Regole e regolamenti di organizzazione nelle - Magellano
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7. Quanto sia importante<br />
questo chiarimento lo<br />
<strong>di</strong>mostra la realtà <strong>di</strong> molti<br />
enti, nei quali le decisioni<br />
<strong>di</strong> <strong>organizzazione</strong> e gestione<br />
(dopo <strong>di</strong>eci anni dalla<br />
riforma!) continuano ad<br />
essere assunte con le stesse<br />
forme delle decisioni<br />
cosiddette pubblicistiche<br />
(ve<strong>di</strong>, al riguardo, Aran,<br />
2003).<br />
menti ed all’articolazione della dotazione organica (microstruttura)<br />
rientrino nell’area delle decisioni gestionali <strong>di</strong> <strong>organizzazione</strong>, <strong>di</strong><br />
competenza dei <strong>di</strong>rigenti. Mentre, quelle relative alla struttura dei<br />
<strong>di</strong>partimenti ed alla dotazione organica complessiva (macrostruttura)<br />
vadano ricomprese nell’ambito delle decisioni politiche <strong>di</strong> <strong>organizzazione</strong>.<br />
Questa regola introduce un elemento <strong>di</strong> chiarezza, ma assume<br />
anche un “valore strategico” poiché intende dare contenuto e sostanza<br />
alla funzione <strong>di</strong>rigenziale.<br />
In secondo luogo, la regola riafferma la competenza dei <strong>di</strong>rigenti<br />
su tutte le misure inerenti alla gestione del rapporto <strong>di</strong> lavoro e<br />
ricorda che le decisioni <strong>di</strong> <strong>organizzazione</strong> e gestione del rapporto <strong>di</strong><br />
lavoro sono assunte con la capacità ed i poteri del privato datore <strong>di</strong><br />
lavoro. Anche questo è un principio già sancito normativamente,<br />
ma che può assumere, nel contesto <strong>di</strong> un regolamento, un valore<br />
strategico. Difatti il comma successivo in<strong>di</strong>ca e specifica quali sono<br />
in concreto gli atti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto comune (<strong>di</strong> <strong>organizzazione</strong> e gestione)<br />
che il <strong>di</strong>rigente pubblico assume “come” un privato datore <strong>di</strong> lavoro.<br />
Anche qui viene operata una <strong>di</strong>stinzione cruciale: tra le decisioni<br />
<strong>di</strong>rigenziali <strong>di</strong> contenuto pubblicistico, assunte con le modalità e le<br />
forme del <strong>di</strong>ritto amministrativo (ad esempio il rilascio <strong>di</strong> una concessione),<br />
e le decisioni <strong>di</strong>rigenziali <strong>di</strong> contenuto privatistico, assunte<br />
con la capacità ed i poteri del privato datore <strong>di</strong> lavoro (quelle <strong>di</strong><br />
<strong>organizzazione</strong> e gestione, ad esempio la formalizzazione della<br />
struttura interna del <strong>di</strong>partimento). È importante, nel contesto della<br />
norma in esame, la specifica che le decisioni <strong>di</strong> <strong>organizzazione</strong> e<br />
gestione possono assumere la forma <strong>di</strong> “<strong>regolamenti</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto<br />
comune” oppure <strong>di</strong> semplici “comunicazioni”, assunte senza particolari<br />
formalità 7 .<br />
In terzo luogo, la regola sul potere <strong>di</strong> <strong>organizzazione</strong> e gestione dei<br />
<strong>di</strong>rigenti chiarisce molto opportunamente che il potere in questione<br />
viene attribuito in generale ai <strong>di</strong>rigenti, ma dovranno essere altre<br />
regole successive a <strong>di</strong>re con chiarezza quali specifici poteri per quali<br />
più specifiche funzioni <strong>di</strong>rigenziali (“…dai <strong>di</strong>rigenti competenti<br />
secondo il presente regolamento, in relazione alla specifica tipologia<br />
degli interventi posti in essere”). Questo è un tipico aspetto che attiene<br />
alla “funzione <strong>di</strong> chiarificazione organizzativa”, che sarà esaminata<br />
nel paragrafo successivo.<br />
Infine, il regolamento si preoccupa, ancora una volta con ottica<br />
strategica, <strong>di</strong> fare in modo che l’esercizio dei poteri sia accompagnato<br />
dalle conseguenti responsabilità e avvenga in coerenza con il quadro<br />
d’insieme definito dallo stesso regolamento e dalle <strong>di</strong>rettive <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo<br />
politico (si veda il comma <strong>di</strong> chiusura).<br />
Accanto ai poteri <strong>di</strong> <strong>organizzazione</strong> e gestione del personale, il<br />
regolamento potrebbe anche definire (o riaffermare) il “potere <strong>di</strong><br />
50 REGOLE E REGOLAMENTI DI ORGANIZZAZIONE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE