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Edizione del 05/04/2013 - Corriere

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CORRI R<br />

Venerdì 5 aprile <strong>2013</strong><br />

IL CASO «Il costo <strong>del</strong>l’opera è di 15 milioni di euro<br />

e centocinquanta nuovi posti di lavoro»<br />

La proposta di ampliamento<br />

<strong>del</strong> centro commerciale<br />

di via Nazionale<br />

sarà oggetto <strong>del</strong>la seduta<br />

di consiglio comunale<br />

prevista per oggi. Il progetto<br />

<strong>del</strong>la Immobiliare<br />

Centro, società controllata<br />

dalla IA Industrie Abate,<br />

di cui è presidente e<br />

socio unico Massimo Abate,<br />

è di realizzare una<br />

struttura speculare a<br />

quella esistente, - dunque<br />

di 9000 metri quadrati - e<br />

che comprenderà anche<br />

<strong>del</strong>le aree attrezzate e una<br />

destinata a viabilità urbana<br />

e parcheggi, per un<br />

totale complessivo di altri<br />

18.000 metri quadrati<br />

circa. A spiegare nei dettagli<br />

il progetto e i vantaggi<br />

che l’iniziativa comporterà<br />

dal punto di vista<br />

economico, sociale e culturale<br />

per la città d Mercogliano<br />

per le zone limitrofe,<br />

è lo stesso presidente<br />

Abate.<br />

E’ un progetto che avrà grande<br />

risonanza dal punto di vista<br />

socio-culturale e chiaramente<br />

sotto l’aspetto l’economico.<br />

In un periodo di profonda crisi<br />

come quello attuale non è<br />

facile trovare dei folli che siano<br />

disposti a investire 15 milioni<br />

di euro per rilanciare<br />

commercio e occupazione in<br />

Irpinia. E’ una scommessa che<br />

voglio vincere perché credo<br />

che sia non solo sia un buon<br />

investimento ma più in generale<br />

una azione per dare una<br />

spinta all’economia di tutta<br />

l’area.<br />

Partiamo dalle opportunità<br />

che potrebbero esserci<br />

per l’occupazione e<br />

per il commercio.<br />

Alcuni marchi presenti nel<br />

Centro di via Nazionale soffrono<br />

sempre di più gli effetti<br />

<strong>del</strong>la recessione che provoca<br />

un calo <strong>del</strong>le vendite e dei fatturati,<br />

e minacciano di chiudere.<br />

E’ successo già all’Ovisse<br />

che ha abbandonato il Centro<br />

lo scorso agosto ed è possibile<br />

che, se non ci<br />

saranno nuove ini-<br />

ziative per la ripresa,<br />

in tempi brevi<br />

molte altre attività<br />

potrebbero presto<br />

fare lo stesso. Attraversol’ampliamento<br />

<strong>del</strong> centro, noi<br />

vogliamo dare un<br />

impulso alle attività<br />

economiche presenti<br />

e portare nuovi marchi di<br />

grande prestigio e attrattività:<br />

per esempio ci potrebbe essere<br />

un Apple o Nike store.<br />

E saranno presenti molte altre<br />

categorie merceologiche e nuovi<br />

spazi moderni che attireranno<br />

una maggiore clientela.<br />

Trarrà beneficio tutta l’area.<br />

Insomma la struttura di via<br />

Nazionale acquisterà una maggiore<br />

centralità non solo per le<br />

nuove attività ma per quelle<br />

che sono presenti.<br />

E ci saranno dunque ricadute<br />

importanti anche sotto<br />

il profilo occupazionale<br />

che di questi tempi non<br />

è poco.<br />

Certo con l’ampliamento <strong>del</strong><br />

centro ci saranno circa centocinquanta<br />

nuovi posti di lavoro<br />

tra le varie persone che saranno<br />

impegnate nei nuovi negozi<br />

e nelle attività comple-<br />

mentari al loro funzionamento.<br />

Bisogna inoltre tenere presente<br />

che molte altre attività <strong>del</strong><br />

centro iniziano a vacillare e un<br />

centinaio sono le persone che<br />

rischiano il lavoro. A fronte di<br />

questa situazione non solo<br />

consolideremo i posti di lavoro<br />

esistenti ma ne offriremo di<br />

nuovi.<br />

Seguiranno effetti positivi<br />

per tutto l’indotto che<br />

gira intorno alla struttura<br />

di Via Nazionale.<br />

E’ chiaro, investendo su questo<br />

centro ci sarà un effetto positivo<br />

per tutte le attività presenti<br />

nella zona, quelle com-<br />

PRIMO PIANO 9<br />

merciali e i servizi.<br />

Come sarà realizzata nello<br />

specifico la nuova struttura<br />

e dove sorgerà?<br />

Sarà una struttura<br />

speculare a quella esistente,<br />

che è grande<br />

9000 metri quadrati.<br />

Quella nuova sarà<br />

<strong>del</strong>le stesse dimensioni,<br />

articolata su<br />

tre piani, ognuno di<br />

tremila metri quadrati<br />

circa. Sorgerà a<br />

ridosso <strong>del</strong> centro,<br />

nella parte posteriore. Un edificio<br />

moderno realizzato con<br />

tecniche innovative. E non ci<br />

sarà nessuna criticità per l’ambiente.<br />

Non si tratterà di costruire<br />

solo un edificio ma tutta<br />

una serie di aree attrezzate.<br />

Sì, ci sarà un parco fluviale, un<br />

parco a verde attrezzato, unparcheggio,<br />

una zona dedicata<br />

alla viabilità alternativa di<br />

collegamento tra via Torrione<br />

e via Nazionale così da migliorare<br />

anche la viabilità.<br />

Questi spazi, per una superficie<br />

di altri 18.000 metri quadrati,<br />

saranno a disposizione<br />

di tutti, costruiti a nostre spese<br />

saranno poi cedute al comune.<br />

Ora l’amministrazione <strong>del</strong><br />

primo cittadino Massimiliano<br />

Carullo dovrà dare<br />

il via all’iter per l’approvazione<br />

<strong>del</strong> progetto. A<br />

che punto siamo?<br />

La nostra richiesta è bloccata<br />

dallo sportello unico per una<br />

controversia che deve essere<br />

superata con la lungimiranza<br />

«L’amministrazione velocizzi l’iter di approvazione<br />

attraverso una conferenza di servizi»<br />

«Così si rilancia la città di Mercogliano»<br />

Il progetto <strong>del</strong>la Immobiliare Centro <strong>del</strong> presidente Abate per la realizzazione<br />

di una nuova struttura a ridosso <strong>del</strong> Centro commerciale di via Nazionale<br />

L’edificio sarà speculare a<br />

quello esistente, di 9000<br />

metri quadrati più le aree<br />

attrezzate<br />

di entrambe le parti, amministrazione<br />

e privati. E’ subentrato<br />

un Dpr che ha fermato<br />

l’iter. Noi vogliamo trovare una<br />

strada veloce per andare avanti.<br />

Sembra che si sia la volontà<br />

politica di farlo da parte di una<br />

amministrazione amica come<br />

quella <strong>del</strong> sindaco Massimiliano<br />

Carullo eppure nello<br />

stesso tempo non c’è stato un<br />

avanzamento sostanziale in<br />

questa direzione. E’ necessario<br />

allora ottimizzare il timing<br />

per lo sbroglio <strong>del</strong>le fasi che<br />

dovranno essere seguite nella<br />

procedura burocratica per poter<br />

partire. La nostra richiesta<br />

all’amministrazione è di avviare<br />

un percorso condiviso,<br />

concertato per dare una spallata<br />

all’iter. La soluzione migliore<br />

a mio avviso sarebbe<br />

quella di arrivare ad un accordo<br />

di programma per istituire<br />

una conferenza di servizi<br />

che possa valutare i vari aspetti<br />

<strong>del</strong> nostro progetto nel<br />

più breve tempo possibile.

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