Istruzioni per mandare opere dattiloscritte a Giulio Mozzi, affinché ...
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90. Helga Dice:<br />
25 giugno 2011 alle 18:37 modifica<br />
Buongiorno, e` da parechio tempo che cerco via internet il modo migliore <strong>per</strong> inviare una mia o<strong>per</strong>a letteraria ed<br />
appena oggi sono approdata su questo sito e ne sono felicissima. Complimenti <strong>per</strong> il grande lavoro che svolge <strong>per</strong> tutti<br />
noi che abbiamo il classico sogno nel cassetto. Io ancora non l` ho terminato <strong>per</strong>o` mi fa stare bene pensare che poi ci<br />
sara` qualcuno che potra` darmi un giudizio es<strong>per</strong>to, e poi vada come vada. Volevo farle una breve domanda: io non<br />
vivo in Italia,sono croata, istriana, di Pola,<strong>per</strong>o` faccio parte della minoranza italiana dunque e` questa la mia lingua<br />
madre. Qui da noi purtroppo non ho una gran possibilita` di farmi pubblicare un romanzo in lingua straniera. Questo<br />
fatto potrebbe rappresentare un problema <strong>per</strong> me oppure ho le stesse opportunita` di un cittadino italiano?<br />
S<strong>per</strong>o tanto in una risposta, la ringrazio e le auguro una piacevole estate<br />
91. <strong>Giulio</strong> <strong>Mozzi</strong> Dice:<br />
26 giugno 2011 alle 11:54 modifica<br />
Io leggo o<strong>per</strong>e letterarie scritte in lingua italiana. La cittadinanza o la residenza dell’autore o autrice non hanno<br />
importanza.<br />
92. Luigi Fabozzi Dice:<br />
3 luglio 2011 alle 01:20 modifica<br />
e se <strong>per</strong> caso un tizio, come me, ha scritto un romanzo e glielo hanno pubblicato (la robin edizione), può avere lo<br />
stesso un suo giudizio?<br />
93. Rossella Picardi Dice:<br />
6 luglio 2011 alle 15:25 modifica<br />
“Non sono un editor… Non sono un agente”. Perdona la mia curiosità ma, allora, chi sei veramente? Se ognuno,<br />
giustamente, deve guadagnare dal proprio lavoro, come ti procuri il pane quotidiano? Richiedi contributi <strong>per</strong> la<br />
pubblicazione? Grazie.<br />
94. <strong>Giulio</strong> <strong>Mozzi</strong> Dice:<br />
7 luglio 2011 alle 19:56 modifica<br />
Rossella, al punto 7 c’è scritto: “Da qualche anno lavoro <strong>per</strong> Einaudi Stile libero”. Mi pare che il verbo lavorare sia<br />
chiaro. Io lavoro <strong>per</strong> loro, loro mi pagano uno stipendio (<strong>per</strong> la precisione: sono un lavoratore parasubordinato, un<br />
co.co.pro., e il mio stipendio è questo).<br />
Non chiedo contributi <strong>per</strong> la pubblicazione: sia <strong>per</strong>ché sono già pagato dall’editore, sia <strong>per</strong>ché (vedi sempre il punto 7:<br />
“ho il potere di proporre, non quello di decidere”) non sono in grado di assicurare la pubblicazione.<br />
95. Gas Dice:<br />
20 luglio 2011 alle 19:48 modifica<br />
FANTASTICO quanta gente crede di sa<strong>per</strong> scrivere (me incluso) solo <strong>per</strong>chè lo fa…<br />
Siamo diventati tutti musicisti, artisti, scrittori…SPERO da morire che trovi brutta qualunque cosa potrei mandarle in<br />
lettura. Sarebbe già un successo.<br />
96. Filippo Albertin Dice:<br />
26 luglio 2011 alle 11:41 modifica<br />
Stando a quanto ho letto, sembra più che <strong>per</strong>fettamente confermata un’equazione: in Italia scrivono molto e aspirano<br />
alla pubblicazione quelli che fanno fatica, fatica FISICA, a leggere.