Edizione del 05/04/2013 - Corriere
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CORRI R<br />
Venerdì 5 aprile <strong>2013</strong><br />
Tiene ancora banco la vicenda<br />
<strong>del</strong> confronto con Galasso.<br />
Il capogruppo rincara la dose<br />
da facebook. Silvestri: fare attenzione<br />
sull’intesa. De Conciliis:<br />
mandato a Sibilia<br />
Dice categoricamente no a Galasso,<br />
ai montiani e al Pd, eppure<br />
i suoi “miti” dal punto di<br />
vista politico pare si trovino tutti<br />
dall’altro lato di quella chiara<br />
linea di demarcazione di cui<br />
ha parlato in una recente intervista<br />
al <strong>Corriere</strong> <strong>del</strong>l’Irpinia. E’<br />
strano Giovanni D’Ercole, si potrebbe<br />
dire anche un po’ sui generis.<br />
Prima prende a mo<strong>del</strong>lo<br />
la gestione salernitana <strong>del</strong> sindaco<br />
De Luca, che di tradizione<br />
comunista ne ha da vendere, elogia<br />
Matteo Renzi, primo cittadino<br />
di Firenze, “candidato premier<br />
mancato” <strong>del</strong> centrosinistra,<br />
descritto come fino interprete<br />
dei sentimenti degli italiani,<br />
poi però replica a Ettore<br />
De Conciliis che aveva riaperto<br />
nel Pdl le porte all’intesa con i<br />
montani intestando la competenza<br />
nelle trattative tra partiti<br />
al leader Cosimo Sibilia.<br />
Incongruenze? Per alcuni potrebbero<br />
sembrare evidenti, per<br />
altri no. Al alcuni verrebbe sicuramente<br />
alla mente l’appello<br />
lanciato qualche mese fa dallo<br />
stesso D’Ercole quando annunciando<br />
la propria candidatura a<br />
sindaco a capo di una lista civica<br />
arrivò ad ipotizzare anche<br />
l’accordo con aree <strong>del</strong> centrosinistra<br />
che non avevano condiviso<br />
la gestione <strong>del</strong> sindaco Galasso.<br />
D’Ercole insomma ad Avellino<br />
si veste da rottamatore, continua<br />
a dire no alla vecchia gestione<br />
ma allo stesso tempo si<br />
rivolge ad una fetta <strong>del</strong> centrosinistra<br />
che pur avrebbe voglia<br />
cambiare. Il tutto in perfetto sti-<br />
4<br />
D’Ercole: non svendiamo<br />
il Pdl per un pugno di voti<br />
le Renzi, il quale pure parla ad<br />
una parte <strong>del</strong>l’altra sponda, costituita<br />
però nel suo caso dall’elettorato<br />
<strong>del</strong> Pdl.<br />
«"...Io parlo contro il mio interesse.<br />
In tanti mi dicono: "Matteo<br />
stai buono, non fare interviste,<br />
stai zitto, tanto la prossima<br />
volta tocca a te". Ma io non<br />
ragiono in questo modo. Non<br />
voglio stare buono così qualco-<br />
Il gruppo Avellino Capoluogo nato su facebook nei<br />
giorni <strong>del</strong>la grande mobilitazione contro l’accorpamento<br />
<strong>del</strong>le province si trasforma ufficialmente in<br />
Comitato Civico. L’istituzione <strong>del</strong>l’associazione è avvenuta<br />
ieri presso lo studio <strong>del</strong> notaio Baldari e oggi<br />
alle 10,30 sarà presentata ufficialmente alla stampa<br />
ed alla cittadinanza.<br />
C’è chi nei giorni scorsi aveva<br />
immaginato dietro<br />
questa iniziativa la costruzione<br />
di un progetto civico<br />
da presentare alle prossime<br />
elezioni con tanto di candidato<br />
sindaco Ciro D’Argenio.<br />
Nessuna lista, spiega<br />
oggi Roberto De Pascale<br />
che è uno <strong>del</strong>le anime <strong>del</strong>la<br />
lotta anti-accorpamento<br />
e dei promotori <strong>del</strong> nuovo<br />
Comitato.<br />
«In queste elezioni - dice il<br />
commerciante di Avellino -<br />
non saremo in campo nonostante<br />
molti partiti o<br />
schieramenti ci abbiamo chiesto di impegnarci singolarmente<br />
o come gruppo. Rimarremo però vigili perché<br />
i problemi irrisolti che occorre affrontare sono ancora<br />
tanti e gravi e la politica non può perdere più<br />
tempo nella ricerca <strong>del</strong>la poltrona».<br />
L’idea di D’Argenio candidato sindaco nasce dunque<br />
come «provocazione» per far capire la logica secondo<br />
sa mi tocca. Non voglio essere<br />
cooptato da altri. Non voglio essere<br />
l'ultimo di quelli che c'erano<br />
prima. Semmai vorrei essere<br />
il primo di una fase nuova."<br />
Renzi si dimostra sempre<br />
di più capace di sentire quello<br />
che i partiti non riescono neanche<br />
minimamente ad avvertire.<br />
A Roma come ad Avellino...»<br />
scrive il capogruppo uscente <strong>del</strong><br />
ELEZIONI<br />
ammINIstratIvE<br />
Vicino l’accordo Pdl-Udc<br />
Preziosi: rottura? Tutto falso<br />
L’intesa tra Pdl e Udc appare vicina, a<br />
giorni se non a ore potrebbe essere ufficializzata:<br />
questo almeno si dice negli<br />
ambienti <strong>del</strong> centrodestra. Nodo cruciale<br />
è quello <strong>del</strong> candidato sindaco come è<br />
noto il Pdl richiede per sé in virtù sia <strong>del</strong><br />
risultato elettorale <strong>del</strong>le Politiche che <strong>del</strong><br />
principio <strong>del</strong>l’alternanza (cinque anni fa<br />
fu candidato il centrista Massimo Preziosi).<br />
Un nodo che potrebbe provocare qualche<br />
spaccatura all’interno dei partiti come<br />
nel Pdl quella di Giovanni D’Ercole<br />
che appare deciso a giocarsi la carta <strong>del</strong>le<br />
elezioni in ogni caso. Per lui, che pur<br />
è capogruppo uscente <strong>del</strong> Pdl al Comune<br />
di Avellino, la strada appare in salita<br />
non intercorrendo tra lui e l’Udc rapporti<br />
serenissimi. Al momento sembrano ri-<br />
salire invece le quotazioni <strong>del</strong> notaio avellinese<br />
Pellegrino D’Amore che ha all’interno<br />
e all’esterno <strong>del</strong> partito sponsor<br />
importanti, primo fra tutti l’ex Ministro<br />
Gianfranco Rotondi.<br />
L’Udc invece potrebbe puntare su Maurizio<br />
Petracca anche se quello Dino Preziosi,<br />
direttore <strong>del</strong>l’Air, appare sempre nome<br />
caldo. Tanto che negli ultimi giorni<br />
si è vociferato di un possibile strappo con<br />
l’Udc in caso di mancata candidatura e di<br />
una corsa in solitario alla guida di una lista<br />
civica. «Tutte fantasie» dice il diretto<br />
interessato che spiega di essersi «disinteressato<br />
da venti giorni a questa parte a<br />
quello che sta succedendo nella composizione<br />
<strong>del</strong>le liste e nella costruzione <strong>del</strong>le<br />
alleanze. Chi racconta il contrario di<br />
sicuro mette in giro notizie false».<br />
Ieri nella riunione <strong>del</strong> coordinamento cittadino la discussione sul voto di maggio<br />
Avellino Capoluogo diventa Comitato, De Pascale:<br />
no a liste, saremo insegnanti di sostegno dei partiti<br />
cui si muove il movimento: «Nessuna finalità personale<br />
da raggiungere ma gratuità di impegno rispetto ad<br />
un obiettivo comune. Qualche mese fa abbiamo combattuto<br />
per cercare di salvare il capoluogo, oggi dobbiamo<br />
continuare a batterci affinché Avellino riconquisti<br />
quella funzione di guida <strong>del</strong>la provincia che le<br />
è attribuita dalla storia oltre che dalla cartina geografica».<br />
E poi la guerra per le Province<br />
non è ancora conclusa.<br />
«Non sappiamo come<br />
si evolverà. Il parlamento<br />
potrebbe decidere<br />
la soppressione totale di<br />
questi enti che a noi potrebbe<br />
anche apparire soluzione<br />
giusta, oppure potrebbe<br />
portare avanti quel<br />
decreto <strong>del</strong>le spending review<br />
che penalizza solo alcune<br />
province tra cui Avellino.<br />
In questo secondo<br />
caso sarà necessario avviare<br />
nuovamente la mobilitazione».<br />
Quanto alle amministrative, il Comitato «rimarrà equidistante<br />
dai partiti per essere l’insegnante di sostegno<br />
di cui la politica avellinese oggi ha bisogno.<br />
L’abbiamo fatto quando il capoluogo ha rischiato di<br />
scomparire. Siamo pronti a farlo anche da qui in avanti».<br />
Pdl in un post su facebook. E,<br />
così mutuando le parole <strong>del</strong> sindaco,<br />
lancia il suo progetto per<br />
la città.<br />
Poi, giusto perché forse non appare<br />
ancora chiaro il messaggio,<br />
pubblica, sempre sulla sua pagina<br />
Fb un altro messaggio, accompagnato<br />
dal link alla intervista<br />
comparsa sul <strong>Corriere</strong> <strong>del</strong>l’Irpinia<br />
qualche giorno fa. «Facciamo<br />
chiarezza - scrive - Non è<br />
possibile svendere un patrimonio<br />
di battaglie per un pacchetto<br />
di voti. Tra l'altro credo che<br />
nessuno voglia farlo. Ps: parliamo<br />
di Avellino e dei suoi problemi,<br />
gli Avellinesi sono stanchi<br />
di queste esercitazioni di<br />
"geometria"!».<br />
Poche parole per lanciare un<br />
messaggio diretto, senza necessità<br />
di interpretazioni, al dirimpettaio<br />
De Conciliis, che aveva<br />
parlato il giorno prima di un<br />
confronto da «estendere anche<br />
con i 'montiani' di Scelta Civica».<br />
Di questo ieri si è discusso all’interno<br />
<strong>del</strong> coordinamento cittadino<br />
<strong>del</strong> Pdl al quale però non<br />
ha partecipato per motivi personali<br />
De Concilis. Al centro<br />
<strong>del</strong>la discussione la costruzione<br />
<strong>del</strong>le liste e i nodi <strong>del</strong>le alleanze<br />
e <strong>del</strong> candidato sindaco. Molto<br />
<strong>del</strong>icata a riguardo proprio<br />
quella con i montiani e con Galasso.<br />
«Trovo giusto l’apertura<br />
che il presidente Sibilia ha fatto<br />
a tutte le forze moderate - dice<br />
il coordinatore cittadino A<strong>del</strong>chi<br />
Silvestri a margine <strong>del</strong>l’incontro<br />
- ma la presenza di Galasso<br />
all’interno <strong>del</strong> partito di<br />
Monti sinceramente mi “intimorisce”.<br />
Credo che quel tipo di<br />
alleanza vada valutata molto attentamente».<br />
De Conciliis raggiunto telefonicamente<br />
conferma che la sua<br />
assenza non ha motivi politici<br />
anche se non nasconde un certo<br />
disagio per la riunione considerata<br />
sostanzialmente inutile.<br />
«Il partito - dice - ha già riunito<br />
i suoi organismi provinciali<br />
e in quell’occasione si è deciso<br />
unanimemente di affidare a<br />
Sibilia l’incarico di fare alleanze<br />
e accordo elettorali. E’ lui dunque<br />
l’unico competente».<br />
SCELTA CIVICA<br />
Monti, ieri il vertice<br />
cittadino con Galasso<br />
Dopo le discussione degli ultimi giorni ieri chiarimento<br />
all’interno <strong>del</strong>la compagine che ha sostenuto alle<br />
Politiche la candidatura <strong>del</strong> Premier uscente Monti. Al<br />
centro <strong>del</strong>la discussione la formazione <strong>del</strong>le liste, le alleanze<br />
e conseguentemente<br />
anche la<br />
scelta <strong>del</strong> candidato<br />
sindaco. Già, perché<br />
la rotta seguita dal<br />
gruppo dei montiani<br />
pare essere quella <strong>del</strong>la<br />
corsa in solitaria<br />
così come espressamente<br />
detto negli ultimi<br />
giorni dal parlamentare<br />
Angelo D’Agostino<br />
e dal coordinatore<br />
di Scelta Civica<br />
Giuseppe Ruberto.<br />
I rapporti tra galassiani<br />
e montiani appaiono<br />
ancora tesi<br />
perché è arrivato il<br />
momento anche di mettere sul piatto <strong>del</strong>la bilancia pesi<br />
e contro pesi. Nella formazione <strong>del</strong>la lista ma anche<br />
nella scelta <strong>del</strong> candidato sindaco pare che l’ex primo<br />
cittadino abbia chiesto, diciamo così, “diritto di parola”.<br />
Sulle alleanze si attende di capire l’evoluzione <strong>del</strong><br />
dibattito all’interno degli altri schieramenti e soprattutto<br />
nel centrosinistra. Nei prossimi giorni le decisioni.<br />
L’APPUNTAMENTO<br />
Destra destrutta,<br />
oggi l’incontro<br />
con Buttafuoco<br />
Oggi alle 17 al circolo <strong>del</strong>la<br />
stampa di Avellino lo scrittore<br />
avellinese Marco Ciriello intervista<br />
Pietrangelo Buttafuoco,<br />
autore <strong>del</strong> recente libro "Fuochi"<br />
ed. Vallecchi.<br />
Il titolo <strong>del</strong>la<br />
manifestazione<br />
è "La destradestrutta".<br />
Si cercherà<br />
di indagare<br />
su uno<br />
dei più incredibili casi di destrutturazione<br />
politica, quello<br />
appunto <strong>del</strong>la destra che, pur<br />
avendo governato questi ultimi<br />
anni, ha ottenuto il risultato di<br />
una scarsa rappresentatività alle<br />
scorse elezioni politiche.<br />
Quali le colpe? Quali i momenti<br />
storici significativi? Quali le<br />
prospettive?<br />
AL SUOR ORSOLA BENINCASA<br />
De Mita: grillismo<br />
simbolo <strong>del</strong> male<br />
<strong>del</strong>la politica<br />
“La Politica e le Istituzioni” sarà il<br />
tema di grande attualità <strong>del</strong>la terza<br />
edizione <strong>del</strong>la Scuola di Alti Studi<br />
Politici, il corso di alta formazione<br />
post laurea promosso dalla Scuola<br />
Europea di Studi Avanzati, uno dei<br />
Centri di Eccellenza <strong>del</strong>l’Università<br />
Suor Orsola Benincasa.<br />
«In un momento molto <strong>del</strong>icato per<br />
l’assetto istituzionale <strong>del</strong> Paese - ha<br />
spiegato Lucio d’Alessandro, Rettore<br />
<strong>del</strong>l’Università Suor Orsola Benincasa<br />
- abbiamo scelto di strutturare<br />
quest’anno un percorso formativo<br />
che rafforzasse la conoscenza<br />
<strong>del</strong>le istituzioni e dei loro meccanismi<br />
di funzionamento nei giovani<br />
laureati e soprattutto in quei giovani<br />
che, iscrivendosi al nostro corso<br />
perché animati da passione civile e<br />
politica, potrebbero rappresentare<br />
la futura classe dirigente <strong>del</strong> Paese».<br />
Ed è, infatti, proprio la necessità di<br />
analizzare e comprendere la grave<br />
crisi politico-istituzionale in atto nel<br />
Paese che anche secondo l’ex presidente<br />
<strong>del</strong> Consiglio Ciriaco De Mita,<br />
condirettore con Lucio d’Alessandro<br />
<strong>del</strong>la Scuola di Alti Studi Politici,<br />
ha orientato la scelta tematica<br />
di quest’anno.<br />
“Il grillismo è il simbolo <strong>del</strong>la malattia<br />
<strong>del</strong>la politica italiana, c’è un<br />
desiderio indistinto di abbattere le<br />
istituzioni perché non c’è fiducia<br />
nella capacità <strong>del</strong>le istituzioni di risolvere<br />
i problemi e di rappresentare<br />
le istanze <strong>del</strong> Paese reale”. Ha aperto<br />
così De Mita il suo intervento<br />
di presentazione <strong>del</strong>la terza edizione<br />
<strong>del</strong>la Scuola di Alti Studi Politici<br />
<strong>del</strong>l’Università Suor Orsola Benincasa<br />
di Napoli. E, stimolato successivamente<br />
dai giornalisti a margine<br />
<strong>del</strong>la presentazione, De Mita si è lanciato<br />
anche in qualche ipotesi per<br />
una <strong>del</strong>le scelte istituzionali più difficili<br />
che si dovrà affrontare nelle<br />
prossime settimane: l’elezione <strong>del</strong><br />
Presidente <strong>del</strong>la Repubblica.<br />
E lo ha fatto ricordando a tal proposito<br />
il metodo di unità nazionale<br />
che egli stesso introdusse nel 1985<br />
per l’elezione <strong>del</strong> Presidente Cossiga<br />
che risultato alla fine vincente.<br />
Un metodo che, se riproposto oggi,<br />
secondo De Mita, potrebbe portare<br />
all’individuazione di un solo nome<br />
possibile: quello di Giorgio Napolitano.