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rivista - Consulenti del Lavoro

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34<br />

Il caso Luxottica<br />

una via italiana al Welfare<br />

Vincenzo Silvestri<br />

vincenzo.silvestri@consulenti<strong>del</strong>lavoro.it<br />

Consulente <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong> in Palermo<br />

Qual è il modo migliore per incentivare<br />

la produttività dei lavoratori<br />

dipendenti? Il metodo classico<br />

è sicuramente quello di beneficiare i lavoratori<br />

con un aumento salariale che integri<br />

la retribuzione contrattuale.<br />

Ma siamo sicuri che con tale metodologia<br />

si realizza l’obiettivo di soddisfare il lavoratore<br />

e mantenere, nello stesso tempo, un<br />

costo <strong>del</strong> lavoro accettabile?<br />

Parlare in questi momenti di incrementi di<br />

produttività, a fronte di un aumento spaventoso<br />

<strong>del</strong>le ore di cassa integrazione<br />

guadagni, sembra quasi una sfida. Ma è<br />

proprio questo tipo di sfida, probabilmente,<br />

che si è voluto lanciare da parte <strong>del</strong><br />

gruppo Luxottica e dai sindacati, con un<br />

accordo destinato ad aprire un’altra stagione<br />

nelle relazioni industriali. Si tratta, infatti,<br />

di un innovativo sistema di incentivazione<br />

basato su benefici non monetari<br />

per i circa 7.800 operai e impiegati dei sei<br />

insediamenti industriali in Italia, la cui retribuzione<br />

media si aggira sui 1.200 euro<br />

netti mensili.<br />

L’idea alla base di tale accordo nasce dalla<br />

considerazione che gli incentivi concentrati<br />

esclusivamente sulla componente<br />

monetaria, non possono più soddisfare<br />

una reale conservazione <strong>del</strong> potere d’acquisto<br />

<strong>del</strong> salario. Il famigerato “cuneo fiscale”,<br />

infatti, fa si che una parte consistente<br />

degli aumenti retributivi concessi ai<br />

dipendenti, venga drenato dall’elevato<br />

prelievo contributivo e fiscale che incombe<br />

sui redditi da lavoro dipendente. La<br />

pressione fiscale sui redditi è un tema vecchio,<br />

sono anni che si denuncia questa<br />

anomalia tipicamente italiana. Proprio in<br />

questi momenti di maggior crisi, emerge<br />

con maggior evidenza questo gigantesco<br />

equivoco: da un lato ci si lamenta per la<br />

contrazione dei consumi, ma dall’altro<br />

non si fa nulla per diminuire la pressione<br />

fiscale. Ma se non si aumentano le retribu-<br />

zioni come si può pretendere di incentivare<br />

a destinare una parte di tale salario al<br />

consumo? In fondo, se ci pensiamo uno<br />

stipendio di € 1.200,00 netti, corrisponde<br />

a circa £ 2.400.000 <strong>del</strong> vecchio conio. Tale<br />

cifra, ai tempi appunto <strong>del</strong>la lira, era più<br />

che rispettabile, ma l’introduzione <strong>del</strong>l’euro<br />

ha fatto si da renderla assolutamente<br />

inadeguata. Il nostro paese è profondamente<br />

in ritardo rispetto a politiche che<br />

agevolino la concorrenza nei servizi essenziali<br />

(leggi utenze), a causa anche di un assenza<br />

di vera liberalizzazione <strong>del</strong> mercato.<br />

Ciò fa si che i prezzi proprio <strong>del</strong>le risorse<br />

primarie, si pensi all’energia, siano tra i<br />

più alti d’Europa, mentre i salari sono rimasti<br />

i più bassi.<br />

A questo equivoco risponde bene l’accordo<br />

Luxottica, in quanto con un vero e proprio<br />

atto di “responsabilità sociale” verso<br />

dipendenti e territorio ha generato, in accordo<br />

col sindacato, una griglia di benefit<br />

che si rivolgono alle famiglie. Sostenere<br />

queste, attraverso una gamma di servizi<br />

aggiunti significa, infatti, far recuperare<br />

poter d’acquisto agli stipendi oltre che aiutare<br />

all’elevazione sociale un intero comprensorio.<br />

I benefit si possono suddividere in otto<br />

aree:<br />

• beni di uso primario attraverso convenzioni<br />

attivate con le catene di retail<br />

per acquisti scontati ed offerte;<br />

• medicina preventiva e diagnostica mediante<br />

convenzioni con centri medici;<br />

• cure odontoiatriche, pediatriche e specialistiche<br />

sempre tramite convenzioni;<br />

• partecipazione alle spese per abbonamenti<br />

ai trasporti pubblici;<br />

• assistenza sociale alle famiglie con sostegno<br />

in caso di presenza di portatori<br />

di handicap, di tossicodipendenti in<br />

comunità, di anziani;<br />

• istruzione scolastica mediante aiuti al-

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