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acta ordinis fratrum minorum - OFM

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1. Trattamento dei membri non attivi<br />

I termini della questione<br />

Con la Regola rinnovata di Paolo VI e le<br />

Costituzioni Generali, non esistono più<br />

francescani secolari “isolati”: tutti appartengono<br />

ad una Fraternità locale o personale<br />

e sono ammessi dal loro Consiglio. Inoltre,<br />

la partecipazione alla vita della Fraternità<br />

fa parte della Forma di Vita professata.<br />

Anche prima del Concilio c’era l’esigenza<br />

della partecipazione alla “adunanza<br />

mensile”, con un certo rigorismo legalistico.<br />

Nel ponderoso “Manuale Storico-Giuridico-Pratico<br />

del TOF” di P. Antonino da<br />

Sant’Elia (del 1947) si legge: “Il terziario<br />

che è trascurato nella frequenza dell’adunanza<br />

sia avvisato, punito con qualche salutare<br />

penitenza e, se continua nella negligenza,<br />

può esser radiato dall’albo del sodalizio”.<br />

L’art. 153 delle Costituzioni del 1957<br />

prescrive: “I Terziari che, tre volte ammoniti,<br />

abbiano ricusato di osservare per un<br />

triennio le obbligazioni proprie del<br />

Terz’Ordine, tenute presenti le circostanze<br />

dei luoghi e dei tempi, siano dal Commissario<br />

Provinciale dimessi dall’Ordine”.<br />

Con la crisi d’identità, che colpì talune<br />

Fraternità dopo il Concilio, subentrò una<br />

certa tolleranza nei riguardi dell’assenteismo<br />

e della mancata partecipazione alla vita<br />

fraterna. Un buon numero di fratelli e sorelle<br />

se ne allontanarono, senza che il loro<br />

comportamento fosse in alcun modo formalizzato,<br />

né da parte degli stessi interessati né<br />

da parte del Consiglio. Tale situazione continuò<br />

ad essere tollerata per anni, e lo è<br />

tutt’ora, anche per mancanza di un chiaro<br />

orientamento in materia.<br />

L’avvio di un sistema di contribuzione<br />

economica commisurato al numero dei<br />

membri di ciascuna Fraternità portò allo<br />

scoperto il problema dei membri assenti e,<br />

ciò nonostante, conteggiati nelle rilevazioni<br />

EX OFFICIO OFS<br />

statistiche. Alcune Fraternità introdussero<br />

la distinzione fra “membri attivi” e “membri<br />

non attivi”; altre si spinsero al punto di<br />

“depennare” indiscriminatamente i membri<br />

che non si facevano più vedere da tempo.<br />

Le Costituzioni Generali del 2000 hanno<br />

portato chiarezza sul modo di procedere nei<br />

casi di fratelli e sorelle assenti. Tale modo di<br />

procedere forma oggetto del presente documento.<br />

Distinzioni<br />

I Consigli locali non possono trattare tutti<br />

i fratelli e le sorelle assenti con gli stessi<br />

criteri, poiché vi sono diversi tipi d’impedimenti:<br />

• Gli anziani e gli infermi. Questi devono<br />

essere oggetto di un trattamento speciale<br />

e di un particolare servizio da parte della<br />

Fraternità. Gli anziani hanno già fatto un<br />

lungo cammino. Se non possono accedere<br />

alla Fraternità, sono i membri attivi<br />

che devono andare da loro e sostenerli<br />

con ogni mezzo, sia spirituale che materiale.<br />

Quanto al contributo finanziario,<br />

essi continueranno a darlo, se possono,<br />

con la massima comprensione e tolleranza<br />

da parte del Consiglio della Fraternità.<br />

• I membri sporadicamente impediti. Sono<br />

quelli che, per qualsivoglia motivo,<br />

sono legittimamente impediti a partecipare<br />

agli incontri, ma non in modo permanente.<br />

Essi devono aver cura di giustificare<br />

la propria assenza, possibilmente<br />

dandone preventiva comunicazione.<br />

• I membri impediti in modo permanente.<br />

Possono esserci fratelli e sorelle che non<br />

hanno modo di frequentare la Fraternità<br />

a tempo indeterminato, per motivi di lavoro<br />

o di studio, per impegni familiari,<br />

per trasferimento di domicilio in una località<br />

dove non esista una Fraternità dell’OFS.<br />

Non per questo cessano di essere<br />

francescani secolari. Essi devono tratta-

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