ITC “Tosi” Una scommessa che dura da 50 anni - Noi del Tosi
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3.<br />
1 Cfr. Istruzione pubblica ed edilizia<br />
scolastica nel bilancio preventivo<br />
per il 1952, in “La<br />
Prealpina”, 19 aprile 1952, p. 3<br />
24<br />
3. Il primo decennio di storia<br />
Quando questa avventura è cominciata noi, <strong>che</strong> ora la raccontiamo, non c'eravamo ancora. La sua<br />
fisionomia appartiene a un'altra generazione, a un altro modo di intendere la scuola e lo studio: un<br />
modo più pe<strong>da</strong>nte e reverente, <strong>che</strong> gli <strong>anni</strong> <strong>del</strong>la contestazione si sarebbero preoccupati di denunciare<br />
e a volte ridicolizzare. Alla distanza, alla distanza an<strong>che</strong> <strong>da</strong>i tempi caldi <strong>del</strong> '68, rileggiamo con<br />
una certa fascinazione epica il coraggio e la volontà di spingersi in un esperimento <strong>da</strong>ll'esito incerto.<br />
Però poi, subito dietro l'epos, il concreto, le necessità di un territorio <strong>che</strong> voleva essere al passo<br />
coi tempi e l'evoluzione <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong> lavoro, <strong>che</strong> sentiva il fiato sul collo <strong>del</strong>la grande città,<br />
Milano, <strong>da</strong> cui veniva la richiesta di una fisionomia professionale sempre più aggiornata e pronta<br />
al mutare <strong>del</strong>la società. Se avessimo il tempo di percorrere la storia sociale italiana degli <strong>anni</strong> '<strong>50</strong>,<br />
troveremmo nel suo profilo la spiegazione e la giustificazione <strong>del</strong>l'impresa a cui alcuni, <strong>da</strong> Renato<br />
Spelta a Vittorio Gallazzi, decisero di dedicarsi. Le loro ragioni sono <strong>del</strong> resto lì, trasparenti nel<br />
volto <strong>del</strong>la scuola <strong>che</strong> costruirono.<br />
Dunque, 1951-52 primo anno <strong>del</strong>l’Istituto per Ragionieri: la Direzione è affi<strong>da</strong>ta a Renato Spelta,<br />
con man<strong>da</strong>to <strong>del</strong>la Giunta municipale riunitasi il 19 settembre 1951. La decisione non era stata difficile,<br />
visto <strong>che</strong> Spelta offriva gratuitamente il proprio incarico, elemento di non trascurabile dedizione<br />
al lavoro e di sfi<strong>da</strong> personale, per il quale l’esecutivo esprimeva i suoi più vivi ringraziamenti<br />
all’interessato.<br />
É interessante in proposito l’esame <strong>del</strong>le fonti <strong>del</strong> periodo e, nello specifico, la lettura <strong>del</strong> bilancio<br />
<strong>del</strong> Comune e <strong>del</strong>le decisioni <strong>del</strong>la Giunta in relazione agli investimenti nel settore scolastico.<br />
Risulta <strong>da</strong> qui <strong>che</strong> la fetta destinata all’istruzione non era indifferente, an<strong>che</strong> se bisogna tener conto<br />
<strong>del</strong> fatto <strong>che</strong> essa comprendeva un piano abbastanza ambizioso e impegnativo riguar<strong>da</strong>nte l’edilizia<br />
scolastica <strong>che</strong> cominciava a diventare un problema cospicuo, soprattutto in relazione ai cicli primari,<br />
i quali vedevano progressivamente aumentare il numero degli iscritti (circa 6.000 unità). Lo<br />
stanziamento complessivo per il 1952 ammontava a £ 66.809.289.<br />
L’analisi dettagliata <strong>del</strong> bilancio preventivo a tale proposito sembra essere abbastanza proficua per<br />
capire quali fossero i settori <strong>che</strong> garantivano una certa sicurezza e quali, invece, erano in realtà ancora<br />
considerati una <strong>scommessa</strong> <strong>da</strong> valutare con attenzione e con prudenza: fra questi ultimi senz’altro<br />
rientra l’istruzione tecnico commerciale: 1