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Focus - Agricoltura - Regione Lazio

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<strong>Lazio</strong> / informazione ocus<br />

24<br />

La<br />

BIODIVERSITÀ AGRICOLA,<br />

> di Valentina Conti<br />

Agrobiodiversità: un termine che<br />

indica l’intero patrimonio di risorse<br />

genetiche vegetali ed animali<br />

formatesi, per azione di meccanismi<br />

biologici e per selezione naturale, nei tempi<br />

lunghi dell’evoluzione ed accumulate, fin<br />

dagli inizi dell’agricoltura, da generazioni<br />

di agricoltori che hanno domesticato,<br />

selezionato e trasferito, da zone geografiche<br />

diverse, tutte quelle specie da cui ricavare<br />

prodotti utili all’uomo.<br />

Il <strong>Lazio</strong>, sulla scorta delle indicazioni fornite<br />

dalla Convenzione sulla Biodiversità, con la<br />

Legge 1 marzo 2000, n. 15, gestita da<br />

Arsial, è stata una delle prime regioni dello<br />

Stivale ad aver applicato a livello locale i<br />

principi che guidano la difesa, la<br />

conservazione e l’utilizzazione sostenibile<br />

della biodiversità agricola autoctona. Uno<br />

strumento principe per la valorizzazione<br />

economica e culturale dei prodotti tipici e<br />

tradizionali laziali e per la riqualificazione<br />

ambientale del territorio.<br />

Nello specifico, vengono tutelate tutte le<br />

specie, razze, popolazioni, ecotipi, cloni e<br />

cultivar, compresi i selvatici delle specie<br />

vegetali coltivate, nonché le razze e le<br />

popolazioni animali di interesse zootecnico<br />

che siano autoctone, siano, cioè, originarie<br />

IL RUOLO DI ARSIAL<br />

del <strong>Lazio</strong> o vi siano state introdotte e si<br />

siano integrate nell’agro-ecosistema laziale<br />

da almeno cinquant’anni; siano d’interesse<br />

agrario, vale a dire utilizzate per scopi<br />

agricoli, zootecnici, agro-forestali, venatori<br />

e per l’acquacoltura; per le quali esista un<br />

interesse economico, scientifico, ambientale<br />

e culturale; che siano minacciate di erosione<br />

genetica a causa del loro abbandono o<br />

dell’inquinamento genetico. Sono, inoltre,<br />

tutelate tutte le risorse genetiche scomparse<br />

dal territorio regionale ma attualmente<br />

conservate presso Istituti sperimentali, orti<br />

botanici, collezioni e banche genetiche<br />

pubbliche e private, anche di altre regioni o<br />

Paesi.<br />

La Legge affida ad Arsial la gestione dei<br />

due importanti strumenti operativi<br />

attraverso i quali viene attuata la tutela: il<br />

Registro Volontario Regionale e la Rete di<br />

Conservazione e Sicurezza.<br />

Il primo è il Repertorio Ufficiale della<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong> dove vengono iscritte, previo<br />

parere di due Commissioni Scientifiche -<br />

una per il Settore Vegetale e una per il<br />

Settore Animale - le risorse genetiche<br />

autoctone d’interesse agrario a rischio di<br />

erosione genetica. Tutti coloro che<br />

detengono, coltivano o allevano vegetali e

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