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Totalità e Infinito - Scienze della Formazione

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tra uomini che sono uguali perché tutti liberi: è la democrazia ateniese, nella quale non vi sono<br />

governanti né governati, perché tutti quanti governano e sono governati a turno.<br />

La sfera pubblica degli antichi si contrappone alla sfera domestica, in cui ritroviamo tanto l’aspetto<br />

<strong>della</strong> necessità naturale, quanto quello del potere. Anzitutto, la casa rappresenta un bene necessario<br />

per un uomo che desideri essere libero:<br />

«senza possedere una casa un uomo non poteva partecipare agli affari del mondo,<br />

perché in esso non aveva un luogo che fosse propriamente suo». 111<br />

La casa è il presupposto naturale – biologico – <strong>della</strong> politica, ma si distingue da essa così come la<br />

necessità naturale si distingue dalla libertà:<br />

«Il dominio <strong>della</strong> polis […] era la sfera <strong>della</strong> libertà, e se c’era una relazione tra<br />

queste due sfere, il controllo delle necessità <strong>della</strong> vita nella sfera domestica era<br />

evidentemente il presupposto <strong>della</strong> libertà nella polis». 112<br />

A differenza <strong>della</strong> sfera pubblica,<br />

«il tratto distintivo <strong>della</strong> vita domestica era che in essa gli uomini vivevano insieme<br />

perché spinti dai loro bisogni e dalla loro necessità. La forza che li spingeva era la<br />

vita stessa – i penati, gli dei <strong>della</strong> casa, erano, secondo Plutarco, “gli dei che ci<br />

fanno vivere e nutrono il nostro corpo” – che, per la sua conservazione individuale<br />

e la sua sopravvivenza come vita <strong>della</strong> specie, ha bisogno <strong>della</strong> compagnia di<br />

altri». 113<br />

Quindi, tutti i rapporti all’interno <strong>della</strong> sfera domestica sono all’insegna <strong>della</strong> non-libertà. In casa<br />

abitano coloro che sono in posizione subordinata, come le donne e gli schiavi, i bambini che hanno<br />

solo bisogni e necessità. Il maschio capofamiglia è anch’egli soggetto alla necessità, perché deve a<br />

sua volta nutrirsi e riprodursi e ha bisogno, per questo, degli schiavi e delle donne. Il maschio è,<br />

quindi, libero solo nell’agorà:<br />

111 Ivi, p. 22.<br />

112 Ivi, p. 23.<br />

113 Ivi, pp. 22-23.<br />

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