Mysterion - Rivista di Ricerca in Teologia Spirituale

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3.1.5. Istituto di Spiritualità di Münster
F. ASTI
91
5 (2012/2) 76-102
Il manuale in collaborazione dell’Istituto di spiritualità di Münster offre nuovi spunti
di riflessione sul rapporto che si instaura fra esperienza e vita. L’impostazione metodologica
e ed il contenuto della disciplina emergono dalle pagine del manuale 40 . Non vi è la
struttura classica in cui si descrivono oggetto e metodo, bensì vi è la descrizione dell’esperienza
in atto del credente. Il cristianesimo, nato da un apparente fallimento umano,
assume la debolezza come forza per trasformare l’intera conoscenza umana. Il rapporto
interpersonale è una ulteriore caratteristica di questa esperienza spirituale. Nel
rapporto con Dio e con gli altri l’esperienza spirituale cristiana trova la sua ragion d’essere.
Il faccia a faccia non è un elemento secondario, bensì rappresenta la trasmissione
dei valori del cristianesimo. Il rapporto di vicinanza diventa esperienza di incontro e di
apertura al futuro. Nel manuale si fa attenzione al valore del lavoro come esperienza di
condivisione e di testimonianza dei valori professati. Questa caratterizzazione dell’esperienza
spirituale cristiana è importante, in quanto la visibilità dell’esperienza passa attraverso
il lavoro dei singoli credenti. La vocazione alla santità ha un peso per la società e
non solo per la Chiesa.
3.2. Nuovi orientamenti
«La spiritualità/teologia spirituale ha conquistato la sua identità basandosi sulla nozione
di esperienza, di vissuto della fede, trovando nella santità riconosciuta la sua materia
prima. Un’identità che si è costruita con fatica e che continua a definirsi, allo stesso
modo con cui le persone costruiscono la loro identità con fatica e durante la vita» 41 . Per
il teologo R. Zas Friz De Col sembra che il lungo ed articolato lavoro sull’esperienza
spirituale cristiana svolto nello scorso secolo sia giunto a termine. Eppure quando parliamo
di esperienza, stiamo puntando lo sguardo su di un aspetto particolare, su di una
realtà puntuale che non abbraccia tutte le sfumature presenti, ad esempio, nella parola
vita. Esperienza spirituale e vita spirituale sono diverse come espressioni o possono essere
considerate sinonimiche? Fra vissuto spirituale e vita cristiana vi è una differenza o
possono essere usate indifferentemente? Il termine stesso “vissuto” sostantivato rimanda
a ciò che già è stato dato, per cui rimanderebbe alla storia dei santi, di coloro che
hanno sperimentato nel concreto la loro fedeltà a Dio. Un vissuto indica intreccio di
esperienze che il credente racconta, perché possa essere di esempio ad altri. La storia
dei santi manifesta l’originale cammino che la Chiesa offre quale modello per incoraggiare
il fedele a percorrere la via della perfezione evangelica.
3.2.1. J. Mouroux
È evidente che quando si parla di esperienza spirituale cristiana non si può prescindere
dal suo contesto ecclesiale. Non parliamo in astratto di un argomento quanto di vite
40
ISTITUTO DI SPIRITUALITÀ DI MÜNSTER (ed.), Corso fondamentale di spiritualità, Queriniana, Brescia
2006.
41 R. ZAS FRIZ DE COL, Identità e missione della teologia spirituale, o.c., 50-51.