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44 ESEMPIO 1 Una Società che produce programmi per la gestione delle buste paga, ed eroga un contributo di € 1.000 per un convegno organizzato dal locale Ordine dei Consulenti del Lavoro. La società chiede e ottiene di esporre uno striscione al banco dei relatori e di presenziare all’evento con suoi addetti che pubblicizzano i programmi, con dimostrazioni e distribuzione di brochure. La spesa, di sponsorizzazione, è integralmente deducibile. ESEMPIO 2 Una società decide di partecipare alla Fiera di Parigi con uno Stand nel quale espone i prodotti che commercializza. Per l’occasione ospita, pagando l’alloggio, un importante cliente. La spesa sostenuta per l’alloggio di questo cliente è integralmente deducibile. Nel secondo esempio solleviamo una questione non del tutto chiara: è evidente che, durante il soggiorno e, in particolare, durante i pasti, il cliente ospitato per la fiera sarà accompagnato da rappresentanti della società, ad esempio uno o più amministratori. Non risulta chiaro se la spesa del pasto riferibile agli amministratori possa essere trattata alla stessa stregua di quella riferibile al cliente ospitato, o debba essere trattata diversamente e, segnatamente, come spesa di trasferta, con le conseguenze del caso. Visto che le spese integralmente deducibili sono individuate dal decreto come spese “sostenute per ospitare clienti”, sembrerebbe logico non dover procedere ad alcuna differenziazione tra la spesa riferibile agli amministratori che accompagnano gli ospiti, e la spesa riferibile agli ospiti, ma una conferma in tal senso è necessaria. ESEMPIO 3 La società Alfa riceve un proprio fornitore che, per evidenti motivi di pubbliche relazioni, è ospitato quanto a alloggio e vitto nel periodo in cui visita l’azienda. Questo tipo di spesa non è tra quelle integralmente deducibili viste al paragrafo 2 e si ritiene vada inquadrata nella cate- Fisco goria residuale del paragrafo 3 punto 3. Si cumulerà, quindi, alle altre spese della medesima natura, soffrendo di un eventuale limite alla deducibilità, dato dal plafond calcolato sui ricavi. È opportuno osservare che, nelle ipotesi esaminate in precedenza, ogni qual volta si fa riferimento alle spese di vitto e alloggio, è necessario considerare che, dal 1° gennaio 2009, queste si rendono deducibili ai fini delle impose sui redditi nella misura del 75%, ferma restano l’integrale detraibilità della relativa Iva (quest’ultima a partire già dal 1° settembre 2008). A oggi, non si hanno indicazioni ufficiali su come risolvere il concorso tra il limite di deducibilità di queste spese, e il plafond di deducibilità da calcolare quando queste spese si qualificano come di rappresentanza. Valga il seguente esempio: • spese di rappresentanza costituite solo da spese di vitto e alloggio sostenute per l’ospitalità ai fornitori dell’azienda in occasione dell’inaugurazione della nuova unità produttiva: € 30.000; • ricavi: € 2.000.000; • plafond di deducibilità: € 2.000.000 x 1.3% = € 26.000 1° ipotesi: la riduzione al 75% si applica dopo il confronto con il plafond di deducibilità: Plafond € 26.000 ➛ importo deducibile prima della riduzione; Importo effettivamente deducibile: € 26.000 x 75% = € 19.500 2° ipotesi: la riduzione al 75% si applica prima del confronto con il plafond di deducibilità: € 30.000 x 75% = € 22.500 poiché l’importo così ottenuto è inferiore al plafond di deducibilità - € 26.000 - si renderanno deducibili spese di rappresentanza per € 22.500, con un certo vantaggio rispetto alla 1° ipotesi. Tenendo conto di quanto detto dalla Circolare Ministeriale 53 del 5 settembre 2008 per una situazione non dissimile, si ritiene sia corretta la seconda ipotesi prospettata. ■
“ Alta velocità ai binari di partenza Bruno Di Franco bruno.difranco@enpacl.it Consulente del Lavoro in Corsico (MI) Lo avevano promesso e hanno mantenuto la parola. Il 13 Dicembre 2008 è partita l’alta velocità e si va in treno da Milano a Roma in 3 ore e trenta minuti. La vera novità consiste nella tratta Milano – Bologna che utilizza l’alta velocità ed il sistema di controllo a distanza del SSM – Railway, un sistema intelligente che guida il treno da “remoto” senza l’utilizzo della segnaletica. In sessantacinque minuti si parte da Bologna e si arriva a Milano e questo cambia e sviluppa le prospettive sociali e culturali delle due città. Tra un anno verrà completata anche la Bologna – Firenze che sarà per il 90 % in galleria e che permetterà di percorrere Milano – Roma in tre ore. Finalmente si è trovata la vera alternativa all’aereo. Pensate che il 50% della popolazione italiana è addensata tra Milano e Napoli e che il 20% di questa popolazione è in movimento. Io l’ho provato lo scorso 16 Dicembre partendo da Milano alle 06.15 del mattino e sono arrivato puntualmente a Roma alle 09.45. In viaggio, il personale che veste una nuova divisa con i profili rossi, propri della freccia rossa, si è mostrato genti- Societa` & Costume le e, a parte un gran freddo nel vagone (al quale non è bastata la solerzia del capo treno che nulla ha potuto contro la poca funzionalità del dispositivo) tutto è andato bene. Nuovi anche i tipi di snack offerti, certamente di ottima qualità. I trecento all’ora, velocità media, tra Milano e Bologna non recano alcun disturbo. Ho ripetuto l’esperienza altre undici volte e solo in una occasione il convoglio è arrivato con un accettabile ritardo di pochi minuti. In Europa i treni veloci hanno già conquistato il 60% di passeggeri su tratte importanti quali Parigi – Lione, Parigi – Strasburgo e Madrid – Barcellona. Quando la TAV sarà completata, da Milano andremo, in tre ore, a Zurigo, Vienna, Monaco e questo sarà utilissimo per Milano anche in funzione dell’ EXPO del 2015 che porterà milioni di persone nel capoluogo lombardo e svilupperà occupazione che i dati ISTAT danno in calo dell’ 1% nel 2008. Con l’alta velocità cambia soprattutto il ruolo del treno. Si pensava fosse destinato a ricordare un glorioso passato,ora rappresenta la soluzione del futuro e piace ricordare che lo farà grazie ad intelligenze italiane. ■ 45
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