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VAS - All 1 - Sintesi non tecnica - PSA Cortale

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Piano Strutturale Associato – Ufficio del Piano - <strong>Cortale</strong><br />

<strong>VAS</strong> – Rapporto Ambientale Definitivo - <strong>Sintesi</strong> <strong>non</strong> Tecnica<br />

RICOSTRUZIONE STORICA DEGLI EVENTI ALLUVIONALI DELL’AREA DI STUDIO<br />

Sono stati raccolti tutti i dati pluviometrici delle stazioni ricadenti nell’area di studio, le<br />

caratteristiche dei corsi d’acqua principali e i più significativi eventi alluvionali che hanno<br />

interessato l’area dell’Istimo di Catanzaro. Le alluvioni, sono conseguenza di processi<br />

morfogenetici complessi, ma spesso anche di azioni improprie dell’uomo.<br />

Per una corretta valutazione del rischio, il problema principale è quello di individuare<br />

eventuali tratti di aste fluviali in crisi nell’ambito del reticolo idrografico.<br />

Numerosi sono stati gli eventi alluvionali che hanno interessato i principali corsi d’acqua<br />

dell’area esaminata.<br />

Tra questi ricordiamo:<br />

Omissis : vedi relazione <strong>PSA</strong> del Quadro Conoscitivo<br />

Il rischio sismico e ipotesi di scenari<br />

<strong>All</strong>a base della caratterizzazione di un’area dal punto di vista sismico 9 , vi è la raccolta dei dati riguardanti gli<br />

eventi che si sono verificati nel corso dei secoli nel territorio in esame e per i quali è stato quantificato il valore<br />

dell’intensità macrosismica sia per l’area epicentrale che per le varie località in cui tali eventi sono stati avvertiti.<br />

La provincia di Catanzaro rientra tra le zone a maggiore rischio sismico d’Italia.<br />

L’Istmo di Catanzaro viene delimitato da due strutture sismo-tettoniche attive a carattere regionale: la faglia<br />

“Gizzaria- Nicastro - Pianopoli- Marcellinara-Settingiano” che mette in contatto i termini metamorfici dell’altopiano silano<br />

con i terreni recenti della piana lametina e, a sud la faglia “ Jacurso- Copanello” entrambe con orientamento ONO-ESE<br />

che delimitano i terreni del massiccio delle Serre con i terreni recenti de ciclo plio-pleistocenico della stretta di<br />

Catanzaro.<br />

Su queste strutture sono stati localizzati gli epicentri di terremoti storici con intensità 9-.11 MCS e magnitudo<br />

d’ordine 6,0-7,0.<br />

La Calabria centrale e meridionale è stata, nei secoli scorsi, ripetutamente colpita da forti terremoti, tanto da<br />

apparire oggi come la zona a più elevata pericolosità sismica di tutta la Penisola. Si tratta di terremoti aventi quasi<br />

sempre magnitudo superiore a 6.0, accaduti in una regione di dimensioni abbastanza limitate e in un arco cronologico di<br />

poco più di tre secoli.<br />

Di seguito vengono illustrati i dati riguardanti i territori comunali facenti parte del <strong>PSA</strong> in oggetto,i riportandone<br />

gli eventi sismici verificatesi nell’intervallo di tempo intercorso dall’anno 1000 ad oggi.<br />

I dati riportati di seguito relativi al territorio sono estrapolati dal “Catalogo dei Forti Terremoti in Italia dal 461 a.<br />

C. al 1990”; si riportano la data, l’orario, le coordinate geografiche, l’area epicentrale, l’intensità in gradi mcs (I0)<br />

all’epicentro, l’intensità massima locale ( Int ) in gradi mcs, magnitudo ( Me), degli eventi con intensità superiore al VI<br />

grado,risentiti nei singoli territori comunali:<br />

Omissis : vedi relazione <strong>PSA</strong> del Quadro Conoscitivo<br />

9 Vedi relazione estesa geologo E. Rizzuti;<br />

Pag. 45 - 89

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