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ANNO II Mese di APRILE 2008 - Numero – 7 - Cesd-onlus.com

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elogi per le loro qualità <strong>di</strong> due giornalisti, ma in sostanza confermò l’assoluzione <strong>di</strong><br />

De Lorenzo.<br />

In una intervista al picconatore Francesco Cossiga, rilasciata allo stesso Lino<br />

Jannuzzi, in occasione del suo settantasettesimo <strong>com</strong>pleanno, nel luglio del 2005, gli<br />

fu chiesto: “Se un giornalista riprendesse e rilanciasse oggi la famosa inchiesta <strong>di</strong><br />

quarant’anni fa sul ‘colpo <strong>di</strong> stato’ del generale De Lorenzo, riscenderebbe in campo<br />

per <strong>di</strong>fendere il generale e l’allora presidente della Repubblica Antonio Segni, suo<br />

conterraneo e maestro?”. E lui: “Certamente, e accuserei quel giornalista <strong>di</strong> essersi<br />

inventato tutto… Il che non mi impe<strong>di</strong>rebbe <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare suo amico e <strong>di</strong> rimanerlo<br />

per quarant’anni… “.<br />

Scalfari <strong>di</strong>mentica che De Lorenzo fu un parlamentare <strong>com</strong>e lui. Infatti, entrambi<br />

furono eletti alla camera dei deputati nelle elezioni del 1968 (Scalfari per il PSI e<br />

De Lorenzo per tra le file del Partito Democratico Italiano <strong>di</strong> Unità Monarchica).<br />

Dimentica anche che De Lorenzo era un generale dell’Esercito (ufficiale<br />

d’artiglieria) e un politico, non era un generale dei carabinieri, anche se fu<br />

<strong>com</strong>andante della Benemerita dal 1962 al 1965. I ‘carabinieri’ <strong>di</strong> una volta l’hanno<br />

rimosso dai propri ricor<strong>di</strong>, quelli <strong>di</strong> oggi non sanno nemmeno chi era (l’unico generale<br />

ricordato, ancora oggi, dal ‘popolo dei carabinieri’ è il generale Luigi Federici),<br />

eppure, il giornalista continua ad accostare De Lorenzo ai ‘carabinieri’ e a fare<br />

collegamenti, passati, o<strong>di</strong>erni e futuri, perdendosi qualche pezzo <strong>di</strong> verità strada<br />

facendo.<br />

In un intervento alla Camera dei Deputati - 4 maggio 1971, sul caso Sifar,<br />

dell’Onorevole Niccolai Giuseppe ebbe a <strong>di</strong>chiarare:<br />

“ … quello che si <strong>di</strong>ce del settimanale "L'Espresso": «Inventa con estrema<br />

precisione». Il colpevole è uno solo: De Lorenzo; non c'è altri, nessuna <strong>com</strong>plicità<br />

politica.<br />

Ci sembra un po' poco! L'ex-collaboratore <strong>di</strong> "Nuovo Occidente" (con De Marzio e<br />

Nino Tripo<strong>di</strong>) e <strong>di</strong> "Roma Fascista" (con Giorgio Almirante), l'onorevole Scalfari, che<br />

non ci risulta abbia fatto per un sol giorno il soldato (e le ragioni sono misteriose),<br />

vorrebbe dunque farci credere <strong>di</strong> ignorare che fu l'onorevole Aldo Moro a<br />

richiedere al generale De Lorenzo notizie sui possibili aspiranti alla carica <strong>di</strong><br />

Presidente della Repubblica.”.<br />

Vuoi vedere che nell’Italia “ …delle tante contrad<strong>di</strong>zioni tra le più inquietanti …!”,<br />

annoveriamo qualche giornalista che <strong>di</strong>ce delle “mezze verità”, <strong>di</strong>menticandosi ad<br />

arte l’altra metà!<br />

Con simpatia, ma non troppo …<br />

08.07.2011 ettoreminniti@carabinieri.it<br />

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