Frammentazione del territorio da infrastrutture lineari. Indirizzi e - Ispra
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Viadotti. Le mo<strong>da</strong>lità di progettazione e di realizzazione di un viadotto saranno determinanti ai fini<br />
<strong>del</strong>la riduzione degli impatti sulla frammentazione ecologica. Compatibilmente con altre esigenze, la<br />
luce tra i piloni dovrà essere la maggiore possibile. Qualora si preve<strong>da</strong> anche l’attraversamento <strong>da</strong><br />
parte <strong>del</strong>la viabilità locale, una parte significativa <strong>del</strong>la sezione dovrà essere mantenuta o ricostruita ad<br />
habitat naturale. Un punto di specifica attenzione progettuale per i viadotti (ma soprattutto per i ponti)<br />
sarà costituito <strong>da</strong>lla spalle di appoggio. A secon<strong>da</strong> <strong>del</strong>le situazioni, nei punti di appoggio sulle spalle<br />
laterali si potranno prevedere recinzioni, fasce arbustive, microhabitat particolari, e in generale opere<br />
che consentano un ampliamento <strong>del</strong>le fasce naturali o naturaliformi.<br />
Figura 3.3 - Viadotto <strong>del</strong>l’Autostra<strong>da</strong> <strong>del</strong> Sole A1 in località Calenzano (FI) (M. Bacci). <strong>da</strong> Rapporto ISPRA<br />
87/2008<br />
Sottopassi faunistici. Per quanto possibile, la definizione tecnica di passaggi faunistici richiede a<br />
monte anche l’individuazione <strong>del</strong>le specie–gui<strong>da</strong>, ciascuna <strong>del</strong>le quali può porre esigenze tecniche<br />
specifiche.<br />
In questi casi è comunque di estrema importanza poter prevedere, accanto all’infrastruttura di<br />
attraversamento, fasce laterali che possano consentire il passaggio alla fauna. Si possono realizzare<br />
sottopassi specificamente progettati per la fauna. Nel caso di <strong>infrastrutture</strong> di larghezza moderata, per<br />
la fauna minore terrestre potranno funzionare anche tubi di cemento di opportuna ampiezza. Se<br />
l’obiettivo è il passaggio di grande fauna (es. ungulati), i sottopassi dovranno essere specificamente<br />
progettati per quanto riguar<strong>da</strong> larghezza e altezza. I sottopassi faunistici dovranno spesso, per essere<br />
efficaci, essere accompagnati <strong>da</strong> deflettori posti agli imbocchi in grado di indirizzare opportunamente<br />
gli animali. L’intervento ideale comprenderà una serie di elementi (sottopasso, deflettori, fasce<br />
arbustive di mascheramento e piccole macchie di appoggio), che nel loro insieme massimizzeranno<br />
l’efficacia dei passaggi faunistici.<br />
Un obiettivo particolare di permeabilità ecologica è quello di garantire a determinati anfibi (alcune<br />
specie di rospi) le possibilità riproduttive. Bisogna così prevedere specifici passaggi in corrispondenza<br />
dei percorsi preferenziali tradizionalmente seguiti.<br />
Figura 3.4 - Tunnel di drenaggio <strong>del</strong>le acque che può svolgere anche<br />
funzione di attraversamento faunistico. M. Dinetti <strong>da</strong> Rapporto ISPRA<br />
87/2008<br />
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