Regole e regolamenti di organizzazione nelle - Magellano
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destinatari delle previsioni contrattuali, meglio <strong>di</strong> quanto possano<br />
garantire i processi <strong>di</strong> produzione normativa delle regole interne;<br />
• flessibilità del “contenitore” rispetto alle possibili mutazioni degli<br />
equilibri assicurati dalla regola così come in quel dato momento<br />
affermata, potendo le parti – in misura più agevole <strong>di</strong> quanto non<br />
avvenga con le altre fonti – rivedere le rispettive posizioni, ristrutturare<br />
le precedenti relazioni <strong>di</strong> potere, ridefinire, in tutto o in<br />
parte, il contenuto della regola;<br />
• sostanziale insostituibilità nei casi <strong>di</strong> mutamenti che incidano<br />
profondamente sull’<strong>organizzazione</strong> del lavoro (ad es., innovazioni<br />
tecnologiche che incidano sugli assetti <strong>di</strong> tale <strong>organizzazione</strong>): in<br />
tali ipotesi, infatti, non vi è dubbio che sottoscrivere obiettivi congiunti,<br />
con<strong>di</strong>visi dagli attori che formalmente si impegnano a raggiungerli,<br />
può assicurare un più efficace transito nel cambiamento<br />
venutosi a concretizzare;<br />
• più in generale, il carattere negoziale, partecipativo (pur sempre, si<br />
ripete, in ossequio ai rispettivi ruoli delle parti che danno vita all’accordo)<br />
del processo che porta alla fissazione della regola procura, in<br />
premessa, un’attenzione <strong>di</strong>versa nei destinatari <strong>di</strong> quanto non riesca<br />
a fare la produzione in modo unilaterale ed autoritativo (“calato dall’alto”,<br />
come suol <strong>di</strong>rsi) <strong>di</strong> regole più propriamente normative.<br />
Tutto questo, naturalmente, in un contesto nel quale non vi siano<br />
confusioni <strong>di</strong> ruoli tra i soggetti che animano le decisioni all’interno<br />
dell’<strong>organizzazione</strong> (per cui il negoziato non potrebbe costituire il<br />
pretesto per rimettere in <strong>di</strong>scussione titolarità decisionali chiare),<br />
ovvero <strong>di</strong> materie oggetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione con le rappresentanze sindacali<br />
(per cui solo quelle – tra <strong>di</strong> esse – rispetto alle quali è riconosciuto<br />
al sindacato un potere effettivamente con<strong>di</strong>zionante dovrebbero<br />
risentire in misura reale – nella loro definizione – degli effetti dell’esercizio<br />
<strong>di</strong> tale potere in seno alla trattativa).<br />
3.3 Negoziare le regole: in<strong>di</strong>cazioni per lo sviluppo<br />
del percorso negoziale nella contrattazione decentrata<br />
Lo sviluppo <strong>di</strong> una contrattazione decentrata integrativa che porti<br />
alla definizione <strong>di</strong> regole correttamente me<strong>di</strong>ate ed efficaci <strong>di</strong>pende<br />
anche dalle modalità con cui si sviluppa il processo negoziale.<br />
L’in<strong>di</strong>viduazione giusta dei soggetti che per ruolo ricoperto devono<br />
responsabilizzarsi circa il processo negoziale, il percorso formale del<br />
negoziato, ed altre aspetti, non rappresentano infatti vuoti rituali ma<br />
tappe <strong>di</strong> un percorso che se effettuate correttamente contribuiscono<br />
in modo reale al raggiungimento <strong>di</strong> un buon risultato negoziale, vale<br />
a <strong>di</strong>re <strong>di</strong> regole utili ed applicabili per l’amministrazione nel rispetto<br />
dei ruoli delle parti.<br />
Di seguito si sviluppano quin<strong>di</strong> alcune suggestioni che riteniamo<br />
utili per lo sviluppo <strong>di</strong> una corretta ed efficace azione negoziale.<br />
110 REGOLE E REGOLAMENTI DI ORGANIZZAZIONE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE