La struttura del sintagma determinante nella Lingua dei Segni Italiana

IINTRODUZIIONE
necessità, di fare della LIS un oggetto di studio sistematico e di osservare soprattutto
la struttura della frase. Lo studio della sintassi è agli esordi, per questo motivo in
questi anni ho rivolto la mia attenzione a più argomenti. L’interesse per il sintagma
nominale (DP) è maturato in me negli ambienti del Dipartimento di Scienze del
Linguaggio grazie anche al corso del professor Gulielmo Cinque, tenuto nel 2004,
sulle derivazioni degli ordini degli aggettivi nelle lingue naturali e ai numerosi studi
di Giuliana Giusti sull’argomento.
Data l’assoluta mancanza di studi sul DP in LIS ho dedicato la mia
attenzione alla proiezione nominale con l’obiettivo di comprenderne la struttura. Per
questo motivo questa tesi guarda alla struttura del DP cercando di categorizzare
alcuni segni della LIS il cui statuto categoriale non è ancora stato oggetto di
un’indagine sistematica. Se da un lato ho cercato di avere una panoramica sulla
proiezione estesa del DP, dall’altra il risultato è che ci sono molti argomenti che
necessitano di ulteriori studi per comprenderne la natura sintattica.
Poiché in LIS nomi e verbi sono molto spesso omofoni, i primi passi sono
stati mossi nel tentativo di chiarire le caratteristiche delle due categorie; in seguito,
individuata la categoria del nome, ho cercato di osservarne gli aspetti più rilevanti e
soprattutto quelli che servono da base a ricerche più specifiche. Primo tra tutti
l’ordine delle parole che nel sintagma nominale della LIS si presenta rovesciato, vale
a dire speculare a quello che troviamo in lingue con modificatori che precedono il
nome, come l’inglese. In secondo luogo ho considerato gli accordi nella proiezione
nominale: ho cercato di far luce sull’accordo per numero, che necessita però ancora
di molte osservazioni per chiarire molti aspetti ancora oscuri. Inoltre ho identificato
l’accordo per genere del quale finora nessuno studio si era ancora occupato. Infine ho
analizzato l’indicazione: è risaputo che in LIS essa serve per indicare gli oggetti, le
persone, ma non è mai stata realizzata una distinzione tra pronomi e dimostrativi per
questo ho cercato di chiarire alcuni aspetti importanti sull’indicazione per ciò che
riguarda la distinzione tra dimostrativo e pronome nonché i loro contesti di uso, in
particolare riguardo al pronome ho individuato per la LIS quelle forme che nelle
lingue orali corrispondono alla forma atona e alla forma tonica.
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