Istruzioni per mandare opere dattiloscritte a Giulio Mozzi, affinché ...

79. Giulio Mozzi Dice:
13 maggio 2011 alle 09:45 modifica
Vedi quel che ho scritto al punto 6: “Se non mi faccio vivo entro due mesi vuol dire che l’opera non mi interessa”.
80. cinzia sposato Dice:
13 maggio 2011 alle 09:58 modifica
Perfetto, mi resta ancora un altro mese prima della rassegnazione…
Buon lavoro! E grazie.
81. alexandra Dice:
15 maggio 2011 alle 17:36 modifica
mi chiamo alexandra fischer, anch’io ho mandato uno scritto stampato su carta all’attenzione del dottor giulio mozzi;
nel mio caso, mi sa che non ho indovinato il genere, e ho deciso di riprovare con qualcos’altro. Se non gli è piaciuto
uno scritto, posso proporne degli altri, ma facendo molta attenzione; arrivare a un interlocutore esperto, vuol dire
avvicinare una persona esigente. Per me è una sfida per migliorarmi di continuo nella scrittura, nel mio caso propendo
per il soprannaturale in tutte le sue varianti.
82. francesca Dice:
20 maggio 2011 alle 16:21 modifica
Bellissimo ritrovarla, veramente quasi per caso!!
Ho partecipato ad un suo corso di scrittura creativa credo nel 1999 0 2000, quindici giorni a Sant’Angelo di Ischia.
Una esperienza indimenticabile e veramente “formativa”. Quell’esperienza mi rivoluzionò l’esistenza, ricordo. Arrivai
piena di convinzioni e tornai a casa smarrita consapevole che fra il dire ed il fare….ci sono di mezzo un mucchio di
altre cose. Le sto studiando..quando avrò finito manderò anch’io un pezzo di carta da aggiungere alla sua collezione!
Salutissimi..e al prossimo corso!
83. Giulio Mozzi Dice:
26 maggio 2011 alle 17:27 modifica
Attendo a piè fermo, Francesca.
84. Chiara Dice:
28 maggio 2011 alle 20:23 modifica
Salve Giulio,
mi piacerebbe inviarti una manciata di racconti per bambini, posso?
85. Giulio Mozzi Dice:
28 maggio 2011 alle 21:48 modifica
Non ho particolari competenze nella narrativa per l’infanzia, Chiara. Dopodiché, se vuoi mandare, manda.
86. artemisia Dice:
28 maggio 2011 alle 23:44 modifica
non so se scriverò mai più un rigo. se mai deciderò di farlo, preferirò che sia lei a dirmi che l’opera è veramente brutta
piuttosto che un altro.