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ANNO II Mese di APRILE 2008 - Numero – 7 - Cesd-onlus.com

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esor<strong>di</strong>sce: “Prima <strong>di</strong> lasciare questo mondo ritengo onesto e corretto ristabilire una<br />

verità. Sono sempre un militare e non posso portarmi nell’Al <strong>di</strong> là un simile peso. Non<br />

sono un politico che nemmeno <strong>di</strong> fronte alla morte ha uno scatto <strong>di</strong> orgoglio e <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>gnità”.<br />

Siracusa si pettina i capelli con una mano per sistemare la sua capigliatura<br />

fluente. Quin<strong>di</strong> inizia a parlare: “Eravamo riusciti, con uno Stato Maggiore <strong>di</strong> valore,<br />

a re<strong>di</strong>gere la legge <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no dei Carabinieri. Mentre le altre forze <strong>di</strong> polizia<br />

avevano aggiornato i loro or<strong>di</strong>namenti, noi eravamo ancora fermi al Regio Decreto<br />

del 1934. In effetti era stato il COCER nel 1989 a smuovere le acque e a fare<br />

preoccupare questa classe <strong>di</strong>rigente politica, che grida al golpe anche se sono i<br />

militari sindacalisti a chiedere le doverose riforme.<br />

Ma noi con particolare abilità eravamo riusciti a portare fra il 1999 e il 2000 il<br />

nostro <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge in Parlamento. Da quel momento ci hanno sparato da ogni<br />

parte. Un tale Aliquò, sindacalista della Polizia <strong>di</strong> Stato, ad<strong>di</strong>rittura <strong>com</strong>prò un<br />

pagina <strong>di</strong> un quoti<strong>di</strong>ano nazionale denunciando che se la nostra legge fosse passata si<br />

sarebbero create le premesse per un colpo <strong>di</strong> stato. Un anonimo <strong>di</strong>vulgò uno scritto<br />

dello Stato Maggiore Difesa che non con<strong>di</strong>videva il nostro progetto <strong>di</strong> legge.<br />

Io venni ad<strong>di</strong>rittura accusato <strong>di</strong> aver sminuito, mentre ero <strong>di</strong>rettore dei<br />

Servizi Segreti militari, il caso Mitrovkin per coprire le responsabilità <strong>di</strong> alcuni<br />

<strong>di</strong>rigenti <strong>com</strong>unisti italiani.<br />

Non passava giorno che non subivamo attacchi <strong>di</strong> ogni genere.<br />

Debbo ammettere che in quei drammatici momenti, avemmo il COCER<br />

Carabinieri vicino, in particolare il suo Presidente, Colonnello Antonio Pappalardo,<br />

che fu un leone nel contrastare questi colpi bassi. E il Capo <strong>di</strong> Stato Maggiore<br />

dell’epoca, Generale Nunzella, gliene rese pubblicamente merito.<br />

Dopo l’approvazione del <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge al Senato, l’opposizione <strong>di</strong><br />

centrodestra si mosse con tutte le sue corazzate, ponendoci ogni genere <strong>di</strong> ostacoli<br />

per non farlo approvare alla Camera.<br />

Pappalardo fu invitato da noi del Comando Generale dell’Arma a porsi a <strong>di</strong>fesa<br />

del provve<strong>di</strong>mento. Le au<strong>di</strong>zioni alla Camera e gli interventi sulla stampa si<br />

susseguirono in un clima fattosi rovente. Alcuni parlamentari accusarono il Comando<br />

Generale e il COCER <strong>di</strong> fare azione <strong>di</strong> lobbing. Ma non ci facemmo intimi<strong>di</strong>re.<br />

Andammo risolutamente avanti.<br />

Ma una bella sera ci piovve addosso une grossa tegola in testa, che non<br />

avevamo previsto: il nemico o i nemici della nostra legge fecero inserire due<br />

emendamenti in un fantomatico pacchetto sicurezza, in <strong>di</strong>scussione alla Camera, che<br />

<strong>di</strong> fatto avrebbe sottor<strong>di</strong>nato Compagnie e Stazioni Carabinieri alle Questure. I 18<br />

Gruppi Parlamentari avevano già approvato i due emendamenti, infischiandosene<br />

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