Il Sacro Cuore di Gesù a suor Benigna ... - La Nuova Chiesa

Dire sempre “fiat” sia nelle prospere, come nelle avverse cose, con la medesima calma, con la medesima
serenità, con la medesima uguaglianza di spirito; questo devi farlo, animata dal desiderio puro di piacere a
Dio, per Suo puro amore.
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Ama il dovere e il sacrificio. Il dolore purificherà sempre il tuo amore. A Me piacciono le anime generose.
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Il dolore è un pegno specialissimo del Mio amore, quindi ricordati che fintanto che ti farò soffrire, in
qualsiasi modo, sempre dimostrerò di amarti; se il dolore non ti aumentasse il merito, non ti farei mai
soffrire.
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La mortificazione è come il canale di trasmissione per il quale passano le comunicazioni speciali di Gesù. Se
questo canale è piccolo, ne passano poche; se è un po’ più grande, ne passano di più; se è grande, ne passano
molte.
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La santa povertà di spirito consiste nel non investigare il perché delle divine operazioni, ma nell’accettare
tacitamente la volontà di Dio e compierla a qualunque costo.
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Le anime da Me predilette sono le più umiliate, le più sacrificate, le più dimenticate: dimenticate da tutti e
anche da se stesse.
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Perché l’intelletto veda meglio, conviene mortificarlo. La mortificazione dell’intelletto consiste nel togliere
tutti i ragionamenti inutili e nel non attendere che a una cosa sola: conoscere Dio.
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La mortificazione è vera quando fa soffrire, ma più il corpo soffre e più godrà in paradiso.
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Quando sei in dubbio fra due cose e non sai che cosa fare, guarda sempre da che parte c’è più
mortificazione, perché dove c’è più mortificazione c’è più perfezione.
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Accetta ora per ora, momento per momento, la sofferenza che ti viene concessa e rendine grazie a Dio con
tutto il cuore. È un dono inestimabile, quello di poter soffrire, dono che Io faccio alle anime a Me più fedeli.
Tieniti disposta a ricevere sulle tue spalle, che saranno poi le Mie, una lunga, pesante croce e cerca di
portarla con amore puro e generoso.
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La tua anima cammina nella via dell’amore al passo di Dio. Dio non si ferma, e quando vede che gli sei
vicina, allora allunga il passo. Questo vuole dire che quando tu Mi dai volentieri un sacrificio, te ne chiedo
un altro che ti costa di più.
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Ogni anima deve dare il suo contributo di sofferenza al tesoro della Chiesa: le persone religiose ne devono
dare di più, per ottenere il suo trionfo.
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Certe anime hanno paura di darsi a Me per paura dei sacrifici, ma i sacrifici che esigo sono proporzionati
alle forze che dono.
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L’amore non si può provare che col sacrificio. Non abbassare la tua anima alle vili e passeggere gioie di
questo mondo: cerca Dio e gusterai Dio.
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Colui che soffre è più disposto ad amarmi, perché la sofferenza lo fa meditare. Illuminato da Me, trova
giuste quelle pene e se ne serve in bene.
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Quanto più soffrirai, tanto più Mi amerai: l’amore e la sofferenza andranno di pari passo.
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Da’ uno sguardo al tuo Gesù in croce e vedrai il programma della tua mortificazione.
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Bisogna assolutamente morire per poter vivere; se vuoi che Io viva in te, è necessario che la natura sia
completamente soggetta alla ragione e a questo si giunge mediante il continuo lavoro dell’abnegazione.
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