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Il Sacro Cuore di Gesù a suor Benigna ... - La Nuova Chiesa

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Lo Spirito Santo ti farà più facilmente scoprire il bene per praticarlo e il male per evitarlo.<br />

Egli attira a Sé, senza che nessuno se ne avveda, le anime, per fare del bene ad altre.<br />

* * *<br />

L anima che trascura <strong>di</strong> fare il bene o lo fa meccanicamente, sciupa un preparato <strong>di</strong>vino, un composto dei<br />

Miei meriti e del Mio Sangue, e rende inutile l’opera dello Spirito Santo. Sai che non puoi fare neppure la<br />

più piccola buona opera senza la grazia <strong>di</strong> Dio, senza che lo Spirito Santo te ne <strong>di</strong>a l’ispirazione.<br />

* * *<br />

Tutte e tre le Divine Persone concorrono alla perfezione, alla santificazione <strong>di</strong> un’anima, che è il capolavoro<br />

della Santissima Trinità.<br />

Dovunque ti trovi, tu porti in te la Santissima Trinità; sei un tempio <strong>di</strong> Dio.<br />

* * *<br />

Si ha troppo poca devozione allo Spirito Santo, si ricorre troppo poco a Lui; è Lui che compie la grande<br />

opera della santificazione delle anime, è Lui che forma nell’anima la Mia fisionomia.<br />

* * *<br />

Ogni lume dello Spirito Santo è come una Comunione: come tu daresti grande importanza ad un piccolo<br />

frammento <strong>di</strong> Ostia consacrata perché sai che contiene tutto <strong>Gesù</strong>, così devi dare grande importanza ai lumi<br />

che ti dò.<br />

* * *<br />

Quando mando un raggio del Mio <strong>di</strong>vino Spirito, l’anima scopre tanti <strong>di</strong>fetti che prima non conosceva.<br />

* * *<br />

Lo Spirito Santo è nascosto in un’anima come la perla in una conchiglia; più un’anima è umile e più l’attira.<br />

Questo Spirito <strong>di</strong> amore spoglia l’anima <strong>di</strong> tutto l’umano per rivestirla del <strong>di</strong>vino.<br />

* * *<br />

Lo Spirito Santo è un solo Dio con il Padre e con il Figlio. Quando si deve ricevere qualche cosa, bisogna<br />

preparare il posto: Io creerò in te una solitu<strong>di</strong>ne, un vuoto per ricevere lo Spirito <strong>di</strong> Amore.<br />

* * *<br />

Lo Spirito Santo è un Ospite <strong>di</strong>vino; quanto più un ospite è alto in <strong>di</strong>gnità, tanto più gli si usano dei riguar<strong>di</strong>:<br />

non lasciarlo in un angolo del cuore.<br />

* * *<br />

DECALOGO DELLA PIÙ ALTA PERFEZIONE<br />

1°) Per tendere alla più alta santità, alla più completa perfezione, alla più stretta, più intima e più soave<br />

unione con Dio conviene che l’anima, a cui Dio fa tanta grazia si tenga abitualmente in un abisso <strong>di</strong><br />

annientamento, <strong>di</strong> umiltà, <strong>di</strong> <strong>di</strong>sprezzo <strong>di</strong> sé e <strong>di</strong> <strong>di</strong>menticanza <strong>di</strong> tutto il creato.<br />

2°) Quando Dio, come padrone assoluto <strong>di</strong> ogni creatura, trae quest’anima da quell’abisso, dove la sua<br />

grazia l’aveva fatta nascondere per metterla al sicuro, l’anima non deve, sotto pretesto <strong>di</strong> umiltà,<br />

ostacolare l’Amore nelle sue amorose operazioni, ma seguire l’Amore come una spugna che, estratta<br />

dall’acqua in cui è immersa, la porta con sé, e ne è piena, e non solo la dà se è strizzata, ma anche la<br />

perde senza essere strizzata. Così l’anima, tratta dalla <strong>di</strong>vina grazia da quell’abisso <strong>di</strong> annientamento,<br />

deve portarne con sé l’ambiente, il profumo e i frutti, non solo quando è strizzata, cioè quando è<br />

corretta, ma in qualsiasi momento.<br />

3°) Una volta che l’anima ha servito l’Amore in quanto questo voleva servirsi <strong>di</strong> lei, l’Amore la torna a<br />

mettere al sicuro nell’abisso dell’annientamento, dell’umiltà e del <strong>di</strong>sprezzo <strong>di</strong> sé, e l’anima deve<br />

trovarsi così bene in questo ambiente da non desiderare <strong>di</strong> uscirne che per servire nuovamente<br />

l’Amore. Le operazioni dell’anima in questa <strong>di</strong>mora <strong>di</strong> annientamento devono essere in relazione con<br />

le <strong>di</strong>sposizioni interiori del Verbo <strong>di</strong> Dio nell’assumere la natura umana. Tutto lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

quest’anima fortunata si riassume in questo: ammirazione, adorazione, imitazione, e l’anima non può<br />

essere in una migliore <strong>di</strong>sposizione per adorare, per ammirare e per imitare gli annientamenti del<br />

Verbo Incarnato, che trovandosi abitualmente immersa nella considerazione del suo niente.<br />

4°) Quando l’Amore, invaghito, attirato e dolcemente forzato dall’anima umile a visitarla coi suoi <strong>di</strong>vini<br />

favori, si presenta a quest’anima, la prima cosa che deve fare l’anima, che è oggetto delle <strong>di</strong>vine<br />

premure, è <strong>di</strong> prostrarsi in spirito ai pie<strong>di</strong> del suo Dio, <strong>di</strong>chiarando la sua indegnità; poi quando Dio,<br />

sod<strong>di</strong>sfatto <strong>di</strong> questa accoglienza, la rialza col comunicarsi a lei, è dovere dell’anima <strong>di</strong> aderire subito<br />

con amore, con gioia, con riconoscenza a qualunque grazia, anche la più straor<strong>di</strong>naria che Dio le<br />

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