ANNO II Mese di APRILE 2008 - Numero – 7 - Cesd-onlus.com
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Il Colonnello e l’Arcivescovo Metropolita Paolo Romeo.<br />
Toc, toc. Chi è costui? Il Colonnello si avvia verso la porta. L’apre.<br />
Lì davanti a lui si para in tutta la sua possanza, non solo fisica, l’Arcivescovo <strong>di</strong><br />
Palermo, Paolo Romeo, fresco Car<strong>di</strong>nale, che a Roma stentavano ancora a nominare,<br />
lasciando una delle più prestigiose e antiche Diocesi d’Italia senza un Principe della<br />
Chiesa. E i Palermitani hanno vissuto questa attesa <strong>com</strong>e l’inflizione <strong>di</strong> una ulteriore<br />
umiliazione alla Città che fu <strong>di</strong> Federico <strong>II</strong> e del Car<strong>di</strong>nale Salvatore Pappalardo.<br />
Esor<strong>di</strong>sce il Colonnello Raimon<strong>di</strong>, dopo aver fatto ac<strong>com</strong>odare, vicino al<br />
caminetto, l’alto prelato: “La mia è una grande gioia nel vederla e nel riceverla,<br />
perché il mio salotto sta <strong>di</strong>venendo un punto <strong>di</strong> incontro e <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong><br />
personaggi <strong>di</strong> spessore culturale e morale <strong>di</strong> tutte le epoche storiche”.<br />
Dopo essersi seduto anche lui: “Ho saputo della forte reprimenda che lei ha<br />
scagliato contro l’attuale classe <strong>di</strong>rigente politica, nazionale e isolana, nel <strong>di</strong>scorso<br />
che ha tenuto a Piazza Marina a Palermo al termine della processione delle sacre<br />
reliquie <strong>di</strong> Santa Rosalia. Quei cialtroni, schierati alle sue spalle, mentre il popolo la<br />
interrompeva con applausi scroscianti, si sono subito avvicinati a lei e, dopo averle<br />
baciato la mano, le hanno chiesto copia del <strong>di</strong>scorso. Ipocriti! Si dovevano<br />
inginocchiare e chiederle perdono per i gravi torti che hanno inflitto alla<br />
popolazione. Sciagurati!”.<br />
Dopo aver preso fiato: “Mi <strong>di</strong>ca lei, Eminenza, che cosa ha detto in faccia a<br />
quei sepolcri imbiancati?”.<br />
Il Car<strong>di</strong>nale mira attentamente il Colonnello nella sua bella uniforme e<br />
accarezza il mantello dei Carabinieri, che gli sta accanto: “Un giorno lo indossavamo<br />
più spesso. Ci proteggeva dal freddo più del cappotto”.<br />
L’Arcivescovo così prosegue: “Non posso rimanere inerte davanti al grido <strong>di</strong><br />
dolore <strong>di</strong> un popolo che non ce la fa più a subire questa cattiva amministrazione<br />
della cosa pubblica. Ho fatto solo il mio dovere <strong>di</strong> buon pastore, che veglia sul suo<br />
gregge e lo <strong>di</strong>fende. Ho detto che Rosalia, <strong>com</strong>e nel 1624 fu pro<strong>di</strong>giosa salvando<br />
Palermo dalla peste, oggi deve, in modo altrettanto incisivo, arrestare il processo <strong>di</strong><br />
degrado morale e religioso, sociale ed economico, che avvertiamo ai vari livelli.<br />
Viviamo un momento storico segnato da una crisi economica che attraversa<br />
non soltanto la nostra Città, ma anche l’intero Paese, colpendo le fasce <strong>di</strong><br />
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