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La struttura del sintagma determinante nella Lingua dei Segni Italiana

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CENNII DII FONOLOGIIA DII MORFOLOGIIA E<br />

LIIS<br />

33<br />

DII SIINTASSII DELLA<br />

quali associa le diverse entità <strong>del</strong> discorso, ciascun punto individuato è impiegato per<br />

stabilire le concordanze con l’elemento ad esso associato.<br />

Gli studi condotti fin ora sulla LIS (Volterra 1987; Pizzuto ed altri, 1995 per<br />

citarne alcuni) individuano le classi nominali e verbali <strong>dei</strong> segni sulla base <strong>del</strong> punto<br />

di articolazione <strong>dei</strong> segni. Poiché la flessione è legata a variazioni <strong>dei</strong> tratti di<br />

movimento, luogo e orientamento, un segno articolato su una parte <strong>del</strong> corpo non<br />

offre molte possibilità di variazioni perché i punti di articolazione sul corpo sono<br />

parametrizzati, vale a dire che ogni punto <strong>del</strong> corpo costituisce un tratto fonologico<br />

distintivo <strong>del</strong> segno per cui variando il luogo di articolazione e direzione <strong>del</strong><br />

movimento, cambia il suo significato. Nello spazio, invece, non sono state<br />

individuate coppie minime di segni. Per questa ragione esso è neutro. Tuttavia dal<br />

punto di vista morfosintattico lo spazio non è neutro, infatti è il luogo dove si<br />

realizzano le variazioni grammaticali. Le flessioni perciò vengono effettuate<br />

attraverso le seguenti alterazioni:<br />

• Luogo: i punti di articolazione <strong>dei</strong> segni, essendo legati agli<br />

argomenti collocati nello spazio, variano in funzione di questi. Il luogo è anche il<br />

parametro <strong>del</strong>le informazioni riguardanti il tempo: la prossimità dal segnante segnala<br />

la prossimità <strong>del</strong>l’evento (verso il futuro in avanti e verso il passato sulle spalle).<br />

• Orientamento e <strong>del</strong>la direzione: il verso di un verbo stabilisce<br />

relazioni di reciprocità, le direzioni (ad esempio nei verbi di movimento) marcano<br />

agente e paziente o agente e beneficiario. Nelle espressioni di tempo il palmo<br />

orientato verso avanti segnala posteriorità mentre orientato verso il segnante segnala<br />

anteriorità.<br />

• Numero: la ripetizione di un segno assumere diversi significati: se si<br />

accompagna anche ad una variazione <strong>dei</strong> punti di articolazione, ha un senso di<br />

pluralità o distribuzionalità; se la ripetizione mantiene inalterati gli altri tratti, indica<br />

ripetitività o abitualità <strong>del</strong>l’evento. L’articolazione con due mani, per i segni ad una<br />

mano, assume valore rafforzativo o significato di numerosità o di impersonalità.

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