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L'idea di Dio nel Cristianesimo delle origini - Dott. Faustino Nazzi

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santi, per lui il Padre è glorificato, al quale la gloria nei secoli dei secoli. Amen" (XII, 7-9, /p.<br />

85).<br />

La polemica antiebraica in<strong>di</strong>ca la separazione definitiva tra la Sinagoga e la Chiesa: è un<br />

testo esemplare del completo <strong>di</strong>sprezzo per il giudaismo (Ivi, p. 114). Tuttavia non condanna<br />

l'economia antica, anche se critica l'iconografia ed il sacrificio fino magari a rifiutare l'offerta<br />

a <strong>Dio</strong> che non avrebbe bisogno <strong>di</strong> «nulla», da far supporre un rifiuto dell'Eucaristia stessa (III,<br />

5, /p. 116). Sembra ignorare la problematica della data della Pasqua che risale al 167 al concilio<br />

<strong>di</strong> Lao<strong>di</strong>cea <strong>di</strong> Frigia sollevata dall'intervento <strong>di</strong> Melito <strong>di</strong> Sar<strong>di</strong> (Eusebio, Hist. eccl., IV, 26,3).<br />

Utilizzando la duplice similitu<strong>di</strong>ne dell'anima umana e cosmica, secondo schemi familiari ai<br />

filosofi ellenici, non fa che trasferire l'insegnamento del Signore contenuto <strong>nel</strong> <strong>di</strong>scorso della<br />

montagna (Mt 5,13-16): sale della terra, luce del mondo ecc.<br />

In <strong>Dio</strong>gneto la fede corrisponde alla conoscenza <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> tramite il Verbo, <strong>di</strong> cui afferma la<br />

preesistenza, eternità ed implicitamente la sua <strong>di</strong>vinità. Dello Spirito Santo non fa parola pur<br />

parlando del Padre e del Figlio (Ivi, p. 185). Cristo il Figlio è conosciuto al momento della sua<br />

generazione <strong>nel</strong> cuore per la grazia del battesimo. Cioè il Verbo eterno che si manifesta una<br />

prima volta in totale novità <strong>nel</strong>l'incarnazione, rimane sempre giovane <strong>nel</strong> cuore dei santi <strong>nel</strong><br />

presente storico del tempo vissuto dalla chiesa (Ivi, p. 231). La santità è la conoscenza,<br />

l'intelligenza dei misteri <strong>di</strong>vini, i segreti dell'economia della salvezza. Il <strong>Cristianesimo</strong> non ha<br />

misteri segreti, basta la grazia per conoscerli (Ivi, p. 235). La scienza non è un principio<br />

assoluto; va affiancata la vita. Il suo ideale è la scienza, come intesa da S. Paolo, come amore,<br />

la forza che anima la conoscenza e la vita cristiana (Ivi, p. 238). La dossologia finale: al Padre<br />

per il Figlio, secondo il NT (Ivi, p. 240).<br />

Minucio Felice (a. 200) ♣ L'Octavius, opera apologetica; si tratta <strong>di</strong> un <strong>di</strong>alogo tra tre<br />

amici, Cecilio pagano e Minucio ed Ottavio cristiani. Lungo 40 capitoli si snoda la <strong>di</strong>fesa del<br />

paganesimo da parte <strong>di</strong> Cecilio, cui risponde Ottavio <strong>di</strong>mostrando l'esistenza <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> e la sua<br />

provvidenza e confuta il politeismo. L'attenzione è rivolta ai problemi morali più che<br />

dottrinali, senza citazioni scritturistiche e neppure Cristo è nominato esplicitamente. Intende<br />

rivolgersi al mondo pagano colto, lasciando largo spazio ad influssi ciceroniani e e senecani<br />

(Dp 2260).<br />

Sabelio (a. 220) ♣ Nel 220 fu condannato a Roma da papa Callisto quale esponente del<br />

monarchismo patripassiano. La sua dottrina si <strong>di</strong>ffuse in Libia ed in Egitto in opposizione alla<br />

teologia del Logos <strong>di</strong> Origene. Un solo <strong>Dio</strong> che si manifesta come Padre <strong>nel</strong>l'AT, come Figlio<br />

<strong>nel</strong>l'incarnazione, come Spirito Santo, effondendosi sugli apostoli a Pentecoste. I Sabelliani si<br />

<strong>di</strong>stinsero da Noeto che verso la fine del II sec. proponeva un patripassianismo ra<strong>di</strong>cale, cioè<br />

lo stesso Padre si era incarnato ed aveva patito. Mentre Origene affermava tre ipostasi <strong>di</strong>stinte<br />

<strong>nel</strong>la Trinità, sostenevano che il Padre, Figlio e Spirito Santo costituiscono un solo prosopon e<br />

una sola ipostasi. La sua dottrina rappresentò un notevole ostacolo per i teologi del Logos<br />

<strong>nel</strong>la seconda metà del III secolo e all'inizio del IV (Dp 3045).<br />

Questo in<strong>di</strong>rizzo è determinato dall'esigenza <strong>di</strong> mantenere l'unicità <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> sul modello<br />

dell'AT e la preoccupazione <strong>di</strong> dare un quadro "coerente" alla pluralità dei soggetti<br />

neotestamentari che andava chiarendosi o complicandosi grazie agli espe<strong>di</strong>enti concettuali e<br />

formali della metafisica aristotelica e neoplatonica.<br />

Bardesane (a. +222) ♣ Filosofo e poeta è considerato il creatore della letteratura siriaca<br />

cristiana. Ebbe una solida cultura ellenistica e imparò a fondo le conoscenze cosmologiche.<br />

Divenuto cristiano si de<strong>di</strong>cò alla polemica contro l'eresia marcionita. Eusebio celebra la sua<br />

dottrina astrologica e la sua conoscenza del greco e del siriaco; era musicista e componeva<br />

inni. Ne compose 150 allo scopo <strong>di</strong> assicurare fra il popolo la <strong>di</strong>ffusione della sua dottrina.<br />

Compose un'opera <strong>di</strong> astronomia, ma <strong>di</strong> tutta la sua opera rimane solo qualche frammento. Da<br />

quello che ci hanno tramandato le citazioni <strong>di</strong> altri autori, sappiamo che la sua dottrina<br />

comporta una cosmologia <strong>nel</strong>la quale convergono la speculazione giudaica sui primi capitoli

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