Mysterion - Rivista di Ricerca in Teologia Spirituale

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F. ASTI
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5 (2012/2) 76-102
mezzo dell’amore salvifico di Cristo. Mistica e spirituale non sono in contrapposizione,
perché il primo è di derivazione classica ed il secondo è prettamente cristiano. Sono la
possibilità di affermare che il mistero trinitario è stato svelato e comunicato una volta e
per sempre da Gesù Cristo a tutti coloro che vogliono essere suoi discepoli. La vita
mistica è l’incontro tra la Santa Trinità ed il credente. L’Uno e l’altro si aprono vicendevolmente,
perché si possa gustare nuovamente l’origine della loro storia. Con vita mistica
vogliamo sottolineare più l’aspetto della partecipazione al mistero di Dio, indicare
che le identità si aprono e si chiariscono in questa relazione da cui scaturisce la volontà
del credente di incamminarsi sulla via della santità per corrispondere all’amore di Dio.
3.2.3. F. Asti
Una vita mistica non è dissimile dal vivere secondo lo Spirito, in quanto il credente si
apre al mistero trinitario coinvolgendo tutte le sue facoltà nel suo contesto vitale 46 . In
questo modo si vuole superare una certa immagine della mistica legata solo alla fenomenologia
dello straordinario per approdare al pensiero originario dei Padri della Chiesa
che osservavano come il credente nel dialogare con la Santissima Trinità si immetteva
nella familiarità di Dio fino a respirare la sua santità. Questa esperienza del mistero
permea tutta la loro vita e la proietta nel futuro escatologico. La vita mistica è esperienza
puntuale delle virtù teologali, del duro cammino ascetico che si apre all’unione con Dio
per mezzo di Cristo. La vita mistica richiama così la rete di relazioni che si vanno creando
quando Dio si stabilisce nel cuore del credente. L’intreccio di legami è frutto della
carità che apre le porte non solo alla comunione fraterna quanto piuttosto è la spinta al
possesso dei beni futuri. La vita mistica non è indicativa di una singola esperienza, bensì
è l’insieme armonico di tutti coloro che incontrano Cristo. Ritorna l’elemento ecclesiale
che caratterizza non già un singolo momento quanto tutta la vita del credente.
3.2.4. R. Zas Friz De Col
Se confrontiamo, poi, l’espressione vita mistica con vita cristiana, ci accorgiamo di
un ulteriore angolatura che ha come base l’esperienza di incontro con Gesù Cristo. Per
lo studioso Zas Friz la vita cristiana può essere articolata in quattro livelli. Nel primo la
contemplazione viene assunta quale luogo privilegiato dell’esperienza cristiana; nel secondo
la teologia mistica come espressione di quel vissuto. Segue la riflessione critica sul
vissuto mistico e infine l’orientamento morale nella responsabilità di operare cristianamente
47 . L’idea di fondo del teologo si concentra sulla possibilità di offrire un ulteriore
contributo nell’articolare maggiormente l’oggetto della teologia spirituale a partire dal
vissuto mistico/spirituale. Luogo privilegiato dell’esperienza cristiana è proprio la contemplazione.
Ciò che è ritenuto nello scorso secolo un epifenomeno della vita spirituale
diventa ora il fulcro di rinnovamento della stessa teologia spirituale, nonché la sua possibilità
di rinascita nel contesto teologico attuale. La vita cristiana trova la sua ragion
46 F. ASTI, Teologia della vita mistica. Fondamenti, Dinamiche, Mezzi, LEV, Città del Vaticano 2009.
47 R. ZAS FRIZ DE COL, Teologia della vita cristiana, o.c., aggiungere pagine?