acta ordinis fratrum minorum - OFM
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SdP 42; VFC 59a). La missione per noi Frati<br />
minori prima di essere qualcosa che facciamo,<br />
è la ragione per la quale siamo.<br />
In questa logica allora le vostre Entità<br />
sono chiamate a fare le scelte pastorali e a<br />
verificare le opere di evangelizzazione sia<br />
che esprimano servizi più tradizionali sia<br />
che si cerchino nuove forme. Le stesse Priorità<br />
poi riprendono alcune proposte che tentano<br />
di concretizzare questa specifica modalità<br />
di vivere l’annuncio del vangelo. Ne<br />
richiamo alcune per poter verificare insieme<br />
questa dimensione importante della nostra<br />
forme vitae:<br />
• Ogni Provincia e Fraternità elabori il<br />
proprio Progetto di Evangelizzazione<br />
che serva da guida per tutte le attività di<br />
evangelizzazione e per dare impulso a<br />
nuove forme e a nuovi modi di evangelizzazione,<br />
in comunione con la Chiesa e<br />
in sintonia con la nostra forma vitae, particolarmente<br />
con la nostra vita di Fraternità.<br />
• Tutte le Entità si impegnino con maggiore<br />
slancio nei progetti missionari dell’Ordine,<br />
come quelli della Terra Santa,<br />
del Marocco, della Comunità degli Stati<br />
indipendenti, della Tailandia...<br />
• I Ministri esaminino diligentemente la<br />
vocazione missionaria dei Frati e non la<br />
ostacolino per ragioni di utilità.<br />
• Tutte le Entità considerino lo studio come<br />
un’esigenza fondamentale dell’evangelizzazione.<br />
• I Frati facciano periodicamente la revisione<br />
del lavoro pastorale che stanno<br />
compiendo per discernere se risponde allo<br />
spirito delle beatitudini e promuove la<br />
venuta del regno di Dio nel mondo (cf.<br />
SdP 41).<br />
• Tra le varie forme di evangelizzazione, i<br />
Frati tengano in debita considerazione le<br />
missioni popolari, rinnovando la metodologia<br />
secondo le esigenze attuali.<br />
Sempre le stesse Priorità invitano poi i<br />
frati, in tutte le attività di evangelizzazione,<br />
a cercare e promuovere la collaborazione<br />
dei laici, curandone adeguatamente la formazione.<br />
In questo contesto vorrei ribadire<br />
quanto già espresso più volte circa il problema<br />
dell’unità dell’OFS italiano e ricon-<br />
EX ACTIS MINISTRI GENERALIS<br />
293<br />
fermato nell’ultima mia lettera a tutti voi.<br />
La mia intenzione, già espressa sia nella<br />
Conferenza dei Ministri generali che alla<br />
stessa Congregazione come in alcune lettere<br />
a singoli Ministri provinciali che mi hanno<br />
chiesto un pronunciamento, è quella di<br />
continuare a favorire, per quanto di competenza<br />
dell’<strong>OFM</strong>, il cammino verso l’unità<br />
organica e strutturale dell’unico OFS così<br />
come viene riconosciuto nella Regola e nelle<br />
Costituzioni Generali, nella linea del mio<br />
predecessore. Alla Conferenza chiedo di<br />
procedere con chiarezza nella linea delle<br />
decisioni che la stessa ha ribadito anche nell’ultima<br />
assemblea.<br />
La storia delle vostre Province è ricca di<br />
tante e lodevoli iniziative che hanno segnato<br />
ed animato la vita culturale delle regioni<br />
nelle quali siete presenti e delle vostre nazioni.<br />
Non è pensabile un maggior coordinamento<br />
in questo settore, proponendo con<br />
più forza e in forme nuove, la visione francescana<br />
della vita? Si potrebbe riprendere la<br />
proposta di costituire un gruppo di approfondimento<br />
culturale (un seminario permanente)<br />
che nel confronto con le più diverse<br />
istituzioni accademiche e culturali<br />
(PAA compreso), elabori indicazioni e suggerimenti.<br />
Il francescanesimo italiano ed albanese<br />
- come lo è stato nel passato anche<br />
attraverso figure eminenti per santità e dottrina<br />
– può diventare, per il nostro tempo,<br />
una proposta culturale seria e offrire alla società<br />
indicazioni stimolanti per un dibattito<br />
e un confronto aperto e fruttuoso. Circa gli<br />
studi poi, come indicato anche dal vostro<br />
progetto, è opportuno creare un maggior<br />
coordinamento tra le Province, sollecitando<br />
la seria preparazione dei professori e favorendo<br />
la conoscenza e la collaborazione tra<br />
i diversi Istituti Teologici e la qualificazione<br />
francescana dei piani di studio.<br />
5. La formazione<br />
Siamo ormai tutti convinti del ruolo fondamentale<br />
della formazione permanente:<br />
come strumento indispensabile di crescita,<br />
come mezzo fondamentale per il cambiamento<br />
di mentalità, come cammino di conversione<br />
continua. Senza una seria e adeguata<br />
formazione permanente non esiste