OSSERVATORIO SULL'INDUSTRIA METALMECCANICA - Fiom - Cgil
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Le unità di lavoro<br />
nel 2004 crescono<br />
dello 0,5% nell’intera<br />
economia e<br />
diminuiscono dello<br />
0,7% nell’industria<br />
in senso stretto<br />
sidera la fase difficile<br />
che sta attraversando<br />
l’economia<br />
italiana. Nei primi<br />
due trimestri del<br />
2005 il deflatore implicito<br />
è cresciuto rispettivamente<br />
del<br />
2,3% e dell’1,9%,<br />
risultando quindi in<br />
media pari al 2,1%, ovvero mezzo punto percentuale<br />
inferiore rispetto al 2004.<br />
Anche per l’industria in senso stretto il deflatore implicito<br />
risulta nel 2004 pari al 2,6%; tuttavia la dinamica<br />
per gli altri periodi considerati risulta sensibilmente<br />
diversa. Infatti nel 2003 il deflatore risulta<br />
pari all’1,9% contro il 2,9% dell’intera economia e<br />
nel primo semestre del 2005 si è ridotto all’1,8% (o<br />
addirittura l’1,2% se si considera solo il secondo trimestre).<br />
Pertanto il valore registrato nel 2004 appare<br />
solo occasionale, essendo in genere la dinamica<br />
dei prezzi più contenuta nell’industria in senso stretto<br />
(più esposta alla concorrenza internazionale).<br />
Le Unità di lavoro (Ula) totali crescono nel 2004 per<br />
l’intera economia dello 0,8%, mentre quelle dipendenti<br />
dello 0,5%. L’industria in senso stretto presenta<br />
dinamiche totalmente differenti, con una contrazione<br />
pari rispettivamente allo 0,4% e allo 0,7%. Anche<br />
nel primo semestre dell’anno in corso si osserva<br />
un andamento dicotomico: le Ula totali e dipendenti<br />
diminuiscono per l’industria in senso stretto (-0,9% e<br />
-0,5%) e crescono nell’intera economia (0,5% e 0,9%).<br />
La produttività del lavoro, misurata in termini di Contabilità<br />
nazionale come rapporto tra valore aggiunto<br />
ai prezzi di mercato 9 e Ula 10 totali, cresce nel 2004<br />
dello 0,5% sia nell’industria in senso stretto che nell’intera<br />
economia. Nei primi sei mesi del 2005 diminuisce<br />
dello 0,7% sia nell’industria in senso stretto<br />
che nell’intera economia; per la prima tale evoluzione<br />
deriva da un crollo nel primo trimestre (-2,2%)<br />
e una ripresa nel secondo (0,7%), insufficiente però<br />
a compensare la contrazione del trimestre precedente.<br />
Il costo del lavoro 11 e le retribuzioni per unità di la-<br />
La congiuntura italiana<br />
voro dipendente crescono nel 2004 di circa il 3% per<br />
l’intera economia. L’industria in senso stretto, contrariamente<br />
a quanto avviene normalmente, registra<br />
una crescita leggermente superiore a quella totale.<br />
Nel primo semestre del 2005 l’andamento di entrambi<br />
gli indicatori mostra una tendenza a rallentare<br />
sia per l’industria in senso stretto che per l’intera<br />
economia, pur mantenendosi leggermente al di sopra<br />
del tasso di inflazione.<br />
Per effetto delle dinamiche del costo del lavoro e della<br />
produttività, il Costo del lavoro per unità di prodotto<br />
(Clup) cresce nel 2004 del 2,4% in termini nominali<br />
e diminuisce dello 0,3% in termini reali. Per l’industria<br />
in senso stretto si registrano valori positivi per il<br />
Clup sia nominale che reale, pari al 2,7% e ad appena<br />
lo 0,1%. Nel primo semestre del 2005, in corrispondenza<br />
della flessione della produttività, il Clup nominale<br />
e reale tende a mostrare valori più elevati sia per<br />
l’intera economia che per l’industria in senso stretto.<br />
1.3 L’occupazione<br />
Nel corso del 2004, secondo i dati Istat sulle Forze di<br />
lavoro, il numero complessivo di occupati risulta in<br />
Italia pari a circa 22,4 milioni di unità. Tale dato risulta<br />
superiore dello 0,7% rispetto all’anno precedente.<br />
Nei primi due trimestri del 2005 l’occupazione<br />
è cresciuta, rispetto ai primi due trimestri del 2004,<br />
di oltre l’1%. L’unico settore, tra quelli considerati,<br />
che mostra una dinamica negativa sia nel 2004 che<br />
nel 2005 è l’industria in senso stretto: -0,9% nel 2004<br />
e -0,8% nel primo semestre del 2005 (tabella 11).<br />
Nel corso del 2004 cresce sia l’occupazione dipendente<br />
(0,5%) che, soprattutto, quella indipendente (1,4%).<br />
La maggiore crescita dell’occupazione indipendente<br />
avviene in tutti i settori, con la sola eccezione dell’industria<br />
in senso stretto, nella quale l’occupazione dipendente<br />
mostra una maggiore tenuta rispetto a quella<br />
indipendente. Nel corso del primo semestre del 2005<br />
sembrerebbe registrarsi, in tutti i settori considerati, un<br />
vero e proprio crollo dell’occupazione indipendente,<br />
crollo più che compensato dall’incremento dell’occupazione<br />
dipendente (anche in questo caso con la sola<br />
eccezione dell’industria in senso stretto).<br />
9 In realtà occorrerebbe considerare il valore aggiunto al costo dei fattori invece che quello ai prezzi di mercato, in quanto quest’ultimo differisce<br />
rispetto al primo per la presenza delle imposte e dei servizi finanziari imputati, che non contribuiscono certo a determinare la produttività<br />
dei fattori. Per le diverse definizioni di valore aggiunto si rinvia al Glossario.<br />
10 Per i problemi derivanti da tale modalità di calcolo della produttività si rinvia a quanto già detto commentando i confronti internazionali.<br />
11 Si ricorda che la Contabilità nazionale definisce il costo del lavoro come «reddito da lavoro dipendente».<br />
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