acta ordinis fratrum minorum - OFM
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292 AN. CXXIII – SEPTEMBRIS-DECEMBRIS 2004 – FASC. III<br />
ve, difficoltà nella gestione amministrativa<br />
o economica. La Conferenza continui, nel<br />
prossimo triennio, a sostenere la collaborazione<br />
interprovinciale…” (14). I1 testo poi<br />
indica le diverse modalità per vivere la collaborazione.<br />
Tra queste sono ricordate le tre<br />
aree geografiche COMPI: Province del Nord,<br />
Centro e Sud (9) e la collaborazione tra Province<br />
vicine (9 e 31).<br />
Per la collaborazione nelle aree geografiche<br />
si suggeriscono i momenti di condivisione<br />
e di formazione permanente per i Definitori,<br />
per i Guardiani, i Formatori, ed iniziative<br />
di formazione per le diverse fasce di<br />
età dei frati insieme allo studio di linee comuni<br />
di azione a livello pastorale e fraterno<br />
(9 e 30). Circa la collaborazione tra Province<br />
vicine, oltre all’invito alla collaborazione<br />
in settori specifici anche in vista di future<br />
convenzioni (14), si indica lo scambio di<br />
servizi di animazione da parte di frati di diverse<br />
Entità (9) e un maggior collegamento<br />
per quanto riguarda gli studi, il servizio di<br />
professori ed esperti e una maggiore conoscenza<br />
dei diversi Istituti Teologici e Centri<br />
di studi in genere (31).<br />
L’importante realtà della fondazione<br />
missionaria in Congo Brazzaville, Notre<br />
Dame d’Afrique, e la composizione ormai<br />
internazionale della vostra conferenza (con<br />
la presenza della provincia albanese) sono<br />
altre realtà che certamente hanno favorito e<br />
possono far crescere la collaborazione e la<br />
comunione.<br />
Vi chiedo di verificare come si stanno<br />
realizzando queste indicazioni; quali sono<br />
gli aspetti positivi e le difficoltà che incontrate<br />
in questo cammino.<br />
3. Ridimensionamento e qualificazione<br />
delle presenze<br />
Una delle grosse sfide che le vostre Entità<br />
stanno vivendo è quella certamente del<br />
ridimensionamento e della qualificazione<br />
delle presenze; presenze che spesso, sul vostro<br />
territorio italiano e albanese sono legate<br />
alla storia del nostro Ordine. Tutto ciò,<br />
porta con sé profondi cambiamenti a livello<br />
personale, a livello fraterno e a livello istituzionale.<br />
Tuttavia il ridimensionamento<br />
non va pensato solo come chiusura di case o<br />
di presenze, ma soprattutto come individuazione<br />
di criteri fondamentali per una fedeltà<br />
dinamica al nostro carisma, nella fedeltà all’uomo<br />
di oggi per dare più visibilità e significatività<br />
alla nostra forma vitae. In questa<br />
logica è importante verificare la distribuzione<br />
delle presenze e delle diverse<br />
attività apostoliche e ripensarle alla luce del<br />
nostro essere Fraternità in missione. In<br />
questo la Conferenza potrebbe davvero<br />
svolgere un ruolo importante di serio confronto<br />
per individuare linee operative comuni<br />
ripensando alla distribuzione delle<br />
presenze sul territorio, non solo nell’ambito<br />
ristretto della Provincia, ma in quello più<br />
ampio della regione, della zona, della nazione.<br />
In questo contesto vorrei richiamare la<br />
vostra attenzione su un fenomeno che si deve<br />
affrontare con molta serenità ma anche<br />
con molta lucidità: l’unificazione delle Province.<br />
La Provincia è una struttura che esiste<br />
nel nostro Ordine fin dai primi tempi.<br />
È una struttura importante, ma non è fine<br />
a se stessa. La Provincia sta al servizio del<br />
carisma. Ed è per questo che a volte deve<br />
morire la Entità per salvare la vitalità del<br />
carisma. Quando una Entità non può vivere<br />
con “normalità” le esigenze del nostro carisma<br />
(vita di fraternità con tutte le sue esigenze,<br />
la formazione iniziale e permanente,<br />
le esigenze dell’evangelizzazione...), non<br />
possiamo mettere a rischio la nostra “forma<br />
vitae” e a prendere decisioni di tipo strutturale<br />
adeguate avviando una verifica seria.<br />
4. L’evangelizzazione<br />
Il sussidio delle priorità 2003-2009, riprendendo<br />
le indicazioni del documento finale<br />
del Capitolo generale, che ha parlato<br />
della gioia dell’evangelizzazione, ci ricorda:<br />
Annunciare il Vangelo, portare a tutti la<br />
pace che Dio ci ha donato per mezzo di Cristo<br />
(cfr. Eb 10,36), annunciare Cristo, che è<br />
la nostra pace (cfr. Ef 2,14), questa è la vocazione<br />
della Chiesa, questa è la sua missione<br />
(cfr. SdP 37). Annunciare e realizzare<br />
la buona notizia del regno di Dio è la vocazione<br />
dei Frati minori, è la loro missione.<br />
L’Ordine dei Frati minori esiste per la missione,<br />
è una Fraternità-in-missione (cf.