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Frammentazione del territorio da infrastrutture lineari. Indirizzi e - Ispra

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3. NUOVE INFRASTRUTTURE: LA COSTRUZIONE DI SCENARI<br />

PER LA LOCALIZZAZIONE OTTIMALE<br />

3.1 Criteri generali per la progettazione sostenibile di <strong>infrastrutture</strong> <strong>lineari</strong><br />

Quelli di seguito esposti sono criteri <strong>da</strong> applicare alla progettazione <strong>del</strong>le <strong>infrastrutture</strong> <strong>lineari</strong> allo<br />

scopo di conservare la biodiversità, l’ambiente naturale e culturale, il paesaggio, e le opportunità di<br />

ricreazione all’aperto.<br />

1. Il progettista ha la principale responsabilità di considerare le tematiche ambientali. La<br />

preoccupazione per gli assetti naturali deve essere valutata sullo stesso piano degli aspetti tecnici e<br />

finanziari.<br />

2. La progettazione si deve basare su di una buona conoscenza <strong>del</strong>la natura e degli ecosistemi. Gli<br />

inventari <strong>del</strong>le aree protette non sono sufficienti, ed è compito degli esperti valutare scientificamente<br />

le conseguenze <strong>del</strong>le diverse alternative. La cooperazione con gli specialisti fin <strong>da</strong>ll’inizio <strong>del</strong> processo<br />

è un prerequisito per un buon risultato ambientale.<br />

3. Occorre un’analisi ed una valutazione <strong>del</strong>l’intera area interessata <strong>da</strong>ll’infrastruttura, in quanto i<br />

lavori condizionano l’ambiente naturale e culturale, il paesaggio e le opportunità ricreative su di<br />

un’area molto più vasta rispetto a quella interessata <strong>da</strong>l progetto. E’ quindi necessario valutare le<br />

conseguenze per tratti sufficientemente lunghi e su aree più ampie di quelle soggette direttamente ai<br />

lavori <strong>del</strong>l’infrastruttura.<br />

4. E’ necessario evitare di disturbare e passare attraverso ambienti significativi. La divisione e la<br />

frammentazione portano alla perdita di funzioni per l’ambiente naturale e culturale. Le aree rimanenti<br />

devono mantenere una forma ed una superficie che le rendono ancora ecologicamente funzionali.<br />

5. Occorre proteggere le rotte di migrazione degli animali, così come le opportunità per i pesci di<br />

nuotare liberamente e le connessioni nelle aree di aperta campagna. Le connessioni ecologiche che si<br />

sono evolute su di un lungo periodo di tempo e che sono perfettamente a<strong>da</strong>ttate alle condizioni ed al<br />

paesaggio locale non possono essere ripristinate pienamente se <strong>da</strong>nneggiate.<br />

6. Il tracciato <strong>del</strong>l’infrastruttura lineare si deve a<strong>da</strong>ttare all’ambiente naturale e culturale, al paesaggio<br />

ed alle opportunità ricreative all’aperto. Scegliere tracciato, stan<strong>da</strong>rd, materiali e dettagli che<br />

salvaguar<strong>da</strong>no gli assetti <strong>del</strong>l’ambiente circostante.<br />

7. Usare misure di mitigazione se gli impatti indesiderati sono inevitabili.<br />

I piani che non prendono in considerazione le esigenze ambientali devono essere rivisti.<br />

Infrastrutture <strong>lineari</strong> in zone estese e non interrotte di paesaggio<br />

L’ambiente che non è stato ancora frammentato <strong>da</strong> costruzioni man-made quali strade, ferrovie e<br />

impianti idroelettrici viene classificata come “non disturbato” <strong>da</strong>llo sviluppo tecnologico. Queste zone<br />

mantengono tratti estesi dove piante e animali vivono con le loro relazioni ecologiche e senza un<br />

grande influsso <strong>da</strong> parte <strong>del</strong>l’uomo.<br />

Per salvaguar<strong>da</strong>rle è necessario prendere in particolare considerazione:<br />

- Ampiezza. Le aree vaste e non disturbate possono contenere ecomosaici che interagiscono tra loro<br />

formando un’entità. Questo, insieme alle connessioni vitali tra gli ecosistemi, vengono distrutti se le<br />

aree risultano divise. Le specie che necessitano di territori vasti e non interrotti vi sopravvivono in<br />

numero sufficiente a supportare la variazione genetica, necessaria per essere in grado di a<strong>da</strong>ttarsi in<br />

una certa misura alle variazioni ambientali. Molti degli animali che vivono in questi ambienti hanno<br />

pure la necessità di spostarsi su lunghe distanze per trovare le migliori situazioni per l’alimentazione<br />

nelle diverse stagioni <strong>del</strong>l’anno. Se queste aree vengono ridotte di superficie o frammentate, gli<br />

animali sono costretti in piccoli territori, aumentando la pressione <strong>del</strong> pascolo.<br />

- Presenza all’interno di core areas ed altre zone importanti, quali aree protette, habitat rari, aree<br />

importanti per animali e piante, paesaggio, monumenti storici e ambienti culturali. In particolare la<br />

protezione <strong>del</strong>le core areas crea l’opportunità per le specie “specialiste” che richiedono habitat non<br />

disturbati e scarsamente frequentati <strong>da</strong>lle persone.<br />

- Necessità di evitare l’impianto di attività e strutture lungo il tracciato lineare. L’incremento <strong>del</strong><br />

traffico, e le costruzioni e le attività supplementari come stazioni di servizio, piazzole di sosta, piazzali<br />

di servizio, uffici turistici, motel, ecc. seguono spesso ad esempio la realizzazione di un nuovo<br />

tracciato stra<strong>da</strong>le. Queste strutture, che portano disturbo ad aree precedentemente meno disturbate,<br />

possono avere impatti importanti alla pari <strong>del</strong> traffico stra<strong>da</strong>le. Queste problematiche possono essere<br />

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