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ANNO II Mese di APRILE 2008 - Numero – 7 - Cesd-onlus.com

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del dovere ed altissimo spirito <strong>di</strong> sacrificio. Il 12 novembre 2003, a seguito <strong>di</strong><br />

improvviso attacco ad una installazione del contingente nazionale, veniva<br />

mortalmente investito dal devastante scoppio <strong>di</strong> un’ingente quantità <strong>di</strong> esplosivo,<br />

provocato pro<strong>di</strong>toriamente da cellula terroristica suicida, sacrificando così la<br />

propria vita ai più sacri valori dell’amor <strong>di</strong> patria e dell’onore militare.<br />

Chiarissimo esempio <strong>di</strong> eletta abnegazione ed incon<strong>di</strong>zionata de<strong>di</strong>zione al<br />

dovere”. An Nassiriya <strong>–</strong> Iraq, 12 novembre 2003.<br />

A seguire, il sindaco <strong>di</strong> Acquedolci, avv. Cirino Gallo, nel ricordare la figura del<br />

briga<strong>di</strong>ere Ivan Ghitti, ha tra l’altro manifestato il grande orgoglio della <strong>com</strong>unità da<br />

lui rappresentata per l’intitolazione dello stabile che ospita la locale stazione<br />

dell’Arma al briga<strong>di</strong>ere caduto a Nassiriya. La circostanza va infatti ad attribuire un<br />

ulteriore significato al presi<strong>di</strong>o dell’arma, già punto <strong>di</strong> riferimento per la <strong>com</strong>unità<br />

acquedolcese.<br />

Successivamente, le toccanti parole della signora Mery Ghitti, che anche a nome<br />

dei genitori ha voluto ringraziare l’amministrazione <strong>com</strong>unale <strong>di</strong> Acquedolci e<br />

l’Arma dei Carabinieri per l’iniziativa o<strong>di</strong>erna, ricordando la particolare vicinanza<br />

che le <strong>com</strong>unità <strong>di</strong> Acquedolci e <strong>di</strong> San Fratello manifestarono in occasione del<br />

rientro in terra <strong>di</strong> Sicilia della salma del fratello Ivan, il quale anni ad<strong>di</strong>etro si era<br />

arruolato nell’arma dei carabinieri poichè spinto da una forte motivazione che lo<br />

portava a porsi al servizio <strong>di</strong> chi ha bisogno.<br />

Da ultimo, le toccanti parole dell’appuntato Andrea Marcellino, all’epoca in servizio<br />

presso il 13° reggimento carabinieri “Friuli Venezia Giulia” <strong>di</strong> stanza a Gorizia. Il<br />

militare, legato da profonda amicizia al briga<strong>di</strong>ere Ivan Ghitti, ha rappresentato che<br />

era tanta l’intensità con cui il briga<strong>di</strong>ere Ivan Ghitti sentiva forti i valori della<br />

famiglia, della musica e dello sport, che egli un giorno vorrà inculcare le medesime<br />

circostanze ai propri figli.<br />

Suggestiva è stata la presenza dei carabinieri in grande uniforme e della fanfara<br />

dell’arma del 12° battaglione carabinieri “Sicilia”, la quale, <strong>di</strong>retta dal maestro<br />

maresciallo capo Paolo Sena, e <strong>com</strong>posta da 25 orchestrali, oltre a scan<strong>di</strong>re le<br />

fasi della cerimonia militare, ha poi eseguito alcuni brani del proprio repertorio<br />

musicale nel corso <strong>di</strong> un breve ma apprezzato concerto, tenutosi nella vicina<br />

piazza Vittorio Emanuele, antistante la locale casa municipale.<br />

In occasione della cerimonia <strong>di</strong> intitolazione della caserma dei carabinieri al<br />

briga<strong>di</strong>ere Ivan Ghitti, è stata molto apprezzata la contestuale iniziativa del Centro<br />

Stu<strong>di</strong> “Salvo D’Acquisto”, che per la circostanza ha realizzato nei locali del<br />

palazzo municipale la mostra itinerante “Carabinieri patrimonio delle <strong>com</strong>unità<br />

<strong>–</strong> 200 anni <strong>di</strong> storia”, in forma ridotta. Le uniformi esposte, sia attuali che d’epoca,<br />

da quella solenne dei corazzieri a quella del periodo bellico, a quella<br />

dell’Accademia Militare <strong>di</strong> Modena, a quella operativa del GIS, a quelle che da<br />

qualche anno indossa il personale femminile, hanno <strong>di</strong> fatto realizzato l’ideale<br />

itinerario che l’Arma dei carabinieri, senza soluzione <strong>di</strong> continuità, ha sino ad oggi<br />

percorso in quasi 200 anni <strong>di</strong> storia a servizio della <strong>com</strong>unità.<br />

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