Gestione dei rifiuti - B2B24 - Il Sole 24 Ore
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2012 www.ambientesicurezza<strong>24</strong>.com 41<br />
RIFIUTI<br />
Un nuovo approccio alla gestione<br />
<strong>dei</strong> <strong>rifiuti</strong> organici<br />
DI ALESSANDRO FILIPPI, AMMINISTRATORE DELEGATO AQUASER, GRUPPO ACEA SPA<br />
<strong>Il</strong> compostaggio rappresenta<br />
un passaggio essenziale di un<br />
corretto e completo sistema di<br />
gestione <strong>dei</strong> <strong>rifiuti</strong>; la stessa raccolta<br />
differenziata, non trova un vero<br />
compimento senza un’adeguata impiantistica<br />
di compostaggio.<br />
L’impianto di compostaggio attua il<br />
principio di Lavoisier “Nulla si crea,<br />
nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”,<br />
permette infatti di catturare la<br />
ricchezza presente nel rifiuto organico<br />
trasformandola in un concime<br />
pronto per l’uso.<br />
Ed è proprio sulla produzione di un<br />
buon fertilizzante che si focalizza<br />
l’attività di Kyklos, che fa parte del<br />
gruppo Acea.<br />
Per riassumere schematicamente il<br />
funzionamento di un impianto di<br />
compostaggio, si può affermare che<br />
si parte dalla frazione organica, dal<br />
rifiuto verde e dai fanghi di depurazione<br />
per ottenere fertilizzante.<br />
Un impianto di compostaggio rappresenta<br />
quindi un ponte tra il mondo <strong>dei</strong><br />
<strong>rifiuti</strong> e il mondo agricolo.<br />
L’esperienza di Kyklos è espressione<br />
anche di un’altra sintesi: quella di una<br />
esperienza storica di matrice agricola<br />
e quella di un grande gruppo come<br />
ACEA.<br />
Kyklos nasce nel 1996 per iniziativa<br />
di un piccolo gruppo di imprenditori<br />
che provenivano dal mondo agricolo<br />
e hanno iniziato ad interessarsi di<br />
<strong>rifiuti</strong> perché avevano l’esigenza di<br />
autoprodursi un fertilizzante che servisse<br />
alle loro colture di kiwi.<br />
Si trattava quindi di una piccola impresa<br />
con un impianto da 25 mila<br />
tonnellate.<br />
Nel 2009 avviene l’incontro con<br />
Acea, la grande impresa, che acquisisce<br />
l’impianto e ne mette in esercizio<br />
in 9 mesi uno da 66 mila tonnellate,<br />
che è quello attuale.<br />
Anche questo aspetto è rilevante perché<br />
testimonia come per riuscire a<br />
mettere in funzione un impianto di<br />
<strong>rifiuti</strong> è necessario creare una convergenza<br />
sociale e politica che lo accetti<br />
e lo autorizzi.<br />
Per quanto riguarda i progetti futuri<br />
Kyklos vorrebbe ampliare l’impianto<br />
ponendo in testa all’attuale linea di<br />
compostaggio aerobico, una linea di<br />
digestione anaerobica della FORSU<br />
(frazione organica da raccolta differenziata).<br />
Tale linea produrrà:<br />
– una fase gassosa (biogas), che va ad<br />
alimentare la centrale di cogenerazione<br />
per la produzione di energia<br />
elettrica da fonte rinnovabile;<br />
– una fase solida (digestato solido),<br />
che – miscelata con le altre frazioni<br />
organiche in ingresso (fanghi e<br />
frazione ligneo-cellulosica) – verrà<br />
avviata alla fase di compostaggio<br />
aerobico<br />
– una fase liquida da avviare a trattamento<br />
prima del riuso interno<br />
all’impianto (questa scelta minimizza<br />
la necessità di approvvigionamenti<br />
idrici industriali).<br />
In totale l’impianto così concepito<br />
potrebbe gestire fino a 120 mila<br />
tonnellate di <strong>rifiuti</strong>. Questo progetto<br />
servirà a rispondere in maniera adeguata<br />
all’incremento della raccolta<br />
differenziata.<br />
Per quanto riguarda le tecnologie, la<br />
Kiklos degli anni Novanta usava tecniche<br />
molto semplici: un piazzale in cui<br />
si faceva rivoltamento di accumuli di<br />
<strong>rifiuti</strong> organici. Per poter far accettare<br />
al meglio un impianto bisogna essere,<br />
invece, in grado di proporre e adottare<br />
il meglio dal punto di vista industriale<br />
sia in termini di trattamento delle<br />
emissioni, sia nei processi produttivi.<br />
Quando è stata realizzata l’attuale<br />
Kyklos sono state spostate tutte le fasi<br />
di lavorazione, che prima avvenivano<br />
all’esterno, in ambienti confinati e<br />
questo proprio perché la maggiore<br />
criticità dal punto di vista ambientale,<br />
di un impianto di compostaggio è costituita<br />
dall’odore.<br />
Infine per fornire qualche dato: dal<br />
2009 Kyklos ha trattato 95 mila tonnellate<br />
di frazione organica ed essendo<br />
uno <strong>dei</strong> pochi impianti funzionanti nel<br />
Lazio stiamo supportando in maniera<br />
significativa la raccolta differenziata<br />
delle province di Roma e Latina.<br />
È significativo ricordare, inoltre, che<br />
il compostaggio non ha solo il compito<br />
di trattare il rifiuto organico, ma<br />
anche quello di produrre il miglior<br />
fertilizzante possibile e di venderlo<br />
alla migliori condizioni economiche;<br />
quello che Kyklos sta cercando<br />
di fare è portar avanti l’idea che il<br />
compostaggio non può più essere<br />
considerato come l’ultimo anello della<br />
gestione <strong>rifiuti</strong> ma il primo della filiera<br />
agricola; questo è il nostro punto<br />
di vista innovativo nella gestione <strong>dei</strong><br />
<strong>rifiuti</strong> organici.<br />
<strong>Il</strong> gruppo AQUASER e<br />
l’ecoinnovazione<br />
Tra i maggiori operatori italiani nella<br />
gestione <strong>dei</strong> <strong>rifiuti</strong> prodotti dagli impianti<br />
di depurazione, AQUASER è<br />
un gruppo industriale, all’interno del<br />
Gruppo ACEA, concentrato sulle atti-