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test di cultura generale e di logica - Istituto di istruzione superiore ...

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non sto <strong>di</strong>cendo che una maggiore eguaglianza è un bene e una maggiore <strong>di</strong>seguaglianza un male. Come ho detto sin<br />

dall'inizio, sospendo ogni giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> valore (...). Del resto, se l'eguaglianza può essere interpretata negativamente come<br />

livellamento, la <strong>di</strong>seguaglianza può essere interpretata positivamente come riconoscimento della irriducibile singolarità<br />

<strong>di</strong> ogni in<strong>di</strong>viduo. Non c'è ideale che non sia acceso da grande passione. La ragione o meglio il ragionamento che<br />

adduce argomenti pro e contro per giustificare le scelte <strong>di</strong> ciascuno <strong>di</strong> fronte agli altri, e prima <strong>di</strong> tutto <strong>di</strong> fronte a se<br />

stessi, viene dopo. Per questo i gran<strong>di</strong> ideali resistono il tempo e al mutar delle circostanze e sono, l'uno all'altro,<br />

irriducibili. La spinta verso una sempre maggiore eguaglianza tra gli uomini è, come aveva osservato nel secolo scorso<br />

Tocqueville, irresistibile. (...) Mai come nella nostra epoca sono state messe in <strong>di</strong>scussione le tre fonti principali <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>seguaglianza, la classe, la razza, il sesso. La graduale parificazione delle donne agli uomini, prima nella piccola<br />

società famigliare, poi nella più grande società civile e politica, è uno dei segni più certi dell'inarrestabile cammino del<br />

genere umano verso l'eguaglianza". (da Norberto Bobbio, Destra e Sinistra, 1994)<br />

UNA sola <strong>di</strong> queste deduzioni è conseguente al <strong>test</strong>o riportato:<br />

A) che la storia proceda verso una sempre maggiore eguaglianza implica che la concezione ispirata a Nietzsche, che<br />

sostiene la <strong>di</strong>seguaglianza, prima o poi cesserà <strong>di</strong> esistere<br />

B) ai movimenti <strong>di</strong> sinistra, in quanto caratterizzati dall'utopia egualitaria, Bobbio riconosce una funzione<br />

inequivocabilmente e innegabilmente più positiva che ai movimenti <strong>di</strong> destra<br />

C) il vedere nella <strong>di</strong>seguaglianza il riconoscimento della irriducibile singolarità dell'in<strong>di</strong>viduo caratterizza il<br />

nicianesimo che, in quanto sconfitto dalla storia, è destinato a scomparire<br />

D) se l'adesione al partito dell'eguaglianza è per lo più passionale, aderire al partito opposto è generalmente frutto <strong>di</strong> un<br />

proce<strong>di</strong>mento, pur <strong>di</strong>scutibile, <strong>di</strong> analisi razionale<br />

E) le contrastanti concezioni <strong>di</strong> "stato <strong>di</strong> natura" <strong>di</strong> Rousseau e Nietzsche sono state assunte come fondamento <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi<br />

progetti ideali<br />

151. "Un livello <strong>di</strong> colesterolo nel sangue anche moderatamente elevato aumenta significativamente il rischio <strong>di</strong><br />

malattie car<strong>di</strong>ovascolari. Gli europei si nutrono con <strong>di</strong>ete ricche in colesterolo; se la quantita <strong>di</strong> questa sostanza nelle<br />

<strong>di</strong>ete degli europei fosse notevolmente ridotta, si avrebbe una <strong>di</strong>minuzione dell'incidenza <strong>di</strong> malattie car<strong>di</strong>ovascolari<br />

nelle popolazioni in questione".<br />

Quale delle seguenti affermazioni NON può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?<br />

A) Il rischio <strong>di</strong> malattie car<strong>di</strong>ovascolari è unicamente una caratteristica dei popoli europei<br />

B) Esiste correlazione tra i contenuti <strong>di</strong> colesterolo nella <strong>di</strong>eta e nel sangue<br />

C) Il rischio <strong>di</strong> malattie car<strong>di</strong>ovascolari è correlato al contenuto <strong>di</strong> colesterolo nella <strong>di</strong>eta<br />

D) Sarebbe auspicabile una riduzione del contenuto <strong>di</strong> colesterolo nella <strong>di</strong>eta degli europei<br />

E) Gli europei sono particolarmente suscettibili alle malattie car<strong>di</strong>ovascolari a causa della loro <strong>di</strong>eta<br />

152. "Il contrasto tra Rousseau e Nietzsche può essere illustrato proprio dal <strong>di</strong>verso atteggiamento che l'uno e l'altro<br />

esprimono rispetto alla naturalità e artificialità dell'uguaglianza e della <strong>di</strong>seguaglianza. Nel <strong>di</strong>scorso sull'origine della<br />

<strong>di</strong>seguaglianza, Rousseau parte dalla considerazione che gli uomini sono nati uguali, ma la società civile, vale a <strong>di</strong>re al<br />

società che si sovrappone lentamente allo stato <strong>di</strong> natura attraverso lo sviluppo delle arti, li abbia resi <strong>di</strong>seguali.<br />

Nietzsche, al contrario, parte dal presupposto che gli uomini siano per natura <strong>di</strong>seguali (ed è un bene che lo siano,<br />

perché, fra l'altro una società fondata sulla schiavitù come quella greca era, proprio in ragione dell'esistenza degli<br />

schiavi, una società evoluta) e soltanto la società, con la sua morale del gregge, con la sua religione della compassione e<br />

della rassegnazione, li ha resi tutti eguali. Quella stessa corruzione, che per Rousseau ha generato la <strong>di</strong>seguaglianza, ha<br />

generato, per Nietzsche, l'uguaglianza. Là dove Rousseau vede <strong>di</strong>seguaglianze artificiali, e quin<strong>di</strong> da condannare e da<br />

abolire perché in contrasto con la fondamentale eguaglianza della natura, Nietzsche vede un'eguaglianza artificiale, e<br />

quin<strong>di</strong> da esecrare in quanto riduttiva della benefica <strong>di</strong>seguaglianza che la natura ha voluto regnasse tra gli uomini.<br />

L'antitesi non potrebbe essere più ra<strong>di</strong>cale: in nome dell'eguaglianza naturale, l'egualitario condanna la <strong>di</strong>seguaglianza<br />

sociale; in nome della <strong>di</strong>seguaglianza naturale, l'inegualitario condanna l'uguaglianza sociale. (...) L'idea qui formulata,<br />

secondo cui la <strong>di</strong>stinzione tra sinistra e destra corrisponde alla <strong>di</strong>fferenza tra egualitarismo e inegualitarismo (...) si pone<br />

ad un tale livello <strong>di</strong> astrazione che può servire tutt'al più a <strong>di</strong>stinguere due tipi ideali. (...) Ripeto ancora una volta che<br />

non sto <strong>di</strong>cendo che una maggiore eguaglianza è un bene e una maggiore <strong>di</strong>seguaglianza un male. Come ho detto sin<br />

dall'inizio, sospendo ogni giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> valore (...). Del resto, se l'eguaglianza può essere interpretata negativamente come<br />

livellamento, la <strong>di</strong>seguaglianza può essere interpretata positivamente come riconoscimento della irriducibile singolarità<br />

<strong>di</strong> ogni in<strong>di</strong>viduo. Non c'è ideale che non sia acceso da grande passione. La ragione o meglio il ragionamento che<br />

adduce argomenti pro e contro per giustificare le scelte <strong>di</strong> ciascuno <strong>di</strong> fronte agli altri, e prima <strong>di</strong> tutto <strong>di</strong> fronte a se<br />

stessi, viene dopo. Per questo i gran<strong>di</strong> ideali resistono il tempo e al mutar delle circostanze e sono, l'uno all'altro,<br />

irriducibili. La spinta verso una sempre maggiore eguaglianza tra gli uomini è, come aveva osservato nel secolo scorso<br />

Tocqueville, irresistibile. (...) Mai come nella nostra epoca sono state messe in <strong>di</strong>scussione le tre fonti principali <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>seguaglianza, la classe, la razza, il sesso. La graduale parificazione delle donne agli uomini, prima nella piccola<br />

società famigliare, poi nella più grande società civile e politica, è uno dei segni più certi dell'inarrestabile cammino del<br />

genere umano verso l'eguaglianza". (da Norberto Bobbio, Destra e Sinistra, 1994)<br />

Tra le seguenti affermazioni UNA è in contrasto con l'analisi condotta da Bobbio:

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