Focus - Agricoltura - Regione Lazio

zio Fo
determinata popolazione
autoctona al Registro
Anagrafico di specie;
predisposizione di piani di
accoppiamento.
Ad oggi, è ultimata l’ attività di
tipizzazione molecolare di 134
(37 e 97) soggetti del Tipo
Genetico Autoctono Antico
(TGAA) equino ‘Maremmano
Romano’ ed è in corso quella
di soggetti dell’ Asino di
Allumiere/Asino Viterbese e
dell’ovino Quadricorna,
allevati nelle province di Rieti e
di Viterbo.
La tipizzazione molecolare del
TGAA ‘Maremmano Romano’
ha evidenziato che questa
popolazione presenta
peculiarità a livello di
determinati segmenti di DNA
le quali la differenziano
notevolmente da altri tre tipi
genetici presi a confronto:
Maremmano ANAM (Libro
Genealogico), Bardigiano
(Registro Anagrafico) e
Murgese (Registro
Anagrafico). I risultati
ampiamente riportati nella
relazione tecnico-scientifica
costituente parte integrante
dell’istruttoria per l’iscrizione
al RA, hanno permesso di
stabilire ufficialmente, anche se
per ora in linea informale, che
il ‘Cavallo Maremmano
Romano’, cosiddetto
‘tradizionale’, allevato nelle 5
province laziali è da
ridenominare ‘Cavallo
Romano della Maremma
Laziale’.
Contemporaneamente, è stato
dato mandato all’AIA,
detentrice del Registro
Anagrafico degli Equidi, di
riferire alla CTC specifica
quanto scaturito dalla predetta
riunione informale.
In conclusione, l’attività
eseguita e quella in corso,
essendo inserite totalmente e
dinamicamente nella
valorizzazione del
‘bioterritorio laziale’,
rappresentano una strategia
innovativa di ampia
utilizzazione operativa con un
ruolo cardine per la
sostenibilità salutistica e
sanitaria. La valorizzazione
salutistica permette di attivare
percorsi positivi in grado di
determinare e/o di apportare
‘valore aggiunto’ a un
‘bioterritorio’ in cui la
popolazione autoctona è
allevata.
Infine, va fortemente
sottolineato il ‘valore
biologico’ di una popolazione
autoctona, quale ‘banca’ di un
patrimonio genetico dal quale
attingere informazioni
indispensabili al fine di
affrontare e di collaborare alla
soluzione delle innumerevoli
problematiche interessanti le
future generazioni umane,
anche nell’ottica dei continui e
dinamici mutamenti che
interessano sempre di più le
realtà socio-economiche dei
diversi ‘bioterritori’ del pianeta
terra.
Pertanto, una politica seria di
tutela della ‘biodiversità’
costituisce un percorso sempre
più da seguire: è da auspicare
l’attuazione di strategie
innovative, compreso l’uso di
tecniche e di biotecniche basate
su solide conoscenze
biologiche, le quali
rappresentano la base di
traguardi sempre più
funzionali al benessere ‘in
primis’ dell’animale, ‘in
secundis’ dell’allevatore.
1 Indice di ‘covariazione: ovvero,
tutte le specie che popolano un
determinato microagroecosistema,
sempre ‘dinamico’ nel tempo, si
influenzano reciprocamente,
risentono dell’effetto dei fattori
abiotici e rappresentano anche il
frutto di trasferimenti ‘naturali’ di
geni (segmenti di DNA codificanti
polipeptide/i) sottoposti a
‘verifiche combinatorie’ di lunga
durata.
Lazio / informazione
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