Siti industriali dismessi: il governo delle bonifiche - Amra

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Il governo delle bonifiche. Regime delle competenze e strumenti di gestione 13. La procedura alternativa per gli interventi di bonifica nei siti di importanza nazionale L’art. 18 della Legge 31 agosto 2002 n. 179, recante «Disposizioni in materia ambientale», dispone che al fine dell’attuazione degli interventi di bonifica da porre in essere nei siti di importanza nazionale, individuati ai sensi della l. n. 426 del 1998, il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, alternativamente alla procedura di cui al D.M. n. 468 del 2001, individua sulla base dei progetti preliminari integrati di bonifica e sviluppo presentati dai soggetti concorrenti, con procedura di evidenza pubblica e nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale, il soggetto al quale affidare le attività di bonifica e di riqualificazione delle aree industriali interessate. Si tratta di una procedura straordinaria in quanto viene effettuata solo in caso di inerzia, a seguito di diffida con indicazione dei tempi di attuazione delle operazioni di bonifica, del proprietario o del gestore delle aree industriali da bonificare. Per realizzare il programma di interventi il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio stipula, con il Ministro dell’interno delegato per il coordinamento della protezione civile, delle attività produttive e delle infrastrutture e dei trasporti, con i presidenti delle giunte regionali, delle province e con i sindaci dei comuni territorialmente competenti, uno o più accordi di programma 68 per l’approvazione del progetto definitivo di bonifica e di ripristino ambientale. Affinché il soggetto affidatario recuperi i costi di esproprio 69 , bonifica e riqualificazione delle aree può disporre delle aree bonificate utilizzandole in proprio, in concessione o cedendole a terzi secondo le direttive fissate dal piano di sviluppo urbanistico. Il pregio di questo sistema è quello di utilizzare le risorse private per fini pubblici, ciò che permette all’amministrazione di rispettare i principi di efficienza ed efficacia, ma soprattutto di economicità dell’azione amministrativa. Del resto la stessa legge stabilisce che per essere ammessi alla procedura di evidenza pubblica, i progetti preliminari devono contenere la garanzia dell’integrale assunzione dei costi di esproprio delle aree interessate da parte del soggetto affidatario e il piano economico e finanziario dell’investimento di modo che, già in fase di evidenza, la P.a. possa verificare quale sia il progetto ottimale sulla base non solo degli elementi tecnici ma anche economici delle singole offerte e delle capacità di garanzia degli offerenti. 68 Gli accordi di programma comprendono il piano di caratterizzazione dell’area e l’approvazione delle eventuali misure di messa in sicurezza di emergenza, gli interventi di bonifica o di messa in sicurezza definitiva e l’approvazione del progetto di valorizzazione dell’area bonificata, che include il piano di sviluppo urbanistico dell’area e il piano economico e finanziario dell’investimento, secondo le procedure previste dall’articolo 34 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. 69 Prevede, infatti, la legge che gli obiettivi di bonifica si realizzano tramite espropriazione al patrimonio disponibile dello Stato o degli enti territoriali competenti delle aree inquinate da bonificare e i costi dell’esproprio sono integralmente sostenuti dal soggetto affidatario. 45
46 Maria Pia Iadicicco, Raffaella Miranda 13.1. Il progetto definitivo di bonifica e l’approvazione mediante accordo di programma: la scelta dei modelli di amministrazione concordata Dopo avere affidato l’opera di bonifica al soggetto vincitore, che ha redatto un progetto preliminare integrato di bonifica e riqualificazione delle aree industriali interessate, si passa alla fase del progetto definitivo di bonifica. Esso è approvato mediante un accordo di programma ai sensi dell’art. 34 del d.lgs. n. 267 del 2000 stipulato tra Ministero dell’ambiente, Ministero dell’interno delegato per il coordinamento della protezione civile, delle attività produttive e delle infrastrutture e dei trasporti, con i presidenti delle giunte regionali, delle province e con i sindaci dei comuni territorialmente competenti. Si tratta dunque di un accordo che coinvolge lo Stato centrale, le autonomie territoriali e gli enti locali. Con l’accordo di programma si approva il progetto definitivo di bonifica di ripristino ambientale. Costituisce parte integrante del progetto definitivo di bonifica, in quanto compreso nell’accordo di programma, il piano di caratterizzazione 70 dell’area e l’approvazione delle eventuali misure di messa in sicurezza di emergenza, gli interventi di bonifica o di messa in sicurezza definitiva e l’approvazione del progetto di valorizzazione dell’area bonificata, che include il piano di sviluppo urbanistico. L’accordo di programma, dunque, posto in essere da soggetti politici, centrali e periferici, con responsabilità nell’ambito del governo dell’economia, del territorio e dell’ambiente, non si limita, secondo i principi dello snellimento procedurale e della efficienza, ad approvare il progetto definitivo di bonifica, ma ne determina altresì i contenuti. In particolare, nell’accordo di programma si redige e si determina anche il piano di caratterizzazione sulla base di quanto indicato dalla normativa. SEZIONE IV: GLI STRUMENTI DI GESTIONE 14. Gli accordi volontari in campo ambientale e il ruolo dei privati Come detto nel paragrafo precedente con l’accordo di programma si approva il progetto definitivo di bonifica di ripristino ambientale. Occorre, quindi, ora analizzare l’accordo di programma e gli altri strumenti di gestione che la P.A. può utilizzare in campo ambientale con specifico riferimento, ovviamente, alle bonifiche. 70 Su cui v. § 10.
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