L'idea di Dio nel Cristianesimo delle origini - Dott. Faustino Nazzi
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Lettera ai Colossesi (a. 63) ♣ Deus-Pater; Christus-Dominus; crescentes in scientia Dei;<br />
la salvezza come trasferimento <strong>nel</strong> regno <strong>di</strong> Cristo; imago Dei invisibilis; Demiurgo; corpus<br />
ecclesiae; a<strong>di</strong>mpleo ea quae desunt; polemica contro la scienza e la filosofia huius mun<strong>di</strong>;<br />
contro i vizi; tutti uguali; donne, figli, servi obbe<strong>di</strong>te!<br />
Lettera agli Efesini (a. 63) ♣ Deus-Pater; Christus-Dominus; corpo mistico; virtù, vizi;<br />
luce; matrimonio sacramentum ecclesiae.<br />
Lettera a Filemone (a. 63) ♣ Deus Pater; Christus-Dominus; in carcere; lo schiavo<br />
Onesimo.<br />
Prima lettera <strong>di</strong> S. Pietro (a. 64) ♣ Deus-Pater; Christus-Dominus; concezione<br />
sacrificale; regale sacerdotium; obbe<strong>di</strong>re etiam <strong>di</strong>scolis; donne soggette; servi; amore a <strong>Dio</strong><br />
per Cristo; presbiteri e laici.<br />
Vangelo <strong>di</strong> Marco (a. 64) ♣ Le prime tracce dell'uso <strong>di</strong> questo vangelo risalgono al 150-<br />
175, tuttavia fu molto trascurato, perché ritenuto una sintesi del vangelo <strong>di</strong> Matteo.<br />
L'espressione Gesù Figlio <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> è usato in apertura del vangelo, dagli indemoniati, <strong>nel</strong>la<br />
scena battesimale, <strong>nel</strong>la trasfigurazione, <strong>di</strong> fronte al sommo sacerdote, <strong>nel</strong> figlio del padrone<br />
della vigna ucciso dai vignaioli; il Figlio non conosce tutto ciò che conosce il Padre.<br />
Lettera a Tito (a. 64) ♣ Deus-Pater; Christus-Dominus; ricorda loro <strong>di</strong> essere sottomessi<br />
ai magistrati e alle autorità; dopo una o due ammonizioni sta lontano da chi è fazioso.<br />
Prima lettera a Tomoteo (a. 64) ♣ A Deo Patre et Jesu Christo Domino nostro; Gesù è<br />
venuto <strong>nel</strong> mondo per salvare i peccatori e <strong>di</strong> questo il primo <strong>di</strong> tutti sono io; contro Imeneo e<br />
Alessandro che ritengono la parusia già avvenuta; il quale vuole che tutti gli uomini siano<br />
salvati e arrivino alla conoscenza della verità; uno solo infatti è <strong>Dio</strong> e uno solo il me<strong>di</strong>atore<br />
tra <strong>Dio</strong> e gli uomini, l'uomo Gesù Cristo che ha dato se stesso in riscatto per tutti; la donna<br />
impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna d'insegnare, né <strong>di</strong><br />
dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo... essa potrà essere<br />
salvata partorendo figli, a con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> perseverare <strong>nel</strong>la fede, <strong>nel</strong>la carità e <strong>nel</strong>la modestia;<br />
negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede... costoro vieteranno il matrimonio; una<br />
vedova sia iscritta <strong>nel</strong> catalogo <strong>delle</strong> vedove quando abbia non meno <strong>di</strong> sessant'anni, sia<br />
andata sposa una sola volta, abbia testimonianza <strong>di</strong> buone opere; desidero che le più giovani<br />
si risposino, abbiano figli, governino la loro casa; quelli che si trovano sotto il giogo della<br />
schiavitù, trattino con ogni rispetto i loro padroni, perché non venga bestemmiato il nome <strong>di</strong><br />
<strong>Dio</strong>; la causa <strong>di</strong> ogni male è l'avi<strong>di</strong>tà.<br />
Vangelo greco <strong>di</strong> Matteo (a. 65) ♣ In Matteo il titolo <strong>di</strong> figlio <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> per Gesù è usato<br />
dagli indemoniati, <strong>nel</strong>la tentazione <strong>di</strong> Gesù, <strong>nel</strong>la confessione del centurione, <strong>nel</strong> sarcasmo dei<br />
giudei sotto la croce, <strong>nel</strong>la confessione dei <strong>di</strong>scepoli e <strong>di</strong> Pietro, <strong>nel</strong> battesimo al Giordano,<br />
<strong>nel</strong>la trasfigurazione, <strong>di</strong> fronte al sommo sacerdote. Il Padre ha una conoscenza che il Figlio<br />
non possiede (Db p. 348).<br />
Vangelo <strong>di</strong> Luca (a. 65) ♣ Il titolo <strong>di</strong> figlio <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> per Gesù appare <strong>nel</strong>l'annunciazione,<br />
usato dagli indemoniati, <strong>nel</strong>la tentazione <strong>di</strong> Gesù, <strong>nel</strong>la scena del battesimo, <strong>nel</strong>la<br />
trasfigurazione. Il titolo <strong>di</strong> Figlio <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> è attribuito a Gesù per ben 31 volte nei sinottici.<br />
L'attribuzione deriva dall'uso corrente del titolo <strong>nel</strong> senso che esso in<strong>di</strong>ca che Gesù è mandato<br />
dal Padre, possiede lo Spirito, è il Figlio che realizza <strong>nel</strong>la propria persona la figliolanza <strong>di</strong><br />
Israele, il Figlio unico ed erede che manifesta il Padre agli uomini e gode <strong>di</strong> una unione intima<br />
ed esclusiva col Padre (Db p. 348).