La Fotografia digitale volume 1 - ettore bianciardi
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9 – Il colore<br />
<strong>La</strong> nuova definizione della luce è questa: la luce è un’onda<br />
elettromagnetica con lunghezza d’onda da 400 a 700 nanometri,<br />
ogni lunghezza d’onda corrisponde ad un colore diverso.<br />
Ovviamente tutto ciò necessita di qualche spiegazione.<br />
Innanzitutto che cosa è un’onda? Due tipi di onde sono molto<br />
comuni: le onde del mare e le onde sonore. Le onde<br />
elettromagnetiche sono della stessa natura.<br />
Guardiamo un’onda marina: in essa non c’è, come si potrebbe<br />
pensare, un trasporto orizzontale di acqua (salvo le onde sulla<br />
battigia), l’acqua ha solo un movimento verticale, si alza e si<br />
abbassa, come testimoniano i gabbiani, che dormono sull’acqua e<br />
si cullano con il dolce su è giù di essa, ma non rischiano di<br />
svegliarsi in un luogo diverso da quello in cui si erano<br />
addormentati.<br />
Tuttavia il movimento dell’onda, il suo andare su e giù si<br />
trasmette orizzontalmente, ovvero succede un fenomeno simile a<br />
quello degli spettatori che in uno stadio che fanno la cosiddetta<br />
‟ola”: essi si alzano e si siedono in sequenza, in modo che, visto<br />
dall’esterno, lo stadio sembra percorso da un’onda, e lo è, ma ogni<br />
spettatore rimane al proprio posto. Però l’informazione viaggia e fa<br />
il giro dello stadio o il giro dei sette mari: un naufrago in un’isola<br />
deserta potrebbe vedere l’onda sull’acqua a lui vicina e dedurne<br />
che qualcuno molto lontano ha generato quell’onda per lui.<br />
Lo stesso avviene per le onde sonore, se io urlo, l’aria vicina<br />
alla mia bocca si muove e preme sull’aria intorno, mettendola a<br />
sua volta in agitazione e così via fino all’aria intorno alle orecchie di<br />
una persona, magari lontana, provocando il movimento degli<br />
organi interni delle sue orecchie, i quali a loro volta stimolano i<br />
centri nervosi del suo cervello, così che alla fine questa persona<br />
può dire di aver ascoltato le mie parole. L’informazione ha dunque<br />
viaggiato, ma l’aria è rimasta ferma: parlando, non ho provocato<br />
nessun vento.<br />
Una cosa molto simile avviene con le onde elettromagnetiche,<br />
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