Il Sacro Cuore di Gesù a suor Benigna ... - La Nuova Chiesa
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1°) L’Amore si dà a chi si dona a Lui senza riserva, senza ritorno, senza preoccupazione.<br />
2°) L’Amore prende cura amorosa <strong>di</strong> chi gli si abbandona totalmente.<br />
3°) L’Amore guida, dà la mano e, all’occorrenza, porta in braccio l’anima che si dà a Lui.<br />
4°) L’Amore chiude in sé l’anima che si è donata una volta e non la lascia più uscire, a meno della sua<br />
libera volontà; per il resto, niente la può togliere dal potere dell’Amore.<br />
5°) L’Amore gode che l’anima creda in Lui in tutte le sue operazioni, anche le più dolorose.<br />
6°) L’Amore ama <strong>di</strong> essere assecondato, favorito, aiutato e fa progressi mirabili nell’anima che così<br />
l’aiuta.<br />
7°) L’Amore ama <strong>di</strong> essere comunicato e cresce nell’anima che lo comunica ad altri, a misura che questa<br />
lo comunica.<br />
8°) L’Amore brucia tutto ciò che è adatto a bruciare, e più la cosa è secca e più la brucia in fretta e<br />
facilmente.<br />
9°) L’Amore gode <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre non solo dell’anima, ma anche delle sue operazioni, in favore <strong>di</strong> chi vuole.<br />
10°) Finalmente, l’Amore consuma fino alla fine ciò che gli si è dato, se l’anima non oppone resistenza.<br />
* * *<br />
<strong>La</strong> grazia è una comunicazione <strong>di</strong> Me stesso all’anima fedele; quando un’anima è già in grazia, Io Mi<br />
comunico a lei per aumentargliela.<br />
<strong>La</strong> grazia è un bene tanto prezioso che non c’è l'uguale, perché chi possiede la grazia possiede Dio perché<br />
Dio è carità e chi è in grazia è nella carità e quin<strong>di</strong> in Dio.<br />
* * *<br />
L’amore che Io porto alle anime Mi spingerebbe a dare la grazia a tutte le anime e Io lo farei, ma tante <strong>di</strong><br />
esse si oppongono. Quando l’anima mette anche il minimo ostacolo, Io non la violento, perché è libera.<br />
* * *<br />
<strong>La</strong>sciami agire liberamente in te, non interrompere nemmeno per poco il lavoro della Mia grazia. Sii fedele a<br />
Me e vedrai i pro<strong>di</strong>gi che opererò in te e per mezzo <strong>di</strong> te.<br />
* * *<br />
Io dono a tutti la quantità sufficiente <strong>di</strong> grazia per salvarsi, ma sono padrone dei Miei doni e posso accordarli<br />
a chi voglio e quando voglio.<br />
* * *<br />
<strong>La</strong> grazia viene gradatamente, secondo i bisogni delle anime e con maggiore abbondanza a chi l’aspetta e la<br />
desidera con grande confidenza.<br />
* * *<br />
<strong>La</strong>sciati muovere come Io voglio: tu sei fatta da Me, sei fatta per Me, devi servire a Me. Non indugiare ad<br />
abbandonarti; più aspetti e più te ne pentirai. Se il Mio <strong>Cuore</strong> mette ora a tua <strong>di</strong>sposizione tutti i suoi aiuti,<br />
più tar<strong>di</strong> potrebbe negarteli.<br />
Mi piaci perché sei debole, perché sei incapace da te a provvedere a te stessa, perché ami l’umiltà e<br />
l’umiliazione, perché hai capito che cosa sei, che cosa puoi, che cosa vali.<br />
* * *<br />
Quando Io Mi comunico a un’anima, la prima cosa che faccio è darle la grazia, se non l’ha, e poi il Mio<br />
amore non resta inoperoso. L’anima non può da se stessa meritare la prima grazia: quella bisogna che Io<br />
gliela <strong>di</strong>a; è come una persona che non può seminare se non ha il primo granello <strong>di</strong> grano. Anche i peccatori<br />
non possono meritare la grazia, e se non pregano, hanno bisogno <strong>di</strong> qualche anima che preghi per loro e che<br />
faccia come facevano le persone buone che Mi portavano gli ammalati durante la Mia vita mortale.<br />
* * *<br />
Niente è <strong>di</strong>fficile alla Mia grazia: essa fa qualunque pro<strong>di</strong>gio nell’anima fedele.<br />
* * *<br />
<strong>La</strong> grazia è più unita all’anima che non l’anima al corpo, perché l’anima in grazia partecipa della natura<br />
<strong>di</strong>vina, resta come deificata, mentre l’anima muove il corpo, gli dà vita, ma non lo trasforma in sé. Si<br />
conserva questa vita col conservare la grazia; la grazia si perde solo col peccato mortale. I peccati veniali<br />
non tolgono la grazia, ma <strong>di</strong>minuiscono il fervore della carità. Questa vita si accresce facendo atti <strong>di</strong> carità e<br />
opere buone.<br />
I frutti <strong>di</strong> questa vita sono: una vita soprannaturale, celeste, una vita <strong>di</strong> grande gloria <strong>di</strong> Dio, <strong>di</strong> aiuto per il<br />
prossimo, <strong>di</strong> salvezza per le anime.<br />
* * *<br />
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