19.07.2013 Views

La struttura del sintagma determinante nella Lingua dei Segni Italiana

La struttura del sintagma determinante nella Lingua dei Segni Italiana

La struttura del sintagma determinante nella Lingua dei Segni Italiana

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

CAPIITOLO 1<br />

Nel programma minimalista la legittimazione degli elementi avviene in un<br />

solo modo: la verifica <strong>dei</strong> tratti per stabilire <strong>del</strong>le relazioni di accordo tra una testa ed<br />

il suo specificatore o tra una testa ed un’altra aggiunta alla prima.<br />

4. Verso una cartografia <strong>del</strong>la <strong>struttura</strong><br />

Gli studi sulla sintassi condotti tra il 1980 ed il 1990 hanno dimostrato che<br />

frasi e sintagmi possiedono una <strong>struttura</strong> ricca ed articolata, soprattutto se si<br />

osservano i tratti <strong>del</strong>la morfologia flessiva che hanno condotto gli studiosi<br />

all’esigenza di una definizione di una mappa <strong>struttura</strong>le che illustrasse, in maniera<br />

sufficientemente completa, la complessità <strong>del</strong>la <strong>struttura</strong> sintattica. <strong>La</strong> teoria X’ ha<br />

costituito il mo<strong>del</strong>lo non solo per le categorie lessicali, ma anche per le categorie<br />

funzionali legate al nome e al verbo. Il perseguimento di questo obiettivo ha fatto sì<br />

che diversi studiosi di linguistica lavorassero a progetti cartografici. Tali studi hanno<br />

condotto alla descrizione <strong>del</strong>la complessità <strong>del</strong>la <strong>struttura</strong> sintattica (Cinque, 1999,<br />

2002, Belletti 2004, Rizzi 2004).<br />

Il lavoro <strong>del</strong> progetto cartografico è basato sull’osservazione <strong>del</strong> sistema<br />

flessivo e focalizza la sua attenzione sulla scoperta di teste funzionali e teste<br />

lessicali: le analisi cercano di individuare la posizione <strong>del</strong>le teste rispetto alle altre<br />

così che il controllo in posizioni distinte <strong>del</strong>la <strong>struttura</strong> determini la corretta<br />

interpretazione <strong>dei</strong> sintagmi.<br />

Rizzi (2004) osserva che la posizione <strong>del</strong> progetto cartografico non è in<br />

antitesi con programma minimalista perché l’identificazione <strong>del</strong>le varie teste e <strong>del</strong>la<br />

loro posizione <strong>nella</strong> <strong>struttura</strong> avviene sulla base <strong>del</strong>l’interpretazione di sintagmi; solo<br />

un ricco sistema di teste ci permette di fornire una spiegazione al controllo <strong>dei</strong> tratti<br />

di accordo in specifiche posizioni <strong>struttura</strong>li.<br />

Cinque (2002) esamina una serie di situazioni che provano l’esistenza di una<br />

<strong>struttura</strong> gerarchica universale. L’autore considera che la proposta di Pollock (1989)<br />

di dividere la proiezione IP in due tratti: Agr(ement)P e T(tense)P, ha avuto il merito<br />

non solo di fornire una spiegazione alle diverse posizioni, possibili, degli elementi<br />

<strong>nella</strong> proiezione verbale in francese, ma ha dato inizio ad una serie di ricerche<br />

15

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!