ANNO II Mese di APRILE 2008 - Numero – 7 - Cesd-onlus.com
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La Deiana, imperterrita: “Non mi sono fermata alla Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza. Ho chiesto lo<br />
scioglimento dell’Arma dei Carabinieri e l’istituzione del Corpo dei Carabinieri”.<br />
Il Colonnello, visibilmente infasti<strong>di</strong>to, la invita a illustrargli la proposta <strong>di</strong> legge.<br />
E lei parte <strong>com</strong>e una forsennata: “Le innovazioni sono epocali. Gliele elenco”.<br />
Si aggiusta alla meno peggio le gambe, accavallandole l’una sull’altra, quin<strong>di</strong> prosegue:<br />
“Ho rilevato l’anomalia, tutta italiana, dell’Arma dei Carabinieri, cioè <strong>di</strong> un Corpo <strong>di</strong><br />
polizia ad or<strong>di</strong>namento militare, rilevando che le altre gendarmerie europee o sono<br />
state “civilizzate”, transitando <strong>di</strong>rettamente alle <strong>di</strong>pendenze del Ministero<br />
dell’Interno, oppure sono state poste sotto l’Alta <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>rigente civile.<br />
Con il recente rior<strong>di</strong>no dei Carabinieri del 2000, dopo la separazione dell’Arma<br />
dall’Esercito, con la sua costituzione in Forza Armata autonoma, si è accentuato il<br />
carattere militare e la sua sovrapposizione con la Polizia <strong>di</strong> Stato. Una vera<br />
incongruenza!<br />
Le Forze <strong>di</strong> polizia militare hanno avuto una giustificazione storica, con una<br />
presenza capillare sul territorio, che doveva sod<strong>di</strong>sfare le maggiori richieste <strong>di</strong><br />
sicurezza nei centri rurali e urbani devastati da bande criminali efferate.<br />
Questo periodo storico è ormai superato, per cui occorre oggi:<br />
- eliminare la duplicazione delle funzionalità e degli organismi;<br />
- procedere ad una più ampia e <strong>com</strong>pleta integrazione fra le forze <strong>di</strong> polizia<br />
generaliste;<br />
- procedere ad una sostanziale mo<strong>di</strong>fica dell’or<strong>di</strong>namento e della collocazione dei<br />
Carabinieri, che dovrebbero uscire dalle Forze armate militari. I capisal<strong>di</strong> <strong>di</strong> questa<br />
riforma sono:<br />
la <strong>di</strong>pendenza <strong>di</strong>retta dai Ministri dell’Interno e della Difesa;<br />
la collocazione al vertice della struttura <strong>di</strong> un <strong>di</strong>rettore generale civile;<br />
l’istituzione <strong>di</strong> un neo Corpo dei Carabinieri, con la sua uscita dalle Forze Armate,<br />
anche se non vengono mutati sostanzialmente i suoi <strong>com</strong>piti, che sono identici a<br />
quelli dell’attuale Arma dei Carabinieri. Il neo <strong>di</strong>rettore generale civile risponde<br />
<strong>di</strong>rettamente del suo operato per i <strong>com</strong>piti della sicurezza pubblica al Ministro<br />
dell’Interno e per i <strong>com</strong>piti <strong>di</strong> concorso alla <strong>di</strong>fesa militare dal Ministro della Difesa;<br />
la separazione netta fra la struttura a vocazione militare da quella a vocazione<br />
civile del Corpo.<br />
Le risparmio le altre mo<strong>di</strong>fiche, che sono <strong>di</strong> minore rilevanza”.<br />
Il Colonnello Raimon<strong>di</strong> si alza in pie<strong>di</strong>, guarda la daga appesa sopra il caminetto;<br />
quin<strong>di</strong> si volta verso la sua ospite e così osserva: “Debbo <strong>di</strong>re che lei ha fatto un<br />
ponderoso lavoro, ma del tutto inutile, perché, salvo qualche mo<strong>di</strong>fica, più formale<br />
che sostanziale, <strong>di</strong> denominazioni e <strong>di</strong>pendenze, il tutto è rimasto immutato. Ed una<br />
riforma che non muta, non serve a nulla. Serve solo a creare, in seguito, confusione<br />
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