La coda del pavone - Dipartimento di Scienze Umane per la ...
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1. I BERBERI<br />
Su <strong>di</strong> un vasto territorio <strong>del</strong> Nordafrica compreso tra il Me<strong>di</strong>terraneo<br />
e i margini meri<strong>di</strong>onali <strong>del</strong> Sahara, tra i confini occidentali<br />
<strong>del</strong>l’Egitto e l’Oceano At<strong>la</strong>ntico, è tuttora <strong>di</strong>ffusa quel<strong>la</strong> lingua che<br />
prima i Greci e poi i Romani, quando colonizzarono l’Africa<br />
nell’antichità, definirono lingua dei “Barbari” (si sa che <strong>per</strong> i Greci<br />
erano βάρβαροι “balbuzienti” tutti coloro che non par<strong>la</strong>vano il greco;<br />
analogamente i Romani chiamavano Barbari i popoli che non<br />
par<strong>la</strong>vano né <strong>la</strong>tino né greco). Quando gli Arabi conquistarono il<br />
Nordafrica, nel VII secolo dopo Cristo, adottarono anch’essi il<br />
termine barbar <strong>per</strong> designare gli autoctoni (e barbarīyah <strong>la</strong> loro<br />
lingua), suggestionati, forse, dall’assonanza col vocabolo arabo<br />
barbarah “grida inintelligibili”. 1 In età moderna, gli Europei hanno<br />
ripreso dall’arabo i termini “Berberi” <strong>per</strong> il popolo e “berbera” <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />
lingua (che il tramite sia l’arabo lo rive<strong>la</strong> <strong>la</strong> vocalizzazione <strong>di</strong>versa<br />
rispetto al Barbari <strong>la</strong>tino: in arabo <strong>la</strong> a è <strong>di</strong> norma anteriore ed ha<br />
una pronuncia simile a [æ]; l’italiano, poi deve avere preso questi<br />
termini in tempi recenti dal francese: assai più antica è <strong>la</strong><br />
denominazione Bàrberi <strong>per</strong> il popolo e Barberia <strong>per</strong> il Maghreb).<br />
Quanto ai Berberi, ovviamente essi non chiamano se stessi<br />
“barbari”, né “barbara” <strong>la</strong> propria lingua (e non amano neppure<br />
sentirsi così denominare). Fino a qualche decennio fa mancava in<br />
essi <strong>la</strong> consapevolezza <strong>di</strong> fare parte <strong>di</strong> una comunità linguistica<br />
estesa in tutto il Nordafrica, e in ogni regione i berberofoni<br />
1 A loro volta, <strong>del</strong> resto, i Tuareg o<strong>di</strong>erni definiscono gli Arabi<br />
Ikhamkhamen, che ha un significato analogo (“coloro che fanno versi simili<br />
a un nitrito”).<br />
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