Il Sacro Cuore di Gesù a suor Benigna ... - La Nuova Chiesa

Quell’intimo desiderio di darti tutta a Me, sono Io che te l’ho suscitato. Desidero ardentemente di compiere
in te e con te la Mia opera di misericordia e di amore.
Chi sei tu? Perché ti ho scelta? Tu sei un’anima buona a niente, solo capace di guastare la Mia opera, ma Io
Mi sono innestato in te e tu hai portato frutti meravigliosi: è la medesima pianta, solo vi è l’innesto che
produce. Mi sono innestato in te, quando hai fatto il voto di verginità: da allora in poi, il Mio amore ha
sempre lavorato in te.
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La tua vocazione non è naturale, è tutta opera della grazia divina che ti ha prevenuta e sostenuta.
Ti attenderà una grazia notevole, quando varcherai la soglia benedetta del Monastero, che ti farà
comprendere il nulla di questo mondo e la grazia che ti fa il Signore chiamandoti a Sé.
(Anno 1905)
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La religione è un piccolo paradiso terrestre, dove l’anima si trova in intimo scambio con Dio. Possedere il
Cuore di Gesù vale più di tutto il mondo.
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L’ora della tua vocazione è fissata da tutta l’eternità dalla Mia infinita Provvidenza. Il giorno della tua
entrata in Monastero sarà un giorno solenne e Io ho ragione di chiamarlo tale, perché riceverai un patrimonio
immenso di grazie e di aiuti speciali per tutte le singole necessità della vita.
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Ricorda in complesso il tuo passato: non in dettaglio, per non danneggiare l’anima tua.
Ti ho tolta dal male, ti ho fatta Mia sposa, ti ho dato la vocazione religiosa per un Ordine che è “il
beniamino del Mio Cuore” 1 e ho incastonato la gemma della tua verginità nell’oro della vita religiosa.
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Ti voglio parlare della sublimità della tua vocazione per innamorartene sempre più, fartela meglio conoscere
per fartela sempre più vivere. La tua è una vocazione divina, è una chiamata divina: tu non te ne sei accorta.
La tua vocazione è una delle più sublimi che vi siano nella Chiesa universale, perché conduce le anime
direttamente all’unione con Dio per la via dell’amore.
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Il Monastero è la Mia casa ed è tutto pieno di Angeli; tu non li vedi: ci sono nei claustri e anche in refettorio.
Vi guardano con rispetto, perché siete i Miei tabernacoli.
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Io che leggo in fondo al tuo cuore, vedo che hai un po’ di paura di andare alla Visitazione; perché? Se l’ho
fatta per te, conforme ai tuoi gusti, alle tue inclinazioni, ai tuoi desideri? Sarà per te come un paradiso
anticipato: potrai lavorare, pregare, essere raccolta; ci sarà solo questa differenza: che in paradiso amerai e
godrai e qui soffrirai e amerai, ma per te soffrire è godere.
(Anno 1905)
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La via di pace, di confidenza e di amore è la via nella quale sono chiamate a camminare le Visitandine;
quelle che vi camminano, assaporano la dolcezza della Regola, ma in questa via non introduco che le anime
fedeli e distaccate da tutto.
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Entrerai in Monastero come in una palestra di santità.
(Anno 1906)
“Mio Dio, mio Tutto!”
(S. Francesco d’Assisi)
Che cosa bisogna fare per vivere nella clausura del tuo Sacro Cuore?
Vivere alla Mia presenza, vedermi in tutto, amarmi in tutto, glorificarmi e servirmi in tutto.
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La Regola della Visitazione è tutta impastata di amore e di misericordia.
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Alla Visitazione potrai, secondo il tuo desiderio, studiare e approfondire la bontà inesauribile del Mio Cuore.
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1 Nostro Signore a S. Margherita M. Alacoque.
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