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6 corre aver avuto per almeno 3 anni redditi soggetti a ritenute per la pensione. Per ottenere la pensione suppletiva per intero occorrono almeno 30 anni di maturazione di tale diritto. L’entità della pensione suppletiva è calcolata in base alla media dei redditi soggetti a ritenute per la pensione percepiti nei 15 anni in cui essi sono stati più alti. Chi non beneficia di ATP (o ne percepisce uno troppo basso) può beneficiare di un supplemento alla pensione oltre alla pensione base. Uno speciale supplemento alla pensione può essere pagato a chi per almeno sei anni è rimasto a casa a custodire un figlio malato o minorato e ha quindi rinunciato a un’attività retribuita. Tale supplemento speciale può essere calcolato per un massimo di 15 anni di custodia. Il terzo comparto del primo pilastro è finanziato da una quota di contribuzione paritetica tra datore di lavoro e lavoratore che va ad incrementare i conti individuali con sistema a capitalizzazione. L’età di pensionamento nel secondo e terzo comparto è flessibile, l’età minima è di 61 anni e la massima di 67. Nota interessante è che il sistema previdenziale svedese prevede da tempo l’eliminazione della pensione di reversibilità, che può però essere scelta dal coniuge lavoratore su base volontaria a fronte di una contribuzione aggiuntiva del 2,5% annuo. Il secondo pilastro è rappresentato da pensioni integrative, a capitalizzazione, con una partecipazione quasi obbligatoria. Riguarda il 90% circa dei lavoratori e deriva dalla contrattazione collettiva. La contribuzione si attesta tra il 2 e il 5% dei salari. Il metodo di finanziamento può essere di tipo a contribuzione definita e/o a prestazione definita. I contributi vengono versati allo Stato e/o a Fondi Privati, mentre l’amministrazione è affidata a Società private. Il terzo pilastro è volontario e privato e come nella generalità dei Paesi è costituito da un accantonamento in fondi pensione o compagnie di assicurazione e dipende dalla sensibilità personale e cultura previdenziale dei singoli. Tali risparmi sono favoriti da agevolazioni fiscali. Nel 2003 è stata introdotta una nuova forma di previdenza sociale: un sussidio di mantenimento per gli anziani costituito da diverse indennità come supplementi per l’alloggio o per i mezzi di trasporto, ecc. La Svezia viene individuata come Paese di riferimento per la bassa inflazione, il moderato tasso di disoccupazione, la crescita del PIL e tutta una serie di positivi indicatori economici. Tale situazione comporta tuttavia esorbitanti spese previdenziali, un settore pubblico invadente, imposte elevate e una rigida regolamentazione. ■
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