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Frammentazione del territorio da infrastrutture lineari. Indirizzi e - Ispra

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intersecano particolari ambienti sensibili gli effetti si possono osservare anche a distanze elevate.<br />

Anche l’illuminazione artificiale altera il comportamento di diverse specie (insetti, pipistrelli, uccelli,<br />

ecc.). L’ampiezza <strong>del</strong>la zona coinvolta è funzione <strong>del</strong> volume di traffico e <strong>del</strong>le caratteristiche <strong>del</strong><br />

<strong>territorio</strong>: terrapieni e fasce alberate possono attutire questa eterogenea tipologia di disturbi. In media,<br />

la fascia interessata <strong>da</strong>ll’impatto <strong>del</strong>la stra<strong>da</strong> si estende per circa 200 metri su ogni lato. Questo<br />

corrisponde a oltre 10 volte la superficie realmente occupata <strong>da</strong>lla infrastruttura.<br />

Alterazione <strong>del</strong> microclima<br />

Le <strong>infrastrutture</strong> <strong>lineari</strong> e il loro esercizio determinano condizioni locali fortemente differenziate<br />

rispetto all’ambiente circostante. Ad esempio, nel caso <strong>del</strong>le <strong>infrastrutture</strong> viarie, l’asfalto che si<br />

riscal<strong>da</strong> rapi<strong>da</strong>mente realizza un microclima nettamente diverso <strong>da</strong>lle zone adiacenti: una stra<strong>da</strong><br />

manifesta temperature, evaporazione e insolazione elevata. Anche la velocità <strong>del</strong> vento aumenta grazie<br />

all’effetto corridoio. All’imbocco <strong>del</strong>le gallerie si verificano variazioni microclimatiche provocate<br />

<strong>da</strong>ll’effetto camino, con l’aggiunta <strong>del</strong>l’inquinamento atmosferico.<br />

Mortalità stra<strong>da</strong>le per investimento<br />

I veicoli travolgono e uccidono ogni anno un gran numero di animali di ogni specie, <strong>da</strong>lle più comuni<br />

alle più rare. Gli studi sulla mortalità stra<strong>da</strong>le di fauna selvatica (“road mortality”) condotti in tutti i<br />

continenti hanno prodotto risultati allarmanti, mostrando perdite elevate per molte specie. In Europa<br />

vengono stimati <strong>da</strong>i 10 ai 100 milioni tra uccelli e mammiferi travolti ogni anno sulle strade. Secondo<br />

una nuova procedura di calcolo elaborata in Svezia, per ogni 10.000 km percorsi <strong>da</strong> un veicolo si<br />

produrrebbe l’abbattimento di un uccello. Per un anfibio la probabilità di restare ucciso su una stra<strong>da</strong><br />

con un flusso di 500 veicoli/ora è <strong>del</strong> 18% e per un micromammifero <strong>del</strong> 10%. La mortalità stra<strong>da</strong>le<br />

incide sull’1-4% <strong>del</strong>le popolazioni di specie comuni, ma può arrivare al 40% nelle specie più sensibili.<br />

Ad esempio, alcuni ricercatori hanno evidenziato come lungo il litorale laziale le autostrade e strade<br />

statali a medio-alto volume di traffico possono determinare elevate mortalità <strong>da</strong> impatto di<br />

Barbagianni, Civetta e Allocco. In ciascuna provincia italiana si stimano oltre 15.000 animali travolti<br />

ogni anno, e la tendenza generale va verso l’aumento, alla luce <strong>del</strong>l’espansione <strong>del</strong>la rete stra<strong>da</strong>le e<br />

<strong>del</strong>l’incremento dei volumi di traffico.<br />

Nonostante i molti studi condotti (anche in Italia), occorre considerare che una valutazione<br />

complessiva precisa è difficile: molti incidenti non vengono registrati e una parte degli animali feriti<br />

finisce negli ambienti circostanti oppure vengono pre<strong>da</strong>ti. In ogni caso, questo fattore potrebbe essere<br />

il più importante tra le cause di mortalità per la fauna provocate <strong>da</strong>lle attività antropiche.<br />

Come accennato precedentemente altri incidenti, spesso mortali per gli uccelli, sono provocati <strong>da</strong> urti<br />

accidentali contro cavi tesi, fili elettrici, superfici trasparenti, quali i pannelli fonoassorbenti in vetro o<br />

plexiglass. Inoltre le specie terrestri di piccole dimensioni (micromammiferi, anfibi, invertebrati)<br />

restano intrappolate e soccombono entro pozzetti, canalizzazioni, tubature, canali con sponde ripide.<br />

Le specie numericamente più colpite <strong>da</strong>lla mortalità stra<strong>da</strong>le sono: il riccio, il rospo e i rapaci notturni<br />

(barbagianni e civetta).<br />

Impatti sulle attività umane<br />

Gli incidenti con animali selvatici rappresentano anche un importante aspetto di sicurezza stra<strong>da</strong>le:<br />

un’in<strong>da</strong>gine svizzera mostra che questa categoria rappresenta il 2% di tutti gli incidenti stra<strong>da</strong>li. Tra<br />

essi, nel 2-5% dei casi si verifica il ferimento di uno o più occupanti <strong>del</strong> veicolo, e nello 0,03-0,5%<br />

addirittura la morte di un passeggero. Danni gravi ai veicoli riguar<strong>da</strong>no fino al 45% dei casi. In Europa<br />

si verificano ogni anno 507.000 incidenti soltanto considerando gli ungulati, che provocano 300 morti,<br />

30.000 feriti e 1 miliardo di euro di materiale <strong>da</strong>nneggiato.<br />

Esiste una serie di valutazioni al riguardo effettuate in diversi Paesi europei, tra cui un costo sociale<br />

annuo di 42.375 milioni di euro per la Svizzera, di 200 milioni di euro in Germania e un totale di<br />

862.179 euro all’anno di materiale <strong>da</strong>nneggiato per la Spagna.<br />

La casistica italiana può essere rilevata <strong>da</strong>i <strong>da</strong>ti ISTAT: nel periodo 1995-2000 sono stati denunciati<br />

2083 incidenti stra<strong>da</strong>li con animali, di cui 76 hanno provocato vittime. Per ciascun incidente con un<br />

animale di taglia medio-grande si stima un costo medio al veicolo di 370-2.200 euro.<br />

Le conseguenze spiacevoli di queste collisioni non riguar<strong>da</strong>no pertanto solo la tutela <strong>del</strong>la biodiversità,<br />

ma anche gli interessi <strong>del</strong>la società umana. I <strong>da</strong>nni sono consistenti quando la specie coinvolta ha una<br />

dimensione medio-grande (pari almeno alla taglia di un grosso cane) e quando la velocità <strong>del</strong> veicolo è<br />

elevata, ma si sono perfino registrati incidenti a causa di una manovra errata nel tentativo di schivare<br />

un animale, oppure motociclisti che sono scivolati sul manto stra<strong>da</strong>le reso viscido <strong>da</strong>gli anfibi<br />

schiacciati sull’asfalto.<br />

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