acta ordinis fratrum minorum - OFM
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E POSTULATIONE GENERALI<br />
1. Beatificazione di Pina Suriano<br />
1. Note di cronaca<br />
«Una luminosa giornata di storia». Così<br />
è stata definita la domenica 5 settembre<br />
2004, che ha visto radunati a Loreto, nella<br />
splendida Piana di Montorso, oltre trecentomila<br />
fedeli di ogni generazione, a far festa<br />
intorno a Giovanni Paolo II che concludeva<br />
lo straordinario Convegno dell’Azione<br />
Cattolica e beatificava tre Servi di Dio<br />
già militanti nella gloriosa Associazione laicale,<br />
nata a Viterbo nel 1867.<br />
Con il catalano Pietro Tarrés i Claret,<br />
medico e sacerdote, e con il giovane Alberto<br />
Marvelli, figlio della Chiesa di Rimini,<br />
saliva agli onori degli altari la siciliana Pina<br />
Suriano, dirigente parrocchiale di Azione<br />
Cattolica nella sua Partinico (Palermo) e<br />
generosa testimone dell’amore del Cristo<br />
per la santificazione e la perseveranza dei<br />
sacerdoti, la cui Causa è stata seguita dalla<br />
nostra Postulazione generale.<br />
Con il Santo Padre concelebravano otto<br />
Cardinali, oltre duecento tra Arcivescovi e<br />
Vescovi e circa mille sacerdoti.<br />
La richiesta ufficiale di procedere al rito<br />
della beatificazione fu rivolta al Papa dall’Arcivescovo<br />
di Barcellona, che era affiancato<br />
dal Vescovo di Rimini e dall’Arcivescovo<br />
di Monreale, Mons. Cataldo Naro, la<br />
diocesi di origine della Suriano, che era venuto<br />
a Loreto accompagnato da oltre mille<br />
pellegrini siciliani.<br />
Un imponente, entusiasmante applauso<br />
ha salutato la voce del Papa che pronunziava<br />
la solenne formula di beatificazione e il<br />
tradizionale scoprimento delle immagini<br />
dei novelli Beati.<br />
Nell’omelia Giovanni Paolo II, additando<br />
ai presenti la coraggiosa testimonianza<br />
di vita dei tre novelli Beati, ha detto con vigore<br />
che «il dono più grande» che i cristiani<br />
possono offrire al mondo e alla Chiesa è<br />
la santità.<br />
La celebrazione è poi proseguita con la<br />
partecipazione intensa e gioiosa di tutti i<br />
presenti, mentre il Papa non si stancava di<br />
indicare all’Azione Cattolica un nuovo<br />
cammino, affidandole tre «esigenti consegne»:<br />
contemplazione, comunione e missione,<br />
per una nuova storia, tutta da scrivere.<br />
La festa in onore della Beata Pina Suriano<br />
continuava l’indomani nella basilica romana<br />
di Santo Spirito in Sassia e, nei giorni<br />
8 e 10 settembre, a Monreale e a Partinico,<br />
con la partecipazione commossa e festante<br />
di numerose assemblee di fedeli.<br />
2. Omelia di Giovanni Paolo II<br />
Loreto, Spianata di Montorso ,<br />
Domenica, 5 settembre 2004<br />
1. «Quale uomo può conoscere il volere<br />
di Dio?» (Sap 9,13). La domanda, posta dal<br />
Libro della Sapienza, ha una risposta: solo<br />
il Figlio di Dio, fatto uomo per la nostra salvezza<br />
nel grembo verginale di Maria, può<br />
rivelarci il disegno di Dio. Solo Gesù Cristo<br />
sa qual è la via per «giungere alla sapienza<br />
del cuore» (Sal resp.) e ottenere pace<br />
e salvezza.<br />
E qual è questa via? Ce l’ha detto Lui nel<br />
Vangelo di oggi: è la via della croce. Le sue<br />
parole sono chiare: «Chi non porta la propria<br />
croce e non viene dietro di me, non può<br />
essere mio discepolo» (Lc 14, 27).<br />
«Portare la croce dietro a Gesù» significa<br />
essere disposti a qualsiasi sacrificio per<br />
amore suo. Significa non mettere niente e<br />
nessuno prima di lui, neanche le persone<br />
più care, neanche la propria vita.<br />
2. Carissimi Fratelli e Sorelle, convenuti<br />
in questa «splendida vallata di Montorso»,<br />
come l’ha qualificata l’Arcivescovo<br />
Mons. Comastri, che ringrazio di cuore per