Istruzioni per mandare opere dattiloscritte a Giulio Mozzi, affinché ...

Personalmente non ho mandato i miei scritti in giro, siccome mi faceva piacere farli leggere, mi sono limitato ad
autopubblicarli e li vendo in particolare come ebook.
Piacciono?
Non a tutti, come potrebbero?
Qualcuno mi chiede quando pubblicherò qualcosa di nuovo, qualcuno vorrebbe indietro i soldi; opinioni e giudizi
diversi e tutti legittimi.
Il mio consiglio a Gian Marco Griffi è di autopubblicarsi, almeno in versione ebook e di far circolare quello che scrive,
solo così potrà avere un certo numero di giudizi e critiche di veri lettori come, Mozzi mi perdoni, lui stesso o chi legge i
manoscritti nelle case editrici, in realtà non sono, non per incapacità, ma per eccesso di capacità critica.
Il lavoro di Mozzi è, per forza di cose e non certo per colpa sua, del tipo “nel dubbio, non pubblicare”, un lettore
“vero” è molto meno critico, spesso manca degli strumenti per poter giudicare o perfino riconoscere marchiani errori
dell’autore, ma ha il grande vantaggio di essere il vero destinatario dell’opera letteraria.
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In bocca al lupo!
Massimo
185. gian marco griffi Dice:
22 febbraio 2012 alle 15:29 modifica
Ci penserò. Oddio, non credo che un lavoro giudicato “molto, molto brutto” da uno che di mestiere legge libri (oltre a
scriverli), lasci tanto spazio all’allegria, specie dopo che quindici o sedici case editrici te l’hanno già scartato (col
silenzio, certo, ma il loro pensiero deve essere stato: “bella cagata”, o “Scritto malissimo”, o robe del genere).
“L’opinione di Giulio Mozzi, per quanto esperto e “del mestiere”, vale tanto quanto quella di chiunque altro”.
Da un punto di vista puramente concettuale posso anche darti ragione. Poi però c’è il punto di vista puramente pratico.
Mi spiego ricorrendo al calcio:
“Dai, Pippo Inzaghi, l’opinione di Massimiliano Allegri, per quanto esperto e “del mestiere”, vale tanto quanto quella di
chiunque altro”.
Sì, però poi è Allegri a decidere la lista per la coppa dei campioni. E Inzaghi non c’è.
Comunque grazie e crepi il lupo.
gian marco
186. Nicola Dice:
22 febbraio 2012 alle 15:45 modifica
Gian Marco Griffi, credo che Mozzi non vada condannato perché ha espresso un giudizio, per quanto crudo e crudele.
D’altronde, l’ha espresso dopo una sollecitazione, non così, a cavolo.
187. gian marco griffi Dice:
22 febbraio 2012 alle 16:03 modifica
Mi scusi, ma chi ha condannato Mozzi? E per cosa? Non si starà certo riferendo a me.
Io sto piacevolmente conversando con voi e con Mozzi, il quale ha espresso un giudizio ponderato sul mio lavoro. Ha
fatto bene a esprimerlo. Non siamo bambini, io non mi offendo e non corro a dirlo alla maestra o alla mamma.
188. Nicola Dice:
22 febbraio 2012 alle 17:13 modifica
Ah, ok. Ma intravedevo un certo insopportabile vittimismo, nelle sue parole. Problema mio.