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ANNO II Mese di APRILE 2008 - Numero – 7 - Cesd-onlus.com

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gli interessi della mafia - che lei sa bene si muove solo dopo che qualcuno realmente<br />

e concretamente li ha danneggiati - non si aspettava una così intempestiva<br />

rappresaglia. La mafia non ha mai ucciso persone che potrebbero un giorno arrecarle<br />

un qualche danno. La mafia è una organizzazione inerziale ed è “misurata” nei suoi<br />

interventi. Lei lo sapeva bene e girava tranquillo. Certo non poteva sapere che i suoi<br />

nemici sapessero. Qualcuno degli uomini più vicini a lei, con il quale lei si è confidato,<br />

ha fatto la spia?”.<br />

“Non lo posso escludere. Come Falcone è stato ucciso dopo che qualcuno a Roma ha<br />

avvisato il <strong>com</strong>mando che il magistrato aveva preso l’aereo per Punta Raisi, così<br />

l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> uccidermi è partito da Roma”.<br />

Il Colonnello: “E <strong>com</strong>e mai, con così tanti bravi giornalisti e spioni che girano<br />

dappertutto, questa verità non è masi emersa?”.<br />

“Perché in Italia, <strong>di</strong> tutto si può parlare, anche delle ragazze che frequentavano la<br />

villa <strong>di</strong> Berlusconi, ma non <strong>di</strong> fatti che possono portare a scoprire intrallazzi<br />

internazionali, che affondano le loro ra<strong>di</strong>ci molto in<strong>di</strong>etro nel tempo. Un giorno<br />

forse se ne parlerà. Oggi è ancora presto”.<br />

Il Colonnello: “Le vorrei fare un’ultima domanda prima che Lei torni nel regno dei<br />

morti. Falcone e Borsellino sono stati uccisi, ma nessun magistrato ha poi seguito le<br />

loro orme per annientare definitivamente la mafia. Ci sono stati indagini settoriali,<br />

ma non risolutive. Dopo il suo assassinio cosa accadrà?”.<br />

“Fra i magistrati, che, attese le loro funzioni, operano singolarmente, e gli Ufficiali<br />

dei Carabinieri, che fanno parte <strong>di</strong> una organizzazione militare con alto spirito <strong>di</strong><br />

corpo, vi è una netta <strong>di</strong>fferenza. Noi siamo un corpo, unito, coeso e <strong>com</strong>patto, e<br />

cre<strong>di</strong>amo a valori che sono <strong>com</strong>uni e ci uniscono. E, <strong>com</strong>unque, ci facciamo<br />

affascinare meno dalla politica. Se uno <strong>di</strong> noi viene ucciso, prima o poi spunta un<br />

vin<strong>di</strong>ce, uno che raccoglie il suo testimone per continuare una lotta che deve<br />

portare alla <strong>di</strong>struzione dell’organizzazione criminale che tanto ha osato. Il<br />

brigantaggio, negli anni dal 1870 al 1880, il ban<strong>di</strong>tismo, del secondo dopoguerra, e il<br />

terrorismo, uccisero molti Carabinieri. Alla fine, però, l’Arma vinse il confronto”.<br />

Il Generale si alza e va alla finestra; quin<strong>di</strong> si volta verso il Colonnello: “Prima o poi<br />

spunterà uno <strong>di</strong> noi a continuare questa lotta senza quartiere. E l’Arma, <strong>com</strong>e<br />

sempre, sarà vincente!”.<br />

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