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Regole e regolamenti di organizzazione nelle - Magellano

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attesi o vietati <strong>di</strong> carattere generale adottati all’interno <strong>di</strong> una istituzione,<br />

presenta numerose similitu<strong>di</strong>ni con l’idea <strong>di</strong> norma ideale che<br />

aveva F. Bacone: “Quae sit intimatione certa, praecepto iuxta, executione<br />

comoda, cum forma politiae congrua et generans virtutem in sub<strong>di</strong>tis”.<br />

La regola deve essere precisa nel <strong>di</strong>sporre, costituzionalmente<br />

legittima, <strong>di</strong> facile applicazione, giusta ed avente uno spiccato contenuto<br />

pedagogico.<br />

Attengono alla formulazione linguistica del singolo atto, i principi <strong>di</strong>:<br />

• comprensibilità;<br />

• chiarezza;<br />

• economia.<br />

Il principio <strong>di</strong> comprensibilità della regola rappresenta il comune<br />

denominatore degli altri. La norma è un messaggio. Negli or<strong>di</strong>namenti<br />

giuri<strong>di</strong>ci contemporanei, le regole hanno la forma <strong>di</strong> messaggi<br />

linguistici scritti.<br />

Il significato etimologico dell’espressione messaggio presuppone<br />

la presenza <strong>di</strong> due soggetti, l’emittente (colui che scrive il messaggio)<br />

e il destinatario (cui il messaggio è rivolto, destinato). Il messaggio<br />

pertanto rappresenta lo strumento attraverso cui si stabilisce la comunicazione<br />

tra due o più soggetti.<br />

Affinché la comunicazione si realizzi, è necessario che il messaggio<br />

sia conoscibile e comprensibile.<br />

Possiamo, senza indugio, definire la conoscibilità come la possibilità<br />

offerta al destinatario <strong>di</strong> ricevere il messaggio, cioè lo scritto,<br />

ovvero <strong>di</strong> conoscerne l’esistenza e <strong>di</strong> reperirlo.<br />

Così definito, il tema della conoscibilità ha per oggetto gli strumenti<br />

e le forme attraverso cui la regola perviene ovvero è reperibile<br />

al destinatario.<br />

La presunzione <strong>di</strong> conoscenza rispetto alla regola non è tuttavia<br />

sufficiente, se non accompagnata dalla possibilità <strong>di</strong> comprensione<br />

della stessa.<br />

Un messaggio scritto è comprensibile quando è suscettibile <strong>di</strong><br />

significato, quando ha un senso per chi lo legge. Nel nostro caso la<br />

comprensibilità della regola <strong>di</strong>pende dalla qualità redazionale e dalla<br />

capacità recettiva del destinatario.<br />

Il secondo principio <strong>di</strong> cui dobbiamo tener conto è quello della<br />

chiarezza. A tale proposito, dobbiamo <strong>di</strong>stinguere due profili: uno<br />

avente carattere formale, l’altro sostanziale.<br />

L’aspetto formale riguarda il titolo, l’articolazione e la numerazione<br />

dei commi, i rinvii ecc.<br />

Sotto il profilo sostanziale, possiamo affermare che il redattore<br />

delle norme non deve usare più parole per esplicare ciò che dovrebbe<br />

essere chiaro con una soltanto, né utilizzare una seconda frase<br />

138 REGOLE E REGOLAMENTI DI ORGANIZZAZIONE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

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