento<br />

del modulo prescelto.<br />

Discussione<br />

Questa prima esperienza didattica, ideata e realizzata<br />

direttamente da studenti e neolaureati, ha messo in evidenza<br />

diversi aspetti positivi.<br />

Innanzitutto, l’aver preso in considerazione l’approccio<br />

integrato alle grandi emergenze, oltre a costituire il<br />

mezzo ideale per affrontare la complessità degli argomenti<br />

trattati, ha permesso lo scambio e la collaborazione<br />

tra rappresentanti di discipline talvolta distanti tra di<br />

loro, favorendo il dialogo, la conoscenza reciproca e l’arricchimento<br />

del bagaglio culturale di ognuno. La gestione<br />

e l’organizzazione della didattica hanno poi rappresentato<br />

uno stimolo ad offrire quanto più possibile un<br />

corso che non fosse qualitativamente inferiore ad altri.<br />

Anche per quanto riguarda l’apprendimento dei<br />

diversi contenuti, si può osservare un effetto importante:<br />

il condividere con altri un argomento, come accade<br />

nella seconda e terza fase del percorso formativo,<br />

richiede una padronanza dello stesso ben differente da<br />

quella necessaria, ad esempio, per il superamento di un<br />

esame. E’ necessario infatti elaborare più approfonditamente<br />

la materia con una sorta di “doppio apprendimento”<br />

e trasmettere i diversi contenuti in modo appropriato<br />

e comprensibile per chi ascolta. In questo senso<br />

il formatore è anche chiamato ad affinare alcune abilità<br />

sociali, quali quelle relazionali e comunicative (ad<br />

esempio parlare in pubblico).<br />

I vantaggi dell’insegnamento tra pari, tuttavia, non<br />

sembrano riguardare solo gli studenti. Potenziali<br />

effetti positivi infatti sono individuabili anche nei<br />

confronti della gestione tradizionale della didattica.<br />

Come precedentemente riferito, in alcuni studi effettuati<br />

in passato, la scelta di proporre questo tipo di<br />

metodologia è stata stimolata dal riconoscimento<br />

delle scarse abilità pratiche acquisite tradizionalmente<br />

dagli studenti o dalla necessità di far fronte ai tagli<br />

alle risorse e di individuare attività formative a basso<br />

costo che consentissero in ogni caso un adeguato<br />

addestramento degli studenti.<br />

Conclusioni<br />

Peer education<br />

L’ADE “Il soccorso nelle grandi emergenze in area<br />

ospedaliera” continuerà a far parte dell’offerta formativa<br />

del Corso di Laurea Specialistica in Medina e <strong>Chirurgia</strong><br />

anche per l’a.a. 2009/2010.<br />

Contemporaneamente verrà portato avanti uno studio,<br />

avviato durante la prima edizione del corso, che consentirà<br />

di valutare anche quantitativamente l’apprendimento<br />

degli studenti che vi partecipano, facendo ricorso ad un<br />

gruppo di controllo.<br />

Inoltre, tra gli studenti organizzatori dell’Attività<br />

Didattica Elettiva, è nata la volontà di dare seguito all’esperienza<br />

e di rimanere sia in contatto fra di loro, che<br />

con il mondo dello studio e della ricerca portati avanti<br />

nell’ambito dell’emergenza sanitaria. A tal fine è stata<br />

fondata una associazione denominata ARIES<br />

(Associazione Ricerca Interdisciplinare Emergenza e<br />

Soccorso) che ha fra i propri scopi la promozione e<br />

divulgazione di una cultura dell’emergenza e del soccorso<br />

mediante un approccio multidisciplinare e tramite<br />

l‘adozione di tecniche didattiche innovative, quali quella<br />

dell’insegnamento tra pari.<br />

Med. Chir. <strong>47</strong>, 2022-2026, 2009<br />

2025

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