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OSSERVATORIO SULL'INDUSTRIA METALMECCANICA - Fiom - Cgil

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Tuttavia, si ricorda che le retribuzioni di fatto, continuative<br />

o globali, tengono conto, oltre che degli aumenti<br />

contrattuali, anche degli effetti di altre importanti<br />

voci salariali, quali gli aumenti derivanti dalla<br />

contrattazione di secondo livello e la progressione<br />

di carriera degli stessi lavoratori. Pertanto l’incremento<br />

delle retribuzioni di fatto non dovrebbe coprire<br />

unicamente, in un’ottica particolarmente restrittiva<br />

della politica dei redditi, la difesa del potere<br />

di acquisto delle retribuzioni, ma dovrebbe garantire<br />

anche la distribuzione dei guadagni di produttività.<br />

In cinque anni un aumento inferiore all’1%<br />

per gli impiegati e un risultato decisamente negativo<br />

per gli operai rappresenta indubbiamente una forte<br />

penalizzazione per i lavoratori coinvolti.<br />

Nel corso dei primi sei mesi del 2005 è proseguita la<br />

tendenza complessiva alla contrazione dell’occupazione<br />

nelle grandi imprese per il settore metalmeccanico,<br />

anche se per la prima volta sembrerebbe che<br />

almeno per la componente dei dirigenti, impiegati e<br />

intermedi, vi sia stata una variazione di tendenza,<br />

con un incremento dell’1,4%, rispetto ai primi sei<br />

mesi del 2004 (tabella 21).<br />

18<br />

Complessivamente nel periodo 2000-2004 si registra<br />

una contrazione del numero di dipendenti nel<br />

settore metalmeccanico dell’11,1%, percentuale che<br />

sale al 14,6% per gli operai. Nei primi sei mesi del<br />

2005 la contrazione è pari all’1,2% complessivo e al<br />

2,8% se si considerano i soli operai.<br />

Nei primi sei mesi del 2005 gli operai risultano penalizzati<br />

anche con riferimento al ricorso alla Cassa integrazione<br />

guadagni (Cig), la cui incidenza aumenta<br />

del 19,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.<br />

Nello stesso periodo gli impiegati sperimentano<br />

una forte contrazione della Cig, pari al 27,0%.<br />

L’incidenza della Cig, espressa come ore di cassa integrazione<br />

per 1.000 ore lavorate, risulta nel primo<br />

semestre 2005 pari a 55,3 per gli operai e a 9,7 per gli<br />

impiegati. In sostanza gli operai hanno probabilità<br />

oltre cinque volte superiore a quella degli impiegati<br />

di trovarsi in cassa integrazione. Alivello di comparti,<br />

il ricorso alla cassa integrazione appare maggiore nel<br />

comparto dei «Mezzi di trasporto», pari a 82,7 nei<br />

primi sei mesi del 2005, mentre un certo ricorso alla<br />

Cig anche per gli impiegati si registra nel comparto<br />

della «Fabbricazione di macchine elettriche».

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